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Matera, presentata una richiesta di Referendum cittadino per passare in Puglia

A Matera due ex-parlamentari avviano l'iter per indire un Referendum cittadino per la richiesta di passaggio della città dalla Basilicata alla Puglia.

Non è ancora chiaro se davvero a Matera sognano di approdare in Puglia oppure se la minaccia - praticata attraverso l’indizione di un referendum cittadino – non possa essere funzionale al riconoscimento amministrativo di capoluogo della regione Basilicata, dato che la funzione - nella pratica quotidiana - è da tempo percepita in forma larga e diffusa.


 

L’antagonismo con Potenza, da sempre, va ben al di là del campanilismo territoriale e l’azione - promossa da ex-senatori lucani (Tito Di Maggio - Con Monti per l'Italia e Corrado Danzi - Casa delle Libertà) - mira a favorire il ruolo propulsore della Città di Matera nello sviluppo economico e culturale dell’intera regione.

Con la richiesta di referendum, si avvia l’iter che potrebbe sancire il passaggio della città alla Puglia. Il quesito è chiaro e conciso, come vuole la prassi: "Volete che il territorio del Comune di Matera sia separato dalla regione Basilicata per entrare a far parte della regione Puglia?". 


 

"Siamo stanchi di subire lo strapotere di Potenza", affermano gli ex-parlamentari promotori del referendum, motivando la scelta di sottoporre al voto il futuro della città col sentimento di malcontento diffuso tra i cittadini materani. Ed evidenziando, inoltre, il presunto dirottamento di risorse economiche verso Potenza, lasciando Matera in una condizione di isolamento e inadeguatezza dei servizi, soprattutto in ambito sanitario.

Matera, celebre per i suoi Sassi e per il suo patrimonio culturale lamenta, anche, una carenza di strutture e servizi adeguate alle esigenze locali e agli standard di una città che è stata Capitale Europea della Cultura nel 2019. 

L’iter per l’indizione del referendum richiede alcuni passaggi formali imprescindibili. Dopo la consegna della proposta di referendum con la raccolta di 50 firme, il Consiglio comunale dovrà pronunciarsi entro 15 giorni sull’ammissibilità della consultazione e formulare il quesito per la cittadinanza.


 

I promotori avranno poi 60 giorni per raccogliere le firme necessarie. Se tutto dovesse procedere senza imprevisti, il referendum potrebbe svolgersi dopo ulteriori 120 giorni. È importante considerare che il successo dell’iniziativa non è certo, rendendo fondamentale esplorare alternative per migliorare la situazione attuale in Basilicata.

In ogni caso, le possibilità che Matera diventi parte della Puglia sembrano essere remote. Unico precedente analogo e recente risale al 2017, quando il comune di Sappada, si è spostato dal Veneto (provincia di Belluno) al Friuli-Venezia Giulia (oggi provincia di Udine), ma non essendo capoluogo di provincia, il suo passaggio è stato meno complicato.

(gelormini@gmail.com)