Lecce, la sentenza del TAR
per Stefàno e Noi con Salvini
Si moltiplicano i commenti dopo il pronunciamento del TAR Lecce, in merito ai risultati delle Elezioni Amministrative, che ha riportato a 6 i consiglieri del centrodestra col reintegro di Giorgio Pala (Fratelli d'Italia-AN).
Il senatore Dario Stefàno (Misto), presidente de La Puglia in Più, interviene sulla decisione del Tar, in merito al ricorso relativo all’assegnazione del premio di maggioranza attribuito dalla Commissione Elettorale: “La scelta operata a giugno dai leccesi è stata chiara: Carlo Salvemini alla guida della Città per il cambiamento. Lui ha il dovere di proseguire nell’interesse dell’intera comunità e noi saremo naturalmente al suo fianco, come sempre".
“Dinanzi al pronunciamento, Salvemini si è dimostrato, come sempre, sereno e imperturbabile, dichiarando l'impegno a continuare a lavorare, senza farsi distrarre, per il bene della città. Di Carlo, conosco molto bene - continua Stefàno - le qualità umane e quelle politiche: sono certo che non farà mai mancare il suo impegno per portare a termine il compito che gli è stato affidato dai suoi concittadini”.
“Questa del Tribunale Amministrativo - conclude Stefàno - era una decisione che rientrava tra le ipotesi possibili. Occorre rispettarla e non giudicarla, rinviando al collegio difensivo la valutazione delle soluzioni più utili in risposta ad essa, a cominciare dal conseguente ricorso al Consiglio di Stato”.
Più caustico il commento dal fronte Noi con Salvini: "Solo la supponenza e l’arroganza tipica della sinistra poteva sperare di passare indenne dalla decisione del TAR di Lecce. Solo chi coltivava un interesse di bottega o tutelare una propria posizione di vantaggio poteva, irrealisticamente, difendere un provvedimento (quello di Maritati) che definire fantasioso è poco!"
"A distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative, la Città di Lecce si trova - come previsto - nel caos: commissioni bloccate, consiglieri che entrano e che escono, possibile annullabilità di tutti i provvedimenti emessi in questi mesi e, altrettanta annullabilità dei futuri nel caso di un nuovo ribaltamento da parte del Consiglio di Stato della decisione di ieri, incontri notturni, incursioni baresi e ricerca spasmodica di possibili “aiutini esterni”.
"Se, prima di ieri - aggiungono nella nota il segretario provinciale Leonardo Calò e quello cittadini Mario Spagnolo - Lecce doveva accontentarsi di un Sindaco teleguidato da Bari oggi, la città, avrà un Sindaco teleguidato dall’ultimo dei Consiglieri Comunali. Un Sindaco senza poteri, senza autorevolezza, senza programma e senza prospettiva!"
"Lecce non merita tutto questo! Lecce ha bisogno di un Sindaco nella pienezza dei suoi poteri, libero e non schiavo! Per questo motivo chiediamo al Sindaco Carlo Salvemini uno scatto d’orgoglio, un sussulto di libertà: dimettiti! Dimettiti, manda Lecce al voto e ricandidati in ticket con il tuo Vice Alessandro Delli Noci e con la coalizione di centrosinistra che ti ha portato alla vittoria!"
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Lecce, il TAR conferma risultato 1°turno e reintegra G. Pala (Fd'I)Lecce, il TAR conferma risultato 1°turno e reintegra G. Pala (Fd'I)