M5S, Boccia (Pd) e piattaforma Rousseau: 'La farsa blockchain e la sfida PD'
Francesco Boccia, deputato pugliese del PD, con una nota diffusa attraverso un suo blog attacca la Piattaforma Rousseau del M5S e indica la sfida per il PD.
Francesco Boccia, deputato pugliese del PD, con una nota diffusa attraverso il suo blog su Huffington Post, interviene sulle dichiarazioni di Davide Casaleggio e sulla piattaforma Rousseau del M5S: "Le dichiarazioni roboanti di Davide Casaleggio sulle modifiche per le votazioni sulla piattaforma Rousseau utilizzando la Blockchain, confermano quello che abbiamo sempre detto e pubblicamente dimostrato a Roma il 15 dicembre scorso alle Officine Farneto, in occasione della giornata PD #aporteaperte".
"La piattaforma Rousseau è opaca, obsoleta e piena di buchi - sottolinea Boccia - oggi aggiungo che non cambia nulla se utilizza o meno la Blockchain così come da loro propaganda. Anzi, dopo il flop tecnologico del voto su Rousseau sull’autorizzazione a procedere sul ministro Salvini sul caso della nave Diciotti, Casaleggio prova a nascondersi dietro paroloni complessi, utilizzando in questo caso specifico la blockchain come uno 'specchietto per le allodole'."
"Ribadiamo a Casaleggio un concetto molto semplice e banale - prosegue Boccia - l'associazione Rousseau e la società privata che di fatto la controlla, per essere credibili, dovrebbero rendere pubblico il codice sorgente dell’intera piattaforma e far certificare i processi di voto ad un ente governativo terzo.Dalle dichiarazioni fatte in questi giorni al Palazzo delle Stelline di Milano, questa nuova piattaforma sembra essere open-source solo per una porzione; tra l'altro, l’immutabilità del dato memorizzato non è sufficiente a determinarne la bontà dello stesso. È obbligatoria l’introduzione del concetto di identità digitale certificata. Salvare in maniera immutabile un dato 'contraffatto all’origine' determina una 'contraffazione certificata'."
"Altro che rivoluzione! - aggiunge Boccia - Se i militanti del M5S vogliono essere davvero trasparenti, dovrebbero pretendere di capire che tipo di blockchain si intende utilizzare su Rousseau. Se 'permissioned' (pubblica/privata) o 'permissionless'. Al momento ci sembra solo propaganda con paroloni senza senso. A Milano è andata in scena l'ennesima farsa fatta a uso e consumo degli investitori potenziali, ma che non ci pare abbiano nulla a che fare con la democrazia italiana e con la partecipazione. Da Milano la Casaleggio & Associati e l’Associazione fanno sapere che su Rousseau si voterà con la Blockchain. A me appare come l’ennesimo tentativo di depistaggio rispetto alla richiesta di trasparenza".
"In ogni caso - precisa il deputato PD - il Pd continuerà a sfidare Rousseau sulla trasparenza on line, fino a quando non sarà noto a tutti il codice sorgente. Il 15 dicembre scorso, durante la presentazione di un piattaforma open source chiamata Hackitaly, alcuni giovani sviluppatori in meno di sei ore hanno mostrato un proof-of-concept funzionante di voto su Blockchain. Non è un miracolo, ma una cosa normale. Il nodo è sempre lo stesso: chi fa che cosa e perché? E con quale livello di trasparenza?"
"Dopo l'insediamento del nuovo segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, la sfida sulla trasparenza per la democrazia partecipata in rete sarà la sfida prioritaria per la credibilità dei partiti e dei movimenti. E non pensino Casaleggio e tutto il M5S di nascondersi dietro la Blockchain. Noi li sfideremo a viso aperto - conclude Boccia - sperando di migliorare insieme la condizione della democrazia italiana. Anche con la rete e al tempo della società digitale, per difendere la democrazia non possiamo permettere che sia possibile che qualcuno diventi schiavo o che qualcuno diventi padrone".
(gelormini@affaritaliani.it)
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