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#LeggereRendeLiberi la campagna di Radici Future Produzioni

Antonio V. Gelormini

Emergenza Coronavirus: gli inviti a restare a casa e a riscoprire il piacere della lettura. L'intervista al presidente di Radici Future, Leo Palmisano.

Il Coranavirus incalza, le città sono vuote e gli inviti con gli incitamenti a restare a casa e, magari, approfittare del tempo a disposizione per riscoprire il piacere della lettura, si moltiplicano soprattutto sui social. Affaritaliani.it - Puglia ne ha parlato col presidente di radici Future produzione, il sociologo Leo Palmisano.

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#LeggereRendeLiberi, si direbbe una contraddizione con l’obbligo di rimanere in casa, in tempo di Coronavirus. A meno che non si voglia ribadire che il libro è uno straordinario strumento di “evasione”. E’ così?

Come Radici Future Produzioni abbiamo lanciato la campagna #LeggereRendeLiberi, accanto a quella istituzionale #IoRestoaCasa, perché è giusto riempire di contenuti veri la quarantena e perché temiamo che l’economia editoriale italiana possa uscire da questa pandemia con le ossa rotte.

In Italia si legge poco, in Puglia ancora meno. Pensa di intravedere luce in fondo al tunnel?

Faccio alcune considerazioni dopo aver ascoltato librai indipendenti, altri editori e moltissimi autori. Un sistema come quello italiano non potrà più dipendere da pochissimi distributori nazionali, concentrati prevalentemente al Nord e nelle mani di pochissime famiglie. Abbiamo bisogno di costruire al Sud, se in Puglia meglio, una rete cooperativa per la distribuzione editoriale indipendente. Per farlo dobbiamo aumentare la dotazione infrastrutturale e il rapporto tra la Puglia e il resto del mondo, dal momento che l’autonomia economica locale passerà sempre più attraverso la costruzione di integrazioni lunghe tra il globo e il singolo territorio. Un editore pugliese non dovrà più pagare il fatto di non essere lombardo per raggiungere la Cina, per dirla in breve.

Pentateuco virus

Anche questo significa coltivare la libertà, che sia del lettore o dell'editore?

Il secondo aspetto della campagna, legato alla lettura come guadagno di libertà, riguarda il nostro futuro imprenditoriale. Come Radici Future sappiamo che molti nostri competitor non ce la faranno, come sappiamo che la politica sarà tentata di sostenere la ripresa dei soli grandi gruppi. Per questo noi vogliamo uscire dalla pandemia come una grande impresa: un’impresa che mette in campo poche idee ma gigantesche, per affrontare il titano che abbiamo di fronte che si chiamerà recessione.

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L’impressione è che nel laboratorio Radici Future si stia già pensando al dopo crisi. A cosa state lavorando?

Lanceremo nel 2020 una piattaforma social che favorirà la certificazione di informazioni vere, anche in forma di storytelling aziendali. Si tratterà di un luogo virtuale nel quale non esisterà più uguaglianza tra chi fa informazione e chi fa opinione, ma i due gruppi saranno distinti e potranno comunicare solo attenendosi ad un codice etico che richiama la Carta Universale dei Diritti dell’Uomo.

Tracceremo delle ovvie differenze e favoriremo così la circolazione globale di verità, uccidendo le menzogne sul nascere. È un progetto ambizioso che nasce dallo stimolo ricevuto da LegaCoop Puglia e nazionale.

Un progetto che sarà sperimentato da cittadini, giovani, scuole, imprese e parrocchie. Un progetto che vogliamo condividere con la Regione Puglia perché può portarci a dare lavoro a giovani informatici e tecnici, a trattenere cervelli per metterli a lavoro in modo certo e permanente.

(gelormini@affaritaliani.it)