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La Puglia e il teatro piangono Mariolina De Fano
L'attrice è morta a 79 anni. Figlia del poeta Vito De Fano ha recitato con Sergio Rubini, Vito Signorile e Nicola Pignataro. E' stata Madre Teresa di Calcutta
"La grande Mariolina De Fano non c’è più", scrive Uccio De Santis sul suo profilo social, "Ha fatto la storia del Mudù... grande attrice grande donna , mi hai dato tanto, ho cercato di starti vicino il più possibile ... ci sentivamo anche 10 volte al giorno, ieri l’ultima telefonata! Perché ci hai fatto questo scherzo? Questa foto è stata scattata il giorno in cui sei venuta a girare Mudù.... Ciao Mariolina.
"Bari piange una delle donne simbolo del teatro e della comicità della nostra città", ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, "Mariolina De Fano, artista sensibile che, fin dall'inizio della sua quarantennale carriera, ha saputo conquistare la simpatia e l'affetto dei baresi. Il suo talento e la sua professionalità la proiettarono nel panorama della cinematografia nazionale".
"Oggi - ha aggiunto Decaro - la nostra comunità perde una delle interpreti più amate della comicità popolare, capace di incarnare la baresità con tutte le sue contraddizioni. Ciao Mariolina, Bari non ti dimenticherà".
Il ricordo di Vito Signorile, arriva dal palcoscenico dell'Abeliano: "Mariolina era un’attrice di razza! Sulla scia di suo padre Vito, che ha lasciato una nutrita, personalissima e direi straordinaria impronta nella poesia in dialetto barese, “fotografando” con arguzia e maestria pregi e difetti del popolo barese, Mariolina ha disegnato in palcoscenico l’anima popolare in tutte le sue verità".
"La maggior parte della gente ha imparato ad amarla per la sua simpatia e comicità - ha ricordato Signorile - ma la sua verve drammatica non era da meno. Ho avuto il privilegio di averla protagonista con Mario Mancini nel mio allestimento dello spettacolo “U café andìche” di Vito Maurogoiovanni e il pubblico ha riso di gusto ma soprattutto ha versato lacrime liberatorie insieme al sottoscritto. Che possa continuare a giocare lassù e restare nei nostri cuori quaggiù".
(gelormini@gmail.com)