Magna Grecia Awards 2018
Inno alla cultura della vita
Emozioni e suggestioni nell'Auditorium 'Nino Rota' di Bari per la XXI edz. di Magna Grecia Awards, Madrina della serata Lorella Cuccarini,
Raccontare il dolore personale, per rendere diffusa la capacità alla resilienza di ciascuno. Dar voce alla rabbia dei sentimenti, per evidenziare la forza della passione. Regalare emozioni, per ringraziare dell’Amore ricevuto. E sottolineare il coraggio, per indicare un modello alle nuove generazioni. Ma anche alimentare la vena creativa, per favorire il dialogo e allargare gli orizzonti. E tutto questo, cantarlo in un presidio di armonia, dove ogni cosa è stata progettata e realizzata per favorire “l’ascolto”.
L’Auditorium Nino Rota di Bari, infatti, ha aperto le porte per ospitare la XXI edizione del “Magna Grecia Awards”, condotta da Fabio Salvatore, scrittore, fondatore e direttore artistico del riconoscimento dedicato alla cultura della vita, presieduto da quest’anno dall’imprenditore barese e console d’Israele in Puglia Luigi De Santis.
“Dopo 20 edizioni organizzate in tante città della Puglia - ha dichiarato Luigi De Santis - il Magna Grecia Awards è approdato a Bari con la sua edizione da maggiorenne. Da questo Auditorium - ha sottileato rivolgendosi anche a Aldo Patruno di Pugliapromozione, presente tra gli ospiti in rappresentanza dell'Assessore Loredana Capone - ne esce rafforzata l’immagine di una regione attrattiva anche per la sua variegata offerta di iniziative culturali di respiro nazionale".
Un appuntamento in linea con l'impegno del neo presidente De Santis, già fondatore di "ANCE per il Sociale e la Legalità": il ciclo di incontri e iniziative per "Favorire e promuovere incroci virtuosi tra mondo imprenditoriale e istituzioni, in un contesto di affermazione e diffusione dei principi della legalità - come ricorda lo stesso De Santis - e che col Magna Grecia Awards allarga la prospettiva, abbracciando la sfera del sociale con un vero e proprio inno alla vita".
La manifestazione, che sostiene il progetto "HOME di Trenta Ore per la Vita", ha scelto come claim “Se Saprai Starmi Vicino”, titolo della poesia di Rosita Vicari attribuita nientemeno che a Pablo Neruda, e che diventa il denominatore comune delle storie premiate: storie di altruismo e vicinanza, di diritti rivendicati e di giustizia.
Con la partecipazione del noto you-tuber Yuri Gordon Sterrore e con madrina d’eccezione Lorella Cuccarini, ospiti della serata i giornalisti Paolo Borrometi e Federica Angeli, già premiati nelle scorse edizioni per l’impegno a favore della legalità e della giustizia, la saggista Barbara Benedettelli, presidente del Comitato d’Onore, il giornalista Claudio Brachino, la cantante Chiara Galiazzo, i ballerini Angela Mastrovito e Gianluca Lanzillotta.
Un riconoscimento che rinvia alla bellezza dell’anima e della mente, ispirandosi ai valori della Magna Grecia e che quest’anno ha premiato:
il cantautore Giovanni Caccamo con la menzione “GIOVANNI PAISIELLO” per l’eleganza e la profondità con la quale si esprime tra libertà e radici salde.
il cantautore Renzo Rubino con la menzione “ORFEO” per la verità, filo conduttore delle sue canzoni, autentiche opere emotive, in cui chiunque può specchiarsi perché esprimono la bellezza e i limiti di ogni storia vera.
il duo Diodato e Roy Paci con la menzione “EUTERPE” per l’energia trascinante e pura di due talenti che si incrociano e si fondono, per lasensibilità e la reciproca intelligenza di due personalità che attraverso la musica raccontano il nostro presente.
Vinicio Marchioni con la menzione "SKENE'" per la professionalità incisa nello spessore del suo impegno.
Chiara Francini, in libreria con il nuovo romanzo “Mia madre non lo deve sapere” (Rizzoli) con la menzione “CALLIOPE” perché con ironia e schiettezza, dal teatro alla scrittura, non perde occasione di puntare alla sostanza delle sue idee e convinzioni.
Cristiano Caccamo con la menzione “MASKA” perché attraverso le storie di ciascun personaggio interpretato svela il suo stile singolare che dimora nella sua spontanea sincerità.
Sveva Alviti divenuta star internazionale grazie al ruolo in Dalida, una delle attrici più richieste in Francia, l’ironia “pensosa” con la menzione “MELPOMENE” per l’eccletticità, sintesi di una bellezza duttile, che esprime con la sua presenza scenica il fascino di una femminilità rara tra grazia ed equilibrio, delicatezza e meraviglia.
Enzo Iacchetti con il premio “REMO REMOTTI”, specchio parlante della quotidianità globale: quella visibile e quella nascosta. Nonostante la nota popolarità satirica e ironica non perde occasione di riflettere sui valori della vita nelle sue fragilità. Non ultimo è il suo impegno e il suo dono per i bambini “Figli della luna”, gli autistici con lo sguardo perso e le braccia tese di chi vuole ancorarsi al mondo vero.
Flavio Insinna con la menzione “CLIO”, mattatore del teatro e della tv, figlio della scuola di Gigi Proietti che veicola la sua gioia e le sue opinioni, attingendo dalla compiuta esperienza e lanciandosi verso nuove sfide.
la giornalista Rai Tiziana Ferrario per il suo impegno a favore dei diritti delle donne con il libro “Orgoglio e Pregiudizi” (Chiarelettere) e per la passione civile con cui svolge il suo lavoro e per aver contribuito alla costruzione di un’immagine diversa del giornalismo con la menzione “AGORÀ” .
il giornalista e critico musicale Gino Castaldo che, anche con “Il romanzo della Canzone Italiana” (Einaudi), contribuisce a preservare e diffondere la cultura e la storia musicale con la menzione “LIVIO ANDRONICO” .
Anna Dello Russo, icona fashion e direttrice creativa di Vogue Japan, rappresentante della Puglia nel mondo con la menzione “STUPOR MUNDI” per l’attenzione alle nuove generazioni e l’iniziativa di mettere all’asta il suo prezioso archivio per finanziare le borse di studio per giovani studenti di moda.
Casa Surace, una community di oltre due milioni di persone con la menzione “HANGOUT” perché, rendendo pubblico lo spaccato di un’Italia narrata con gag irriverenti e in cui si raccontano gli usi e i costumi degli italiani attraverso una singolare spontaneità, accorciano le distanze tra nord e sud, anche quando il tema è il Cibo.
Il talent scout Eugenio Scotto con la menzione “TERRA” perché amplifica le doti degli artisti contemporanei, un ruolo che vive con la gioia di scoprire talenti e di trarre da loro tutto il meglio che c’è.
Premiate anche le storie, gli esempi di vita ispirati alla solidarietà e all’impegno civile:
Il Progetto “In viaggio per guarire” della prof.ssa Anna Berenzi della sezione ospedaliera dell'I.I.S. "B.Castelli" con la menzione “UMANAE VITAE”. Un gruppo di ragazzi, uniti dall’aver vissuto l’esperienza di una grave malattia, si prepara ad un viaggio speciale - un viaggio per l’Italia - dove incontrare coetanei a cui spiegare cosa ha significato trovarsi dall’oggi al domani a pensare che la vita non è scontata. I ragazzi raccontano una scuola diversa incontrata in ospedale e a casa, una scuola su misura che ha permesso loro di mantenere quell'importante legame con il fuori, con la vita di prima e al passo con i propri compagni. Con i loro vissuti testimoniano come la donazione del sangue o del midollo rappresentino un’importante scelta di generosità.
Padre Ibrahim Alsabagh, parroco della comunità latina di San Francesco d’Assisi ad Aleppo, testimone di una guerra che continua a sterminare civili, la sua missione in quel territorio è un viatico per il dialogo, l’accoglienza e la pace con la menzione “EXEMPLI GRATIA”.
Daniele Piervincenzi, inviato del programma “Nemo” (Rai 2), aggredito da Roberto Spada dell’omonimo clan per la sua inchiesta sulla mafia nel litorale romano con la menzione “KOINE” per aver deciso di non piegarsi e non farsi piegare dalla mafia.
Gianpietro Ghidini, il papà salva adolescenti con il “PREMIO ECCELLENZA FRANCO SALVATORE”. Il manager bresciano che incontra i ragazzi per metterli in guardia dai rischi delle pasticche. Suo figlio Ema morì a 16 anni per un allucinogeno. Un papà coraggioso che rinasce ed oggi incontra e abbraccia tanti altri figli: i giovani fragili, forti, soli. Attraverso la Fondazione Pesciolino Rosso, Giampietro li aiuta a trovare la bellezza della propria vita senza cadere nelle voragini dell’alcool e delle droghe.
Giuseppe Antoci, ex Presidente del Parco dei Nebrodi con la menzione “Spes” per l’esempio di coraggio e determinazione nella difesa della legalità. Scampato ad un agguato di mafia nel 2016, bersaglio continuo della criminalità organizzata per la lotta contro i clan dei pascoli nel messinese, costretto ad una vita sotto scorta.
Una serata ricca di suggestioni e di sorprese, che ha lasciato più segni e più messaggi esortativi. Tra i tanti - tutti estremammente coinvolgenti - quello partecipato e affettuoso di Enzo Iacchetti, che ha ricordato Remo Remotti e i suoi stimoli senza tempo, leggendo - alla presenza della figlia - alcuni dei suoi versi più "elettrizzanti".
Per riappropriarsi della capacità di “vedere” e non solo guardare. Magari farlo attraverso la poesia. Per diventare noi stessi artisti della nostra vita. Perché il dramma e che non riusciamo più a vedere la realtà, ma ci accontentiamo della sua rappresentazione che qualcun’altro artista ha già dato.
(gelormini@affaritaliani.it)
Non riusciamo più a vedere
di Remo Remotti
Il problema, signori, è che noi non riusciamo più a vedere
crediamo di vedere…ma in realtà vediamo delle cose
che già sono state viste, da altri…
Io vedo laggiù una ragazza, una donna con i capelli rossi
ma per me che sono anche un pittore,
una donna con i capelli rossi è Munch.
se fosse bruna, nuda, stesa su un divano è Modigliani,
su un prato di margherite è Klimt…
una puttana signori, una puttana è Otto Dix
una puttana che si riscalda con dei copertoni sull’autostrada è Fellini
un accattone, è Pasolini…
un albero, un albero è Mondrian
un prato verde con dei papaveri rossi è Manet
con dei girasoli è Van Gogh…
il sole, il sole è Turner
il mare, il mare è Pino Pascali
una mucca signori, una mucca è Segantini,
una pecora è Bunuel,
una capra è Picasso
un cavallo, non importa di che colore, un cavallo dei carabinieri è Fattori
un cavallo bianco con la criniera al vento è De Chirico,
un cavallo bianco e uno nero è Gauguin
un gabbiano…un gabbiano è Checov…è Cardarelli, è Bellocchio
un cane randagio è Bacon,
un cane che muove le zampette è Balla…
Il blu è Klein, il rosso è Burri, il bianco è Fontana
il rosa è Matisse, il giallo è Van Gogh, il nero è Goya…
la Gioconda signori, la Gioconda non è più Leonardo Da Vinci
è Marcel Duchamp…
un cardinale è Scipione, un generale è Bai
un uomo magrissimo è Giacometti
una donna grassissima è Fellini…
un direttore d’orchestra è Fellini…
un clown è Fellini…
…noi Fellini lo vediamo da per tutto…
una scarpa, una scarpa è Jim Dine
una cravatta è Jim Dine
un segnale stradale è Mambor
una pipa è Magritte
una scopa è Man Ray
una bottiglia di coca cola è Andy Wharol
Marylin Monroe è Andy Wharol
un hamburger è Oldenburg
Guernica…esiste una cittadina spagnola che si chiama Guernica
ma Guernica è Picasso,
Roma è Fellini,
Milano è Zavattini,
Londra è Hitchcock,
Manhattan è Woody Allen,
Bruxelles è Ensor,
Dublino è Joyce,
Praga è Kafka,
Vienna è Freud…
noi non riusciamo più a vedere signori…
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Pubblicato in precedenza: Magna Grecia Awards 2018 1^ volta a Bari ricordando Fabrizio Frizzi