PugliaItalia
La Puglia dei 'Distretti'
dalla Daunia al Salento
di Giovanni Aquilino *
La recente notizia dell’istitu
L’idea di mettere a sistema le risorse e valorizzare le potenzialità di un determinato territorio attorno ad un asse ideale (produzione industriale, cultura, turismo, ricerca, etc.) una caratteristica specifica è pratica ormai acquisita e consolidata.
Si è cominciato più di trent’anni fa con i distretti industriali del Regno Unito riprogrammati con finalità ed obiettivi nuovi per giungere a realizzare sistemi di produzione e di valorizzazione per ambiti specifici. Insomma, una metodologia sperimentata e sistematizzata che annovera numerosi esempi e per la quale i dati statistici e gli studi elaborati da agenzie ed Istituti accreditat
Non è abbastanza noto, ma in Puglia un esempio di distrettualizzazione è stato avviato in provincia di Foggia, già nel 2004, anno di progettazione del Distretto Culturale Daunia Vetus per iniziativa della Diocesi di Lucera-Troia (unico distretto conosciuto costituito da una Diocesi).
Un territorio che comprende undici (11) comuni del Subappennino Dauno (oggi Monti Dauni), ai quali aveva dato la propria adesione sia la disciolta Provincia di Foggia che l’abolita Comunità Montana dei Monti Dauni Meridionali.
Scopo del distretto era la valorizzazione del patrimonio culturale (centri storici, monumenti, opere d’arte, archivi e biblioteche storiche, paesaggio, usanze demo-etno-anropologiche, gastronomia, etc.) di una parte poco conosciuta, ma evidentemente fascinosa delle aree interne meridionali.
A più riprese, nel corso di questi ultimi dieci anni, la regione Puglia è stata stimolata dal Distretto Culturale Daunia Vetus a sviluppare una metodologia di distrettualizzazione del territorio pugliese. Un territorio alquanto variegato e, soprattutto, ricco di specifiche particolarità, le stesse che rappresentano l'essenza intrinseca del fascino attrattivo di territori dal passato nobile con lo sguardo proiettato verso l'orizzonte di un futuro "plurale"
Come si diceva un tempo “le Puglie”, appunto, per quella spiccata caratteristica di essere una regione composita: con paesaggi, tradizioni, gastronomia, architetture, lingue, sostanzialmente
Tanti distretti per quanti territori con differenti potenziali e particolari talenti, in un territorio relativamente piccolo e circoscritto, una poliedricità rara se non unica, nessuna regione d’Italia e forse nessun altro territorio in proporzione può vantare tanta articolata concentrazione di diversità.
La regione Marche, solo tre anni fa, ha varato un progetto di distrettualizzazione di tutto il territorio regionale, immaginate se questo avvenisse per “le Puglie”: dal Salento alla Magna Grecia, dalla Murgia alla Valle d’Itria, dalla Terra di Bari a quella di Lavoro, dal Tavoliere al Gargano, dai Monti Dauni alle lagune di Marina di Lesina e di Varano.
E’ una suddivisione grossolana poiché per ognuna di queste aree si possono identificare numerose altre territorializzazioni e innumerevoli altre sottoclassificazioni: tur
Chi ama e conosce veramente “le Puglie” lo sa, le potenzialità ci sono, il capitale umano anche, e se questo può definirsi quasi un inizio, allora che “buon pro" sia per tutti i potenziali distretti.
Una indispensabile raccomandaz
L’atto che dichiara la costituzione del Distretto Turistico del Salento con la benedizione della Regione, può essere un viatico nuovo ed esemplare per il resto dei territori pugliesi.
Per intanto per chi avesse voglia di visitare il Distretto Culturale Daunia Vetus compreso il presidente, Michele Emiliano (o gli stessi decision-maker - i decisori - del nuovo Distretto), non ha che da mettersi in viaggio da Bari direzione Foggia e da qui subito a sinistra e siete già sulle “Colline della Storia”, tra solenni Cattedrali e turriti Castelli, tra inaspettati e ricchi musei, accolti come persone di famiglia nei cento ristoranti, trattorie, locande da ricercare tra i ricami dei vicoli degli undici centri storici. E' questa la specificità del distretto culturale “Daunia Vetus”, un territorio ad altissima concentrazione di beni culturali, ambientali, etnologici da scoprire pietra dopo pietra, scorcio dopo scorcio, relazione dopo relazione, meraviglia dopo meraviglia.
I pigri, invece, possono visitarlo su internet basta andare su:www.dauniavetus.it , a presto ci vediamo a: Biccari, Bovino, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle San Vito, Faeto, Lucera, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Roseto Valfortore, Troia.
See you later in Daunia Vetus. You're welcome!
* Direttore del Distretto Culturale "Daunia Vetus"
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Pubblicato in precedenza: Il Distretto Turistico del Salento Nasce un modello 'esportabile'