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'La Gazzetta del Mezzogiorno', Ladisa: dall'osanna allo sciopero

3 giorni sciopero dei poligrafici che denunciano il mancato rispetto dell'accordo firmato con le OO.SS. e Rsu e la conferma di livelli occupazionali e stipendi

Il castello crolla prima ancora di essere costruito. Tre settimane non sono trascorse dagli "osanna" per il salvataggio de 'La Gazzetta del Mezzogiorno', il giornale più rappresentativo di Puglia e Basilicata, da parte del Gruppo Ladisa - tanto da ricevere il sigillo "interesse storico" dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia, che ne ha vincolato archivio e testata - che già monta la protesta dei dipendenti contro "un piano di tagli occupazionali lacrime e sangue".

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Ad aggiudicarsi il bando per il fitto del ramo d'azienda della Edisud (società editrice de La Gazzetta) - dichiarata fallita - è stata la Ledi Srl (una delle società del Gruppo pugliese), che a detta dei sindacati "Non intenderebbero rispettare l'accordo sottoscritto, nel quale si confermava la volontà di mantenere sia i livelli occupazionali sia le remunerazioni economiche", condizione basilare per ottenere "il consenso all'affitto del giornale" sino al 31 luglio 2021. Data di scadenza della concessione della testata alla Edisud.

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La nota diffusa comunica tre gioni di sciopero da parte dei poligrafici, primo segmento individuato dalla ristrutturazione aziendale, e recita: "Le OO.SS. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil , UGL , la Rsu, le lavoratrici e i lavoratori poligrafici tutti de La Gazzetta del Mezzogiorno riuniti in assemblea sabato 5 dicembre prendono atto che i signori Ladisa, nonostante le dichiarazioni di tutela nei confronti dei lavoratori poligrafici pubblicate su La Gazzetta del Mezzogiorno del 20 e 21 novembre u.s., nonostante l’accordo sottoscritto con le OO.SS. e Rsu nel quale si conferma la volontà di mantenere sia i livelli occupazionali sia le remunerazioni economiche che gli ha consentito l’affitto del quotidiano, presenta un piano di tagli occupazionali lacrime e sangue: non mantenendo fede né alle dichiarazioni né tantomeno agli accordi sottoscritti".

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"Tagli che riguardano solo la componente poligrafica - prosegue la nota - considerando evidentemente che in un quotidiano, a modo di pensare dei signori Ladisa, la componente redazionale è la parte nobile, mentre le lavoratrici e i lavoratori poligrafici restano carne da macello da utilizzare in ambiti non confacenti la loro decennale esperienza nel settore".

"Pertanto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, UGL Chimici, la Rsu e i lavoratori poligrafici della Gazzetta del Mezzogiorno dichiarano da oggi, 6 dicembre tre giorni di sciopero (intero turno), per contrastare il piano dei signori Ladisa che non rispetta la professionalità e la dignità dei lavoratori. Chiedono altresì ai Curatori dott. Zito e dott. Castellano di far rispettare le clausole del bando di gara e alla Regione Puglia di essere garante del rispetto delle regole degli accordi sottoscritti da entrambe le parti contrattuali.

(gelormini@gmail.com)