Maria Grazia Carriero, 'Waiting'
La maschera tra sacro e profano
A Matera la mostra di Maria Grazia Carriero 'Waiting' a cura di Achrome e Arti Visive Gallery
Arti Visive Gallery presenta Waiting, il nuovo progetto artistico di Maria Grazia Carriero, mostra personale patrocinata da Matera 2019 Capitale Europea della Cultura e inserita nel calendario degli eventi dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
L’esposizione, a cura di Nicola Zito e organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Achrome, è dedicata alla più recente indagine dell’artista che si concentra sulla “maschera”, tematica tradotta in lavori fotografici e installazioni che rielaborano immagini, storia e tradizione del folklore delle celebrazioni sacre lucane della festa di Sant’Antonio Abate e di quelle “profane” del Carnevale (tra cui quelle di Tricarico e Satriano di Lucania), dove i festeggiamenti - differenti per dinamiche e motivazioni - hanno un elemento caratteristico in comune, la maschera appunto, percepita come l’indicatore di ciò che è racchiuso nelle profondità della psiche umana.
Lungi dall’essere una semplice copertura del viso, la maschera è l’esito di una pratica misterica che affonda le radici nelle antiche cerimonie sacre riservate agli iniziati, rituali primordiali ampiamente diffusi nei piccoli centri lucani.
Celebrazioni che Maria Grazia Carriero ha studiato, approfondendo l’analisi degli aspetti più antichi, e che riscrive con il proprio stile e un personale approccio creativo mescolando religione, superstizione, “la terra, il fuoco e la combustione”, ma anche la pasta e la fotografia, elementi importanti nel suo percorso e peculiari di questa specifica produzione.
All’interno del percorso espositivo sarà anche proiettato un video realizzato dalla stessa artista, un documentario sulle celebrazioni (sacre e profane) a cui la Carriero ha assistito, un collage audiovisivo del fascino e della tradizione di queste manifestazioni.
Maria Grazia Carriero (Gioia del Colle, BA, 1980), arista e docente di Discipline grafiche, pittoriche e scenografiche, si forma in Arti visive e discipline per lo spettacolo, indirizzo pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Instancabile viaggiatrice - con una fondamentale esperienza a Marrakech - e sperimentatrice, passa dalla pittura alla fotografia, alla videoarte e alle installazioni; comune denominatore della sua ricerca è la virtualità, concetto filosofico e antropologico indagato attraverso l’analisi della cultura popolare, delle credenze e delle pratiche ascetiche. Protagonista di numerose mostre personali e collettive, vanta importanti partecipazioni a rassegne di video d’artista alla Fabbrica del Vapore (DOCVA) di Milano e alla Fondazione Merz di Torino. Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia espone al Rathaus di Stoccarda, mentre nel 2015 partecipa a Mediterranea 17 - Young Artist Biennale. No Food No Land, curata da Bjcem e Andrea Bruciati, sempre alla Fabbrica del Vapore di Milano, e nel 2016 viene coinvolta nella mostra Another me, organizzata da Angelo Raffele Villani al MARTA di Taranto. Finalista nel 2012 del Premio Zingarelli Rocca delle Macìe, nel 2014 è vincitrice di una residenza d’artista nell’ambito del progetto Open doors to art. L'arte contemporanea nei luoghi del quotidiano, a cura di Lorenzo Madaro, Maria Rosaria Goffredo e Manuela Goffredo (Palagiano, TA). Ha esposto in prestigiose istituzioni pubbliche e private, dalla galleria Pall Mall di Londra ai Kantieri Teatrali Koreja di Lecce e alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare.
Arti Visive Gallery - Via delle Beccherie 41 - 75100 Matera
Fino al 23 febbraio 2018 - Dal lunedì al sabato, dalle ore 18,00 alle ore 21,00
(gelormini@affaritaliani.it)