PugliaItalia
Massimo Ferrarese (Ncd), l'affondo a FI
Il "nuncius" e la "Signora in giallo"
"Da qualche giorno mi capita di sentire la voce, persino critica, di chi è stato il vero responsabile della spaccatura della coalizione che originariamente avrebbe dovuto fronteggiare il candidato governatore della Sinistra": è quanto dichiara il coordinatore regionale di Ncd-Ap, Massimo Ferrarese.
"Sembra quasi un miracolo - dice Ferrarese - che chi ha svolto in tutte queste settimane (e soprattutto nelle ore in cui si sarebbe dovuto decidere sulle nostre proposte per riunire il centrodestra) il ruolo di semplice "nuncius", limitandosi a riportare la volontà del "grande capo" senza avere alcun ruolo o potere decisionale, inibito dal proferire persino monosillabi senza prima attendere ordini dall'altro capo del telefono, all'improvviso riacquisisca il diritto alla parola".
"Se egli avesse avuto l'autonomia dettata dal ruolo, a questo punto fantomatico, che gli è stato attribuito, il tentativo di mediazione sarebbe stato più realistico o quantomeno più breve, viste le 16 ore di trattative durante le quali erano state avanzate, da parte mia e di altri, proposte concrete e realizzabili".
"Invece - aggiunge Ferrarese - la riunione convocata da Raffaele Fitto, e alla quale sia noi di Ncd-Ap che Fratelli d'Italia abbiamo partecipato con piena autonomia decisionale quali coordinatori regionali, si è rivelata solo una farsa per la quale il "nuncius" di Forza Italia ha pagato anche salatissime bollette telefoniche, per le continue chiamate ad Arcore in attesa di ordini".
"Un quadro - dice ancora il coordinatore regionale di Ncd-Ap - che viene completato dalla presenza-assenza della "Signora in giallo", la quale compare e scompare all'improvviso e le cui sortite misteriosamente vengono scandite non dai tempi della politica, ma probabilmente dalla disperata ricerca di un palcoscenico sul quale continuare a svolgere il ruolo di protagonista, un po' imparando la parte a memoria, un po' con il suggeritore che la istruisce da dietro le quinte. Un film con la stessa protagonista, già proiettato cinque anni fa".
"Questi - conclude Ferrarese - sono i retroscena del prologo alla campagna elettorale che da oggi iniziamo ad affrontare con serenità ed entusiasmo, ma nella quale ci sentiamo di invitare il "nuncius" e la "Signora in giallo" a farsi almeno scrivere un copione più originale per evitare altre figuracce che confermino - come sospettavamo - che il vero produttore di questo film sia il candidato della Sinistra".
(gelormini@affaritaliani.it)