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La Francia ha vinto la coppa, i mondiali sono della Croazia

Antonio V. Gelormini

L'impresa della squadra della Croazia ai Mondiali di Calcio in Russia e le impressioni a caldo del Console Onorario di Croazia a Bari: Rosa Alò.

“Qual è colui che forse di Croazia/viene a veder la Veronica nostra…” i versi di Dante, nel XXXI canto del Paradiso, fissano meglio d’ogni altra considerazione come il sogno di un Paese sia rimasto tale, ma al tempo stesso sia accompagnato dall’emozione di un sorriso gioioso e diffuso, moltiplicato da qualche lacrima versata per i suoi "leoni" da Kolinda Grabar-Kitarović, la presidentessa della Croazia, che ha conquistato il mondo intero, scendendo in campo a Mosca, al termine della finale del Mondiale di calcio contro la Francia, tenendo per mano Emmanuel Macron e ribadendo, mentre abbracciava i suoi campioni: "Sono stati dei leoni. Siamo vice-campioni del Mondo, abbiamo scritto la storia".

Alà Rosa1

Rosa Alò, Console onorario della Croazia a Bari, nel ricordare che proprio nel capoluogo levantino fu aperto il 1° Consolato Onorario in Italia della Repubblica di Croazia, ha affermato, mentre guardava le immagini della Presidente Grabar-Kitarović - con indosso la maglia a scacchi biancorossa - che abbracciava anche Luka Modrić, vincitore del premio di miglior giocatore del torneo: “La Francia ha vinto la coppa, ma la Croazia ha conquistato i mondiali”.

Kolinda Modric

In effetti, la Croazia ha conquistato la maggior dei telespettatori della finale e non poche erano le speranze di vedere la squadra slava, per la prima volta nella sua storia, alzare il trofeo al cielo, oltre a poter vantare il primo approdo in finale.

Un consenso ‘trasversale’ che accende l’orgoglio del Console Rosa Alò, ma anche i ricordi per il concerto di pareri favorevoli alla sua nomina diplomatica: fortemente voluta nel 2002 da Pier Luigi Romita, che dopo l’esperienza PSDI, SI e PDS era confluito nei DS, accettata e gradita da Raffaele Fitto, allora presidente della Regione Puglia e ratificata dal ministro degli Esteri, Piero Fassino.

La Croazia è un Paese di 4 milioni di abitanti, che ha attraversato l’umiliazione di una feroce pulizia etnica, ma che con “dignità e umiltà” non ha mai smesso di suscitare simpatia e ammirazione, anche e soprattutto attraverso le imprese sportive dei suoi atleti e dei suoi campioni (in particolare nel basket e nel calcio).

Kolinda Mattarella

Numerosi gli scambi culturali con la Puglia e con Bari, con cui condivide i colori biancorossi, e a cui aggiunge il blu del mare Adriatico, e con il comune di Bitetto (Ba) anche la devozione al Beato Giacomo: originario di Zara. Questa potrebbe essere anche l’occasione per rilanciare questo “gioco di sponda frontaliero” e dar corpo a rinnovate sinergie sia storico-culturali, che economiche-finanziarie.

Croazia

Una grande festa nel centro di Zagabria, con un autentico e corale bagno di folla, per il rientro della squadra dalla Russia. Circa 100mila persone insieme ad Andrej Plenkovic, primo ministro croato, ha voluto complimentarsi coi suoi: "Per me i nostri ragazzi sono Campioni del mondo! Hanno giocato benissimo, i francesi hanno avuto molta fortuna nel primo tempo, nel calcio va così". Tutti comunque soddisfatti, a cominciare dal Console Onorario Rosa Alò, anche lei idealmente a Zagabria con i colleghi dei vari consolati croati: “Quello che ha fatto la Croazia rimarrà nella storia”.

(gelormini@affaritaliani.it)