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Lucera e I Monti Dauni candidati a Capitale Italiana della Cultura 2026
La candidatura di Lucera e dei Monti Dauni a Capitale italiana della Cultura 2026 è l’espressione di un pezzo di Puglia che ha imparato a fare rete.
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Assieme al vicepresidente Piemontese, il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e i 29 primi cittadini dell’area dei Monti Dauni.
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La Regione Puglia è l’unica in Italia ad aver istituito, peraltro, il titolo di Capitale della cultura di Puglia, che viene conferito alla città pugliese che riesce ad arrivare nella short list delle 10 finaliste a Capitale italiana della Cultura. Il premio assegnato è pari a un importo di 300 mila euro che finanzia l'attuazione dei migliori progetti presentati nel dossier di candidatura. Se Lucera dovesse arrivare tra le 10 finaliste, avrà quindi la certezza di essere Capitale della cultura di Puglia 2025 e avrà il sostegno della Regione, come già accaduto a Bitonto, Taranto, Bari, Mesagne e Monte Sant’Angelo, di cui stamattina sono state condivise esperienze e testimonianze del processo positivo innescato dal bando del Ministero della Cultura e dal sostegno della Regione Puglia.
Piemontese ha sintetizzato le politiche regionali che hanno fatto diventare la cultura il principale strumento per migliorare la qualità della vita dei cittadini pugliesi, con i nuovi fondi europei 2021-2027 che ruoteranno attorno all’idea di welfare culturale oltre che di welfare turistico: di un turismo, cioè, che si basa su comunità che vivono bene le relazioni sociali e con il proprio patrimonio culturale.
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“La cultura, specie nei borghi di cui, in Italia e in Europa, si sta riscoprendo l’importanza come luoghi dove poter vivere o poter lavorare, se dotati da servizi, infrastrutture e tecnologie – ha sottolineato il vicepresidente – si mette al servizio di una diversa idea delle relazioni tra le persone, dei luoghi che si abitano, della terra che si coltiva, dei mestieri antichi e nuovi che possono essere esercitati in contesti che non fanno perdere le connessioni con il mondo, anzi: proprio grazie al veicolo del progetto Capitale della cultura, quelle connessioni moltiplicano il valore di un contesto naturale, paesaggistico e culturale unico; d’altronde, la figura emblematica di Federico II, così centrale nella storia di Lucera, della Daunia e della Puglia, è quanto di più potente possa essere messo a servizio di un’idea di Mezzogiorno e di Italia che sanno essere protagoniste di una nuova storia nel Mediterraneo”.
(gelormini@gmail.com)