Luciano Rezzolla, il cacciatore di stelle - La video-intervista - Affaritaliani.it

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Luciano Rezzolla,
il cacciatore di stelle - La video-intervista

Antonio V. Gelormini

Il Rosone d'Argento 2017 all'astrofico Luciano Rezzolla, tra gli scienziati che hanno contribuito alla scoperta del secolo: le Onde Gravitazionali

Il Rosone d’Argento a Luciano Rezzolla, a poco più di un mese dal suggello dei suoi 50anni (*Milano 25/9/1967), è uno dei riconoscimenti assegnati dalla comunità cittadina con più forte valore simbolico e maggior contenuto di meriti, al barese oriundo di Troia (Fg) che si è affermato lontano da casa, ma che tiene salde le radici famigliari e meridiane a cui ancorare il suo futuro.

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Luciano Rezzolla, dopotutto come ogni Luciano, Domenico, Urbano, Gennaro o Vincenzo della galassia Rezzolla, col futuro ha sempre avuto a che fare: viaggiando e sognando con la caleidoscopicità del pensiero, osservando e ‘speculando’ sui fenomeni della natura, analizzando e teorizzando il possibile al di là dell’immaginario. Tenendo costantemente e razionalmente - in questo veleggiare - i piedi e la mente saldamente agganciati alla concretezza scientifica della matematica.

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Luciano Rezzolla  è uno degli scienziati che hanno contribuito alla scoperta del secolo: quella delle Onde Gravitazionali e attualmente è Preside della Facoltà di Astrofisica Teorica presso l’Istituto di Fisica Teorica a Francoforte in Germania (Chair of Theoretical Astrophysics, Institute for Theoritical Physics, Frankfurt am Main).

Già professore di astrofisica relativistica all’Albert Einstein Institute (Aei) di Golm, sempre in Germania, dove ha diretto il gruppo dedicato alla modellizzazione, con simulazioni numeriche e studi perturbativi, di sorgenti di onde gravitazionali. In precedenza ha lavorato come professore associato alla Scuola Internazionale Superiore di studi Avanzati (SISSA) di Trieste, dove ha anche operato come direttore del centro di calcolo.

Genitori entrambi troiani, infanzia e adolescenza a Bari (dove tutt'ora vivono gli stessi genitori), con la formazione di base fino al biennio in Fisica all’Università degli Studi del capoluogo pugliese. Poi il primo volo verso Trieste, per completare il percorso di studi e laurearsi in Astrofisica nel 1992. E dopo essere entrato nella SISSA, per le specializzazioni avanzate,  acquisire il PhD in Astrofisica nel 2007.

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Nello stesso periodo, assolve gli obblighi di leva entrando nella Scuola Allievi Ufficiali della Marina Militare Italiana di Livorno, per poi chiedere di potersi trasferire a Monfalcone, per poter continuare a frequentare - anche in divisa - i corsi di specializzazione della prestigiosa Scuola triestina. A cui seguiranno tre anni di ulteriore specializzazione e studi intensificati negli Stati Uniti, nel gruppo dell’astrofisico americano Irwin I. Shapiro presso l’Harvard-Smithsionian Center per l’Astrofisica.

Nel frattempo, la passione per la fotografia e le assidue frequentazioni dei corsi tenuti nello Studio Fotografico Liberti a Bari, gli avevano fatto incontrare Carolin, giovane sorella tedesca della moglie del titolare, con la quale ‘scatti’, prospettive spaziali ed esercizio della lingua inglese, avevano favorito un processo di “impressione fatale”: che alla vigilia di Natale del 1994 li porterà a sposarsi. Dal matrimonio nasceranno tre figli: Anna, Emilia e Dominik (Mik).

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“Sono un astrofisico relativista - precisa il prof. Rezzolla -  cioè un fisico che usa la teoria di Einstein sulla relatività generale, per descrivere e spiegare osservazioni astronomiche ad alta energia di buchi neri e stelle di neutroni”.

“Per fare questo combino strumenti perturbativi analitici con simulazioni numeriche non lineari, in cui si risolvono le equazioni Einstein insieme a quelle di idrodinamica relativistica o di idrodinamica magnetica. Lo faccio nell'infinito processo di confronto dei risultati teorici e delle previsioni con le osservazioni astronomiche”.

“Attualmente - sottolinea - sono Presidente di Astrofisica Teorica (Relativistica) e Direttore presso l' Istituto di Fisica Teorica (ITP) dell'Università Goethe di Francoforte , Germania . Sono anche Senior Fellow presso l' Istituto di Francoforte di Studi Avanzati (FIAS)”.

 

“A partire da ottobre 2014, al team composto da Heino Falcke, Radboud Università di Nijmegen, Michael Kramer, Max-Planck-Institut für Radioastronomie e me stesso, è stato assegnato un sostegno sinergico dal Consiglio europeo della ricerca (ERC): il sostegno che rappresenta la forma di finanziamento più prestigiosa e sostanziale in Europa, che per la prima volta ha voluto premiare e finanziare una proposta astrofisica”. 

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Luciano Rezzolla è anche il Presidente di (New) CompStar, un'azione COST che riunisce i principali esperti di astrofisica, fisica nucleare e fisica gravitazionale, per affrontare questa affascinante ma impegnativa area di ricerca attraverso un approccio interdisciplinare. Un modo per mettere in rete un programma specifico di formazione, “per una nuova generazione di scienziati con un ventaglio di competenze orientate al trasferimento innovativo di conoscenze”. 

“L'idrodinamica relativistica è uno dei miei principali interessi e Idrodinamica relativistica è anche il titolo di un libro che ho scritto con Olindo Zanotti, per Oxford University Press. Contiene una buona parte di ciò che si desidera conoscere circa le dinamiche della materia: dalle scale così piccole con la collisione delle particelle elementari, fino alle più grandi scale dell'universo, nonché le relative fondamenta matematiche, i metodi numerici e le applicazioni astrofisiche”. 

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Solo qualche settimana fa Luciano Rezzolla ha ottenuto il "Karl Schwarzschild Preis 2017", un riconoscimento molto prestigioso, per il suo lavoro sull'astrofisica relativistica. Questa la motivazione: "Il premio per la ricerca di base in corso nel campo dell'astrofisica, della teoria gravitazionale e della cosmologia è assegnato a FIAS Senior Fellow professor Luciano Rezzolla, che insegna presso l'Istituto di Fisica Teorica della Goethe Universitat di Francoforte. Questo premio onora Rezzolla per la sua fama internazionale e per le sue previsioni precise formulate sin dalla prima osservazione delle onde gravitazionali nel corso dell'ultimo anno, risultante dalla fusione di due buchi neri e di due stelle di neutroni.  Il premio ricorda Karl Schwarzschild, il famoso astrofisico di Francoforte che, un centinaio di anni fa, nel giro di pochi mesi, calcolò una soluzione analoga della teoria generale della relatività di Einstein".  

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Il silenzio - che sia assoluto e siderale o relativo all’intervallo tra due perturbazioni - gli è piuttosto familiare. Ama vela e lettura, meglio se fatte in contemporanea. "Eraora" è il nome del suo Hunter 606, costruito nel 1983 e acquistato nel 2007, dove cerca di trascorrere il tempo libero nei fine settimana, mentre “tutti sono troppo impegnati”. La sua caccia silenziosa ai segreti delle stelle, col premio che gli viene consegnato del Rosone d’Argento a Troia, si arricchirà del fascino misterioso di un astro calcareo dai ricami moreschi di antichi e familiari arabeschi mediterranei. 

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"Tutti vorremmo lasciare una traccia del nostro passaggio nel cielo stellato della storia, ma se non ci fossero amanti della scienza come Luciano Rezzolla - ha esclamato un altro oriundo meridiano e garganico che a Milano naviga di bolina e con successo nel Terzo Settore - come farebbero i posteri a inseguire la scia di remote esistenze?

(gelormini@affaritaliani.it)

("Il cacciatore di stelle" è un olio su tela x 3 di Leon Marino)