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L'isola che non c'è: il manuale anti-Covid anche in albanese

Manuale anti-Covid “Regioni Sicure” in lingua albanese: presentato in Consiglio Regionale Puglia.

Dopo l’edizione in lingua italiana del manuale anti-Covid “Regioni Sicure”, redatto grazie al lavoro di 130 personalità del mondo Accademico scientifico delle quattro Università pugliesi e con il coordinamento dell’Associazione culturale “L’Isola che non c’è”, arriva la versione tradotta in lingua albanese. 

Regioni sicure1

La presentazione del lavoro, realizzato in collaborazione con le autorità albanesi e l’ex ambasciatore in Italia Pandeli Dhimiter Pasko, è stata fatta presso il Consiglio regionale alla presenza della Presidente, Loredana Capone, dei Rettori delle Università pugliesi Pierpaolo Limone, Stefano Bronzini, Fabio Pollice, Francesco Cupertino, e del giornalista Franco Giuliano, fondatore dell’Associazione culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano.

In collegamento video: gli interventi dell’Ambasciatrice d’Albania in Italia, Anila Bitri, dell’Ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, del direttore generale del Centro Nazionale Emergenza Sanitaria d’Albania, Skender Brataj, del direttore del quotidiano albanese Shqiptarja, Carlo Bollino, del presidente della scuola di Medicina Loreto Gesualdo e del presidente dell'Ordine nazionale dei Medici, Filippo Anelli.

Il manuale, già pubblicato in lingua italiana negli scorsi mesi e diffuso da La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Corriere del Mezzogiorno e Affaritaliani.it, oltre a essere stato inviato dall’Ordine nazionale dei medici ai suoi 63mila iscritti, vuole essere un contributo scientifico per la ripartenza delle attività produttive e professionali rallentate dalla violenza della epidemia che ha investito il Paese a partire dallo scorso marzo. 

Capone Politec

Covid Albania1

“La sfida che le Università pugliesi hanno assunto nel mettere a punto una piattaforma scientifica su cui impostare la ripartenza - ha detto la Presidente Loredana Capone - rappresenta un contributo fondamentale a tutta la comunità regionale. Un atto di generosità verso la collettività che esalta il ruolo dell’Università in tutte le sue componenti, non soltanto sul piano scientifico ma anche etico, e per cui sarò sempre enormemente grata".

"Con la versione in lingua albanese - ha aggiunto - oggi si compie un passo ulteriore nella cooperazione con i Balcani, un territorio con cui abbiamo sempre dialogato e a cui guardiamo con grande interesse, e nel percorso di diffusione di un’ottima prassi e un’iniziativa dal grande valore scientifico”.

(gelormini@gmail.com)