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MEDIS - Il Distretto della Meccatronica
nel futuro dell'Economia della Puglia
Le attività di ricerca del Distretto Meccatronico Regionale della Puglia MEDIS e le condizioni dell'innovazione nella economia della Puglia e del Paese sono stati gli argomenti dell'incontro tenutosi nella sede della Banca d'Italia di Bari.
"La Meccatronica nello scenario economico della Puglia” il tema del confronto, che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca d'Italia, Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economica della Regione Puglia, Eugenio Di Sciascio, Presidente del Comitato Universitario Regionale di
Coordinamento Puglia, Mario Ricco, Direttore di MEDIS – Distretto Meccatronico Regionale della Puglia.
Presentate le attività progettuali del Distretto MEDIS attualmente in corso. In particolare i progetti che prevedono
attività di Ricerca Industriale e Formazione negli ambiti: Ferroviario, Avionico, Automazione/Robotica, Biomedicale e Automotive.
“Quando parliamo di Meccatronica, apriamo uno degli scenari più produttivi e promettenti dell’economia pugliese che da solo vale il 29,3% dell’intero fatturato export regionale”, ha sottolineato l’assessore Capone nel suo intervento, “Il settore della Meccanica e Meccatronica è uno dei più solidi della tradizione produttiva pugliese. Nel 2014 conta 7.840 imprese attive e impiega 49.288 addetti".
"Le esportazioni hanno totalizzato nello stesso anno più di 2,4 miliardi di euro di fatturato", ha continuato, "Lo stesso trend prosegue nel primo semestre del 2015 con oltre 1,327 miliardi di euro di fatturato export: +13,3% rispetto ai primi 6 mesi del 2014, mentre l’incremento nazionale si ferma al 6,9%”.
“Le politiche regionali – ha spiegato ancora Loredana Capone - hanno fortemente inciso nello sviluppo del settore, basti pensare all’istituzione dei due distretti dedicati, all’istituto per supertecnici “Cuccovillo” che garantisce l’occupazione totale dei suoi diplomati. Bari pensare soprattutto alla capacità che hanno avuto le politiche regionali di attrarre investimenti esteri e di evitare la delocalizzazione di alcune multinazionali grazie agli strumenti di incentivazione attivati”.
Per poi concludere: “La Regione Puglia ha investito, ma il settore ha moltiplicato per tre quegli investimenti. Nella precedente programmazione, con i Contratti di Programmi e i Pia, 100 milioni di risorse pubbliche sono diventate 300 milioni di investimenti”.
(gelormini@affaritaliani.it)
Articolo in fase di completamento