Matera, successo per il VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente-MICI
Il MICI - VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente chiude tra gli applausi a Matera
Prove d'assaggio di "Città Capitale" per Matera in vista dell'appuntamento 2019, quando per un anno sarà la Capitale Europea della Cultura. Per un long week-end la Città dei Sassi - dopo il successo dello scorso anno - è tornata ad essere capitale del cinema con il VI Meeting del Cinema Indipendente (MICI 2017).
Incontri, confronti sessioni di lavoro per un programma dedicato all’educazione, all’immagine e alla formazione dell’audience per grandi e piccini. Attività studiate per coinvolgere un pubblico trasversale e non di soli cinefili e amanti del cinema, ma anche di semplici curiosi che desiderano avvicinarsi alla Settima Arte.
E si è parlato anche dei decreti attuativi della Legge cinema con Maria Giuseppina Troccoli, dirigente cinema e audiovisivo della Direzione Generale Cinema del MIBACT, Raimondo Del Tufo, funzionario cinema e audiovisivo della Direzione Generale Cinema del MiBACT, e Giulio Dilonardo, presidente Anec e Agis Puglia e Basilicata.
Partecipatissime le anteprime, da quella nazionale del nuovo film di Giovanni Veronesi “Non è un paese per giovani” in uscita il 23 marzo, a "Acqua di Marzo" di Ciro De Caro. introdotta dal protagonista Roberto Caccioppoli..
Il MICI termina con il grande successo per la lectio magistralis sulla figura del “Produttore Indipendente” condotta da Hakim Zejjari. Per circa due ore nel Cinema Comunale hanno risposto alle sue domande Elda Ferri, produttrice del Premio Oscar Roberto Benigni per "La vita è bella", Pierre-Ange Le Pogam, produttore storico di Luc Besson e Andrea Cucchi che ha prodotto il caso cinematografico "Mine".
Elda Ferri raccontando come ha iniziato a fare la produttrice ha ricordato: "Erano gli anni dell’impegno politico e facevo parte di un gruppo in cui c’erano Roberto Faenza, Marco Tullio Giordana, Antonio Padellaro e Carlo Rossella. Pensavamo che si potesse cambiare il mondo, così nel 1977 producemmo “Forza Italia” per la regia di Faenza, scritto da Marco Tullio, Rossella e Padellaro. Il film era un duro attacco alla Democrazia Cristiana di allora, uscì l’anno dopo e fu un grande successo - racconta - ma fu ritirato dalle sale in concomitanza con il sequestro Moro, su richiesta del Ministero dell'Interno. A partire da quel momento per circa dieci anni non abbiamo più lavorato - ha aggiunto Elda Ferri - per noi il cinema di impegno era importante e ancora oggi cerco di fare film che possano lasciare una testimonianza ed essere socialmente utili".
Pierre-Ange Le Pogam ha raccontato, invece, come per lui la passione per il cinema sia nata da giovanissimo vedendo "Arancia Meccanica" di Stanley Kubrick: “All’epoca avevo 16 anni e volevo fare il veterinario. Vivevo in Bretagna, sono stati i film a entrare nella mia vita - ha spiegato - poi mi trasferii a Parigi e lì durante il primo anno ho visto oltre 500 film. La passione per il cinema e la curiosità mi hanno portato a lavorare facendo esperienza a tutto tondo finché non sono stato chiamato alla Gaumont. Nel 1984 ho incontrato Luc Besson e sono rimasto folgorato dal suo talento, e così abbiamo iniziato a lavorare insieme. Credo - ha aggiunto - nella coppia produttore/regista e penso che per un produttore il sodalizio con un regista di talento possa essere un valore aggiunto".
Applausi dal pubblico quando Le Pogam, alla fine del suo intervento, ha affermato il valore della cultura: “Abbiamo bisogno di cultura perché la cultura è un ottimo veicolo finanziario – se dovessi dare un consiglio, dico che è importante viaggiare molto, leggere tanto, essere curiosi e vedere tantissimi film. Dello stesso avviso Elda Ferri che ha spiegato come l’incontro con Roberto Benigni sia stato anche per lei determinante.
Andrea Cucchi, infine, ha raccontato della sua esperienza produttiva: "Vorrei fare film di identità italiana e Mine è stato il primo esperimento. L’incontro con i registi del film è stato importante e mi ha insegnato molto".
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Il MICI - VI Meeting Internazionale del Cinema Indipendente è un’iniziativa dell’AGPCI, Associazione Giovani Produttori Cinematografici e Indipendenti è promosso con FICE, Federazione Italiana Cinema d’Essai e ANEC-AGIS PB, Associazione Nazionale Esercenti Cinema e Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, Puglia e Basilicata. Il MICI nasce in co-progettazione e con il sostegno del Programma Sensi Contemporanei e della Regione Basilicata.
(gelormini@affaritaliani.it)