M5S e la storia infinita
del "Gino Lisa" di Foggia
Foggia - Con la nota a mezzo stampa resa nota dagli assessori al Bilancio, Raffaele Piemontese e all’Agricoltura, Leo di Gioia, il 22 dicembre scorso, sembra aprirsi uno spiraglio nella trattativa con la Ue, che escludeva dal cofinanziamento regionale, perché considerato un aiuto di Stato, le opere per il prolungamento della pista dell’areoporto Gino Lisa.
Stando alle dichiarazioni della Regione i 14 milioni di euro non andrebbero persi, avendo superato la procedura di infrazione. Ma (solo) il 7 gennaio, appare sul sito del Parlamento europeo una risposta scritta della Commissione-DG Concorrenza, datata15 dicembre , dove si comunica il tipo di informazioni integrative richieste, che «non consentono alla Commissione», si legge nell'Avviso Legale, «di effettuare una valutazione adeguata della misura in base alle norme sugli aiuti di Stato. In particolare», fa sapere la Ue, «mancano informazioni sul contributo proprio dell’aeroporto e sulla solidità delle previsioni del traffico aereo contenute nel piano aziendale. Il periodo di due mesi entro il quale la Commissione è tenuta a prendere una decisione decorrerà unicamente dalla ricezione delle informazioni supplementari». La contraddizione è piuttosto lapalissiana.
Abbiamo chiesto un parere alla Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle per la ciscoscrizione di Foggia, Rosa Barone, che anticipa la posizione assunta dal suo gruppo rispetto l'interrogazione consigliare del prossimo 12 gennaio.
“Premetto che sono molto soddisfatta di aver 'desecretato' (reso accessibile mediante richiesta di accesso agli atti, nda) il carteggio che si è avuto negli anni tra Europa e la Regione per la questione dell' aeroporto Gino Lisa. Ovviamente siamo fiduciosi sulla ripresa dei contatti con l'Europa nel senso della trasparenza, affinché porti, finalmente, un risultato concreto per il nostro aereoporto. Anche se - lamenta la consigliera - spesso notiamo una mancanza di forza da parte della Regione nella difesa di questa infrastruttura, che sarebbe fondamentale per lo sviluppo di questa terra. Per quanto riguarda i 14 milioni - prosegue Barone - questo sarà oggetto della mia interrogazione regionale, che dovrebbe essere discussa martedì 12 Gennaio in Consiglio Regionale, nella speranza di avere tutte le risposte che cerchiamo da novembre, data in cui venne protocollata l'interrogazione. La mobilità”, sottolinea Barone, “deve essere un diritto per tutti gli abitanti di questa regione, una mobilità sostenibile e per tutti, e quando vengono usati soldi pubblici il tutto deve essere fatto con massima trasparenza e omogeneità”.
A giugno scadrà anche l'appalto provvisorio sulle opere di cantierizzazione della pista, insieme all'ulteriore proroga della Cigs riconosciuta a lavoratori dell'aeroportoGina Lisa. Vale la pena ricordare, inoltre, che i fondi Cipe sono legati proprio all'appalto provvisorio. Per questo motivo gli addetti ai lavori si chiedono se la scadenza dell'appalto sia legata in qualche modo a quella dei fondi Cipe. Qual è la sua opinione?
“Spero di avere la risposta martedì, ritengo però che quei soldi siano vincolati all'allungamento della pista e non possano essere spostati su altre voci di spesa”.
Le parti sociali sono preoccupate per l'imminente scadenza di giugno, e chiedono tempi certi nella consegna delle informazioni supplementari richieste dalla Ue. Alla luce delle carte e delle comunicazioni accessibili 'opensource', quali informative ritiene manchino ancora?
“Difenderemo, e chiederemo massima trasparenza per i nuovi contatti, e per comprendere come la Regione intende muoversi anche nei confronti dei lavoratori”.
Il Presidente della Regione Michele Emiliano, dopo le indagini aperte da GdF e Giudici su AdP e Rayanair, ha chiesto alla 'rete di twitter' se ha fatto bene a non ratificare tali rapporti senza approfondire. Quale la sua opinione?
“Ritengo che il Governatore abbia fatto bene a congelare, per ora, i soldi che avremmo dovuto dare a Ryanair. Il tutto va approfondito. Del resto è una vicenda che la magistratura sta valutando da mesi, e dare soldi pubblici in questo modo poteva essere un boomerang. Il nostro aereoporto, ad esempio, è bloccato da anni per il problema degli aiuti di stato, ed una delle contestazioni verso il contratto con il vettore irlandese. Credo che la regione non debba avere figli e figliastri, soprattutto nel favorire lo sviluppo della regione. Tutto deve essere fatto in modo omogeneo e unico. Soprattutto per le infrastrutture”.
FRONTE SOCIALE
Continuano a tenere banco, da diversi mesi, gli incontri sindacali per il mantenimento di livelli occupazionali sempre più precari. Si è conclusa, infatti, la procedura di consultazione tenuta intorno al tavolo di contrattazione, a fine novembre, tra la Società Areoporti di Puglia S.p.A, presente in qualità di gestore dell'areoporto civile Gino Lisa, le sigle sidacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti, UGL Trasporto Aereo, e Leondina Marzocco in rappresentanza del Settore Politiche Lavoro della Provincia di Foggia. Dal 1 gennaio 2016, fino al 30 giugno dello stesso anno, l'azienda continuerà a collocare in 'Cassa Integrazione per ristrutturazione aziendale' i lavoratori del Gino Lisa. Nel corso del periodo di intervento, si legge nel 'Verbale di Accordo', «le Parti si incontreranno entro il prossimo mese di aprile, per verificare l'attuazione del piano di ristrutturazione e monitorare l'andamento della CIGS, impegnandosi ad individuare tutte le misure idonee alla salvaguardia dei livelli occupazionali».
(inesmacchiarola1977@gmail.com)
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Pubblicato sul tema: Aeroporto di Foggia 'G. Lisa' Europa: ennesima bocciatura