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La Puglia vista dai Commercialisti
Più export e meno ricorsi al fisco

Antonio V. Gelormini

La puglia virtuosa vista dai Commercialisti: cresce l'export e calano i ricorsi dei contribuenti contro il fisco, nel 2017 -17% nel valore e -11% nel numero.

Conclusa in Fiera del Levante a Bari la due giorni ‘Commercialisti, istituzioni e imprenditori a confronto: la rete delle competenze per lo sviluppo del Paese’, organizzata dagli Ordini dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bari, Taranto, Trani, Potenza e Matera e patrocinato da CNDCEC, IFAC, CNPR e CNPADC.

Convegno Commercialisti
 

Largo e ricco di contenuti il ventaglio dei temi affrontati e discussi, nell'ottica di una funzione innovativa della figura del Dottore Commercialista e degli Esperti Contabili, quale catalizzatori di processi di crescita economica e produttiva, in partcolare verso i nuovi mercati internazionali.

“L’internazionalizzazione delle imprese – ha dichiarato Elbano de Nuccio, promotore dell’iniziativa e presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Bari - è un’attività sempre più nelle corde del commercialista, in grado oggi di affrontare materie diverse da quelle prettamente contabili o fiscali. Siamo di fronte a un percorso di specializzazione che ci vede interpreti delle esigenze imprenditoriali con competenze specifiche nella finanza, nelle procedure concorsuali, nelle operazioni straordinarie e nell’internazionalizzazione, solo per citarne alcune".

Dalle analisi dell'Ordine emerge che riprende slancio l'export pugliese - nel 2017 pari a 8,26 miliardi di euro, secondo miglior risultato di sempre - in crescita del 4,1% sul 2016 contro una crescita media del 2,8% per le regioni del Mezzogiorno; con 806 milioni di dollari aumentate del 44,6% nel 2016 rispetto al 2014 le esportazioni pugliesi verso gli USA, con le provincie di Taranto (396 milioni) e Bari (165) a fare la parte del leone; infine investimenti italiani negli USA più che raddoppiati negli ultimi 10 anni, dai 13,8 miliardi di dollari ai 30 del 2016 (fonti Istat, Confindustria e Bureau of Economic Analysis).

Elbano de Nuccio(2)
 

Nel contempo, i contribuenti pugliesi ricorrono meno contro il fisco: è in significativo calo, infatti, sia il valore dei ricorsi alle commissioni tributarie provinciali e regionale della Puglia (-17%, da 1,459 miliardi di euro del 2016 a 1,207 del 2017) che il loro numero (-11%, dai 18.895 del 2016 ai 16.805 del 2017), con un calo conseguente anche del valore medio del ricorso, passato da 175.903 a 151.479 euro (fonte: rielaborazione ODCEC Bari Rapporti  sul contenzioso tributario Direzione Giustizia Tributaria del MEF). 

“Il calo in atto – ha sottolineato Elbano de Nuccio – risponde a diversi motivi; in primis c’è una maggiore propensione dei contribuenti pugliesi agli strumenti volti a ridurre il contenzioso tributario, come l'accertamento con adesione e la rottamazione delle cartelle esattoriali. Inoltre, la nuova norma che prevede l'addebito delle spese processuali alla parte soccombente, induce i contribuenti a intraprendere contenziosi di qualità, fondati su ragioni di ricorso valide, evitando contenziosi  dilatori”.

giuseppe laurino 3
 

Nello specifico i ricorsi alle commissioni provinciali sono passati dai 13.250 del 2016 agli 11.193 del 2017 (segnando un calo del 16%) per un valore complessivo in discesa del 12%, da 813.573 a 716.186 e un valore medio del ricorso pari a 63.985. I ricorsi alla commissione tributaria regionale hanno segnato nel 2017 una leggera decrescita nel numero (sono stati 5.612 contro i 5.645 del 2016)  e rilevante nel valore (-24%, da 646.359 euro del 2016 a 491.016 del 2017) con un analogo calo dell'importo medio del ricorso (da 114.501 a 87.493 euro).

Formazione e maggiore adesione alle esigenze imprenditoriali nei segmenti ad alto in dice di sviluppo sono al centro di "Attività d'Impresa", il progetto lungimirante del Ordine Nazionale dei Commercialisti promosso su input del MIUR, con i cluster tecnologici nazionali. Ovvero le reti di soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale in settori quali la ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico. 

Giuseppe Laurino, membro del Consiglio nazionale dell'Ordine, ne ha parlato presentando "Made in Itali", uno dei cinque cluster interessati, per favorire interazione e giochi di sponda tra la capacità professionale degli esperti e le esigenze multisettoriali delle imprese, in un quadro  normativo decisamente più globale.

Lalli Marina FdL
 

Sul teme è intervenuta anche Marina Lalli,  Vice presidente vicario di Federturismo - Confindustria: “Per Confindustria Puglia e per l’intero mondo dell’impresa le potenzialità di un’azione sinergica tra le professionalità e le competenze della categoria Dottori Commercialisti ed Esperti contabili, lo spirito innovativo e programmatico degli imprenditori, e una nuova lungimiranza programmatica sul fronte istituzionale - in linea con gli stimoli europei e internazionali - sono davvero enormi. Un patrimonio decisamente ricco di opportunità”.

 

“Soprattutto se lo si considera - ha sottolineato Marina Lalli - nel contesto di un trend positivo, che vede la Puglia particolarmente vivace e spesso in posizione di leader in settori nevralgici e trainanti per lo sviluppo, come l’Aerospazio, l’Automotive, il Turismo, l’Agroalimentare, la Moda, le calzature e il legno. E’ quanto è emerso - nei molteplici risvolti di settore - anche dalla tavola rotonda sul “Made in Italy”. C’è di che rimboccarsi le maniche, e Confindustria Puglia è pronta a fare la sua parte”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: L'export pugliese col turbo Nel 2017 8,26 mld.€ (+4,1%)

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