“Legalitria”: legalità tra turismo e lavoro Studenti entusiasti per la lettura
Dopo l’opening a Fasano con la tavola rotonda su “Cultura e legalità”, “Legalitria” fa sponda a Locorotondo con “Lavoro, turismo e (é) legalità".
Dopo l’opening a Fasano con la tavola rotonda su “Cultura e legalità” e la vivace presentazione di “Mimì Capatosta” Ed. Fandango, con Tiziana Barillà, “Legalitria - Festival Nazionale della Legalità” fa sponda a Locorotondo, per declinare concetto e applicazioni con la seconda table ronde in programma sul tema: “Lavoro, turismo e (è) legalità”.
Ad animarla, moderati da Massimiliano Scagliarini de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, Massimo Salomone - Confindustria Puglia, Carmelo Cantone - Provveditore Amm. Penitenziaria Puglia e Basilicata, Giannicola D'Amico - Vicepresidente GAL Valle d'Itria, Pino Gesmundo - Segretario Generale CGIL Puglia, Fabrizio Santorsola - Presidente CNA Puglia Balneatori, Leonardo Palmisano - Presidente di Radici Future.
Un interessante brain-storming, più che un dibattito, che ha tenuto alto il livello del confronto e qualitativo il taglio delle riflessioni, che hanno spaziato dalla contraddittoria situazione, nel settore ricettivo pugliese, di un monte pari a circa 8.000 strutture censite dalla Regione, a fronte delle 15.000 registrate sul web e sui siti di prenotazione (Salomone), alle altrettanto contraddittorie normative che dovrebbero regolare le concessioni demaniali e favorire auspicati e declamati prolungamenti di stagione, mentre si rivelano veri e propri ‘calvari’ per i balneatori e i titolari delle stesse concessioni, spesso addirittura preda ambita dalla malavita organizzata (Santorsola).
Ma anche mancanza di coordinamento o di azioni di sistema tra entroterra e costa, per i persistenti sentimenti campanilistici non solo tra le stesse istituzioni locali, ma anche in forma diffusa tra gli stessi operatori economici e nelle stesse comunità territoriali (D’Amico).
Senza tralasciare gli intralci alla legalità rappresentati dalle lungaggini burocratiche: fumo negli occhi degli investitori stranieri (Salomone); dalla mancata percezione del potenziale – dai molteplici effetti - delle risorse ancora improduttive ‘custodite’ nei penitenziari italiani (Cantone), così come dall’inspiegabile stallo tutto italiano di un settore economico dalle grandi potenzialità, ma incapace di creare adeguate opportunità di lavoro e di qualificarne professionalità e offerta di servizi (Gesmundo).
“Legalitria” è il primo Festival nazionale sulla legalità che si svolge in Puglia ed è organizzato dalla cooperativa Radici Future, in collaborazione con Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Comune di Locorotondo e Comune di Fasano, nei cui spazi cittadini si sviluppano programma e incontri, con un appuntamento anche a Martina Franca.
Un Festival nato da un incontro nell’Istituto Agrario di Locorotondo, che in pochi mesi ha messo in moto la macchina organizzativa e portato al risultato, oggi, sotto gli occhi di tutti: “L’idea di promuovere un Festival sulla Legalità nel territorio della Valle d’Itria - ha dichiarato Antonio Salamina, responsabile del Programma Scuole del Festival LegalItria - ha subito galvanizzato gli istituti scolastici del territorio, per altro già molto impegnati sul versante del rispetto delle buone regole, del diritto e della necessità di favorire una migliore cittadinanza attiva dei nostri giovani”.
“Coinvolgere i ragazzi nella lettura dei testi e interpellare le loro coscienze - ha sottolineato Salamina - è un’azione che la scuola deve favorire e realizzare, e i nostri alunni, ora e più che mai, hanno bisogno di tornare a riflettere anche e soprattutto attraverso i libri, trovando tempo e spazio nell’eccessivo impegno con strumenti informatici, che spesso non sono capaci di scuotere il loro spirito critico”.
“Con Legalitria - ha aggiunto ancora Salamina - inauguriamo una stagione nuova in cui il ‘Basile Caramia - Gigante’ di Locorotondo è protagonista e socio fondatore. Anche per questo, siamo molto contenti per aver previsto un premio dedicato a Palmina Martinelli, questa piccola eroina, figlia della nostra terra, la cui storia di ribellione e liberazione abbiamo cominciato a raccontare ai suoi coetanei di oggi e che l’associazione ‘Libera’ recentemente ha riconosciuto come vittima di mafia”.
E il riscontro più gratificante è arrivato già nella prima giornata di appuntamenti nelle scuole, che hanno visto gli studenti conquistati dagli autori e dalle storie di legalità da loro raccontate, rimanendo inchiodati alle sedie e alle poltrone ben oltre gli orari previsti e sorprendendo non poco Enrica Simonetti e Leonardo Palmisano a Fasano, don Giovanni Ladiana, Marco Omizzolo e Mara Chiarelli a Locorotondo.
Sono sei le scuole che hanno aderito all’iniziativa Legalitria: da Fasano il Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, l’IPSEOA “Salvemini”, l’ITC “Salvemini”, l’Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato; da Locorotondo l’IISS Agrario Alberghiero “Basile Caramia - Gigante”, e da Martina Franca il liceo classico “Tito Livio”.
(gelormini@affaritaliani.it)