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Massimo Stano da Palo del Colle a Tokyo: l'oro per la nobiltà d'animo
Ancora un pugliese sul podio olimpico di Tokyo 2020, dopo l’esordio brillante di Vito Dell’Aquila e Gigi Samele, per la 7^ medaglia d’oro italiana.
Era come li stesse sentendo tutti - riconoscendone, uno per uno, l’inflessione dialettale o il timbro vocale - gli incitamenti ‘gridati’ dei suoi amici e parenti di Palo del Colle, in provincia di Bari, che hanno spinto Massimo Stano con sfrenato entusiasmo fino al traguardo dorato di Sapporo nella 20 Km. di marcia.
Ancora un pugliese sul podio olimpico di Tokyo 2020, dopo l’esordio brillante di Vito Dell’Aquila e Gigi Samele, per la settima medaglia d’oro italiana. Ne avesse avuto certezza prima di prendere il volo dall’Italia, Massimo avrebbe vestito i panni di Marco Polo e se la sarebbe fatta a piedi - fino al lontano Oriente - magari conservando nel marsupio il serto d’ulivo casalingo per farsi incoronare
Il 29enne programmatore informatico di Palo del Colle, alla sua prima esperienza olimpica con le Fiamme Oro, ha letteralmente stracciato la concorrenza dei giapponesi, Ikeda e Yamanishi, ed ha colto la vittoria con il pollice in bocca: a febbraio è nata Sophie, e a lei ha dedicato la sua vittoria più bella: "A lei e a mia moglie Fatima che mi sopporta", ha sottolineato con simpatica emozione il campione olimpico.
Ma non basta, l’orgoglio italiano raggiunge l’apice della commozione quando, in perfetto spirito olimpico e in omaggio allo sforzo fatto anche dagli avversari - l'azzurro è appassionato di cultura giapponese - lo hanno visto aspettare i due rivali, dopo il traguardo, per salutarli con un inchino: gesto così usuale da quelle parti.
Nobili dentro questi ragazzi, nobili senza bisogno di blasoni. E’ questo che fa di loro dei “grandi italiani”!
(gelormini@gmail.com)