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La rapsodia in G della Medicina pugliese eccellente
La Medicina pugliese raccoglie riconoscimenti e attestati di stima con i professori Francesco Giorgino e Loreto Gesualdo.
Un altro importante riconoscimento per la Scuola di Medicina dell’Università di Bari: Francesco Giorgino, ordinario di Endocrinologia della stessa Scuola e Direttore del Dipartimento dell’Emergenza e dei trapianti di Organo è stato nominato dal Ministero della Università e della Ricerca componente della Commissione di esperti per la redazione del Piano nazionale della Ricerca 2021-2027 per il Settore Salute-Temi generali.
Questo importante organismo avrà il ruolo “di coordinare, programmare e valutare la politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, dimensionando gli interventi per la ricerca a livello europeo ed internazionale e tenendo conto delle iniziative, dei contributi e delle realtà di ricerca regionali”. La Commissione opererà a supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca.
La nomina del professore della Università di Bari avviene a seguito del riconoscimento dell’alto profilo scientifico del professor Giorgino, riconosciuto per i prestigiosi traguardi scientifici raggiunti nello studio sul diabete, tra cui l'innovativa ricerca con la molecola irisina nelle cellule beta-pancreatiche.
Il prof. Giorgino, che ricopre numerose cariche in società scientifiche nazionali e internazionali, è infatti il capofila di numerosi studi sul diabete mellito e la malattia d’organo, con collaborazioni nazionali ed internazionali di grande rilevanza. Un curriculum accademico fatto di ricerca, ma anche di un importante profilo clinico assistenziale: tra cui il progetto di telemedicina in diabetologia che ha consentito, in era COVID-19, la continuità assistenziale in sicurezza, di cui lo stesso Giorgino è stato tra i firmatari della richiesta di autorizzazione al ministero,in qualità di Presidente della Società Italiana di Endocrinologia.
Nel contempo, la rapsodia in G della Medicina pugliese registra anche la Presidenza del 57 Congresso Europeo di Nefrologia (ERA-EDTA) affidata al professor Loreto Gesualdo, presidente della Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Bari, in uno degli eventi più importanti nel panorama europeo sul tema nefrologia, dialisi e trapianto.
Questa edizione del Congresso, che si sarebbe dovuta tenere - come già annunciato a Budapest lo scorso anno - a Milano, ha fatto registrare due importanti primati: la presidenza affidata per la prima volta ad un accademico pugliese, tra i più illustri scienziati nel campo, Loreto Gesualdo, 58 anni di Altamura, Presidente della Fondazione Italiana del Rene e direttore della “Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto” presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico di Bari. Personalità di spicco anche per la sua grande esperienza e il background, che lo vede coinvolto in progetti con le Università americane di Cleveland e Pittsburgh.
Mentre il secondo elemento di originalità di questa edizione è la modalità di partecipazione che - a causa della pandemia Covid-19 - vede coinvolti in streaming gli oltre 5 mila e 200 iscritti all’evento “provenienti” da 106 paesi.
“E' stato un grande piacere ed un onore, in qualità di Presidente del 57 Congresso Europeo di Nefrologia (ERA-EDTA) - ha dichiarato Gesualdo - aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti del congresso virtuale ERA-EDTA. Sono stato molto orgoglioso di presiedere questa versione digitale perché, nonostante ciò che è accaduto negli ultimi mesi e ciò che sta ancora accadendo a causa del Covid-19, siamo stati in grado di superare e renderlo comunque reale”.
Un’edizione inedita, che per l’alto numero di partecipanti in modalità “fully virtual” potrebbe aprire scenari nuovi per i futuri congressi scientifici (e non solo).
Un'esperienza assolutamente inedita affidata alla Società Scientifica, che promuove la ricerca scientifica e i programmi di studio nel campo delle malattia renali, della dialisi e del trapianto renale, un punto di riferimento per l’innovazione della conoscenza della diagnosi e della terapia per le malattia renali.
“Uno degli obiettivi principali - ha spiegato Gesualdo - è quello di ridurre la prevalenza delle suddette malattie nella popolazione. Queste sono sempre più diffuse e, se non curate immediatamente e in maniera adeguata, sono causa di insufficienza e dunque richiedono il ricorso alla dialisi e al trapianto renale”.
“Certo, non posso dimenticare - ha sottolineato Gesualdo - che quest'anno il congresso avrebbe dovuto svolgersi a Milano, la città italiana simbolo di progresso e sviluppo. Eppure, oggi, per l'Italia e per il mondo la Lombardia ricorda un momento difficile; nella nostra mente è diventato un simbolo di lotta, resistenza, sacrificio e dolore. Una sfida molto dura per tutti, in tutto il mondo, e i miei pensieri vanno agli italiani che hanno combattuto contro il virus e hanno perso la vita, ma anche ai nostri operatori sanitari che sono stati e sono ancora in prima linea nella lotta contro il virus”.
In un momento storico particolare in cui è necessario il distanziamento sociale, questo 57esimo Congresso ERA EDTA (L’associazione tra le più prestigiose a livello europeo con oltre 7000 iscritti) rappresenta il primo incontro virtuale di questa importanza scientifica e si conferma in assoluto come il primo evento post-Covid.
(gelormini@gmail.com)