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'L.ink Festival' fa il pieno a Bari e Lecce
Dalla parola chiave alle chiavi di lettura

Antonio V. Gelormini

Due giorni a Bari, due giorni a Lecce e poi lavori conclusivi di nuovo a Bari nella sala degli Affreschi dell'Università degli Studi "Aldo Moro", per la terza edizione di "L.ink Festival", realizzato dal magazine Pool, in partenariato con Co.Re.Com Puglia, Consiglio Regionale della Puglia, AGCOM, Teatro Pubblico Pugliese, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Master in Giornalismo regionale, Università degli Studi di Bari e Università del Salento.

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Successo di partecipazione - stimolata dalla possibilità di acquisizione di crediti formativi - sia di studenti che di giornalisti, la cui presenza apparentemente distratta dal continuo e diffuso utilizzo dei propri cellulari, smartphone, tablet e affini, conferma la svolta epocale dei nuovi approcci alla quotidianità dell'informazione e della comunicazione che battono inclementi i ritmi del "tempo reale". E apre la strada a forme di interazione che svechiano in qualche modo l'atmosfera "classica" degli spazi accademici.

Dal rapporto violenza - informazione, e le modalità di gestione delle notizie relative, ai delicati effetti sul pubblico dei minori. Dal ribaltamento del modo di fare giornalismo - nell'era dei socialnetwork - al futuro prossimo e lontano dell'informazione e degli strumenti usati nel settore.

A tal proposito, l'intervento del direttore e fondatore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, ha messo a fuoco - attraverso la case history del primo quotidiano online da lui avviato vent'anni fa - le peculiarità delle nuove modalità di fare il giornale, a partire dall'importanza strategica della "parola chiave": che è quella che i motori di ricerca indicizzano momento per momento, in funzione della domanda dei naviganti e che condiziona, in maniera quasi ossessiva ma vitale, ormai il lavoro delle redazioni.

Lavori coordinati dal Presidente di Corecom Puglia, Felice Blasi, che spesso è tornato sulla necessità di non perdere il contatto con la Cultutra e in particolare con la Letteratura, proprio perchè i giornalisti hanno da sempre a che fare con l'utilizzo della "parola".

Una sorta di stimolo al Paese di Dante Alighieri e del Rinascimento, per farsi propulsore in Europa - il Vecchio Continente - di una risposta ricca di contenuti allo tsunami di vacuità, che ci travolge d'Oltreoceano sulle onde del web. Una risposta capace di condizionare la scelta delle "parole chiavi", attraverso "chiavi di lettura" ricche di identità territoriali e culturali, per non lasciarsi condizionare. Provare a determinare i click e farsi "medio" nei media, per non perdersi tra gli indici delle statistiche e i pollici degli schermi. Il futuro letto nella donna schermo di Dante, più che nelle emoticons di messaggini senza senso.

Michele Casella, Direttore del Festival, è molto soddisfatto per la partecipazione "in senso lato" degli studenti - che hanno interagito con i relatori in tempo reale attraverso i MID - Mobile Internet Device, ma anche per quella di settore, che ha visto il passaggio continuo di nomi noti e meno noti del giornalismo locale, oltre naturalmente di quelli più illustri che si sono alternati al tavolo dei relatori. Si lavora già alla IV edizione, che confermerà le collaborazioni di quest'anno e proverà ad allargarne il raggio, coinvolgendo altri settori sensibili ai temi proposti.

Chiusura col focus per l’intera giornata su Critica, informazione teatrale e nuovi media. L'evento è realizzato in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto Strategico “I.C.E. Innovation, Culture and Creativity for a new Economy”. A coordinare i lavori sarà Massimo Marino (“Corriere Bologna”, “doppiozero.com”, Teatro Master critica giornalistica Roma), al quale si affiancheranno gli interventi di Roberto Canziani (“Il piccolo” Trieste, “Hystrio”, docente Master critica giornalistica Roma), Simone Nebbia (“Teatro e critica”), Simone Pacini (Esperto di social media e fondatore del blog Fattiditeatro) e Ileana Sapone (Ufficio stampa Teatro Pubblico Pugliese).

 

(gelormini@affaritaliani.it)