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Michele Lastilla neo-Coordinatore del Comitato Benessere Integrale - PAMI

di Antonio V. Gelormini

Il pugliese Michele Lastilla tra i 25 coordinatori per il Dipartimento Benessere Integrale della Pontificia Accademia Mariana Internationalis Roma. L'intervista

Solo pochi giorni fa in Vaticano sono stati nominati 25 coordinatori per il Dipartimento Benessere Integrale della Pontificia Accademia Mariana Internationalis Roma. Le attività di questo Dipartimento sono orientate a costruire un vero e proprio cantiere sulla buona governance, quale luogo di pensiero e di azione.

Nel quadro di una vocazione ‘mariologica’ del consesso, l'obiettivo è quello di creare una nuova cultura politica, che adotti i concetti di rispetto, equità e valutazione d'impatto in un'unica visione sistemica e integrale. Per questo sono stati definiti 25 comitati internazionali, affidati a 25 coordinatori appartenenti al mondo scientifico, accademico, politico, imprenditoriale, associativo.

Tra di loro un pugliese, l’architetto Michele Lastilla, a cui è stato affidato il coordinamento del Comitato per la Cittadinanza e benessere: verso un Patto per il benessere integrale e per la rigenerazione equa e sostenibile del territorio.

"Il benessere integrale è oggi una priorità che riguarda tutta l'umanità che vive in un ambiente che dobbiamo custodire e migliorare. Nella nostra Accademia - ha dichiarato Filomena Maggino Coordinatrice del Dipartimento - si sta consolidando sempre più la convinzione che le fragilità che hanno trasformato un'epidemia in emergenza (prima sanitaria, poi economica e quindi sociale) sono state originate dal non aver posto, da lungo tempo, il benessere al centro delle visioni, delle attenzioni e delle valutazioni dei Paesi e dei singoli individui”.

“Occorre rimettere il benessere dei singoli e delle comunità al centro delle decisioni e delle conseguenti azioni - ha aggiunto Maggino - la cosiddetta "ripartenza" può utilizzare molti strumenti e diverse strategie che devono però essere orientati verso un unico obbiettivo, il benessere dei cittadini che è necessariamente anche benessere delle comunità, dei territori e dell'ambiente, in un'unica visione sistemica. A tal fine, occorre creare una nuova cultura politica che adotti concetti quali rispetto, equità, valutazione d'impatto: questo è il principale obbiettivo del dipartimento Benessere Integrale".

A Michele Lastilla Affaritaliani.it - Puglia ha posto alcune domande in merito al raggio d’azione - non solo appulo-lucano - dell’attività programmatica del suo Comitato, ma anche sul dinamismo culturale proveniente dal laicato cattolico, spesso sostitutivo - più che coadiuvante - della stessa politica.

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Dott. Lastilla, come è arrivato in PAMI e quanto hanno influito ruolo e funzioni ricoperte in “Antenna PON”, la rete di Comuni pugliesi e lucani impegnati in Ricerca e Innovazione.

La PAMI (la Pontificia Accademia Mariana Internazionale) è una delle tre accademie riconosciute dal Vaticano, presieduta da padre Stefano Cecchin, che ha promosso un nuovo dipartimento ‘Guardando alla donna che ha reso Gesù nostro fratello, dandole una casa dove ha potuto crescere in età, sapienza e grazia.  l’Accademia vuole far diventare questo luogo una sede in cui la comunità sociale e scientifica si possa impegnare in un dialogo aperto, per studiare e proporre nuove strade su cui tutti possiamo impegnarci per il bene comune’

Il dipartimento chiamato ‘Benessere Integrale’ è coordinato da Filomena Maggino (già presidente della Cabina di Regia ‘Benessere Italia’ presso Palazzo Chigi con il governo Conte), docente di statistica presso la Sapienza di Roma. Obiettivo del Dipartimento è quello di rimettere al centro delle decisioni e delle conseguenti azioni il benessere dei singoli e delle comunità’, tema che risulta oggi essere fuori dall’Agenda politica

Nel nuovo dipartimento, costituito da 25 personalità laiche del mondo scientifico, accademico, imprenditoriale, culturale, associativo italiano (solo alcune del mondo religioso), hanno voluto affidarmi il coordinamento del Comitato ‘Cittadinanza e benessere’, certo a seguito dell’attività svolta con Antenna PON R&I.

Dal 2018 (anno di costituzione) le due RETI di Puglia e Basilicata hanno prodotto iniziative e progetti che hanno ottenuto un interessante riconoscimento sia a livello regionale che nazionale, grazie anche al partenariato istituzionale che è stato costruito con le Università e i Centri di Ricerca, le Associazioni di categoria e di territorio, il volontariato, il Terzo Settore.

La RETE dei comuni pugliesi, in particolare, ha sviluppato progetti sui processi partecipati, attraverso un protagonismo degli enti locali e del partenariato, al fine di sperimentare l’attuazione della quadrupla elica, come incontro fra cittadini, imprese, pubblica amministrazione, sistema della ricerca e della formazione. Inoltre è presente in alcuni progetti di ricerca promossi dall’Università di Bari sui temi della innovazione digitale, sui temi della salute e del benessere, nonché dell’innovazione tecnologica.

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Una decisione e un riconoscimento, quindi, che affondano le radici nelle relazioni e nel riconoscimento del lavoro svolto già col precedente governo Conte?

Le due reti avevano già siglato un accordo  con la Cabina di Regia Benessere Italia (Palazzo Chigi 2020) al fine di promuovere progetti e iniziative, che favorissero un approccio diverso alle politiche locali/territoriali, dove le fragilità che il COVID ha reso evidenti non solo nel sistema sanitario, ma complessivamente di un sistema come le diseguaglianze territoriali, sui servizi essenziali e primari per le comunità, fa registrare un paese che in almeno vent’anni non ha saputo  costruire un futuro fondato su valori e sulle  parità .

Il compito del Comitato affidatomi sarà quella di avviare da una parte una riflessione sugli strumenti necessari per avviare un percorso di solidarietà e di  vicinanza fra territori diversi in Italia (oltre alla Basilicata e alla Puglia, con i comuni delle due Reti, si guarda all’area di Avezzano in provincia dell’Aquila, ad Avellino e l’area interna, al Mugello, alla ‘Area della Penisola sorrentina e alla Locride), al fine di definire un Patto che contenga una visione e obiettivi condivisi, dall’altra il compito sarà quello di ricercare condizioni operative per  proporre iniziative concrete che potranno trovare fattibilità e attuazione. Vi è un protagonismo delle comunità e degli amministratori locali che va valorizzato e spinto verso una nuova consapevolezza e responsabilità che deve mettere insieme ogni decisore.

La nomina è avvenuta all'indomani della istituzione della commissione bilaterale che nel 2020 fu istituita sul "Benessere Integrale",  tra due realtà, una della Santa Sede e una dello Stato italiano, anche questo è da leggersi come un’ulteriore sinergia virtuosa?

Mettere insieme esperienze diverse, storie di comunità e territori diversi, aree interne ed aree costiere, attraversate oggi da un comune sentire - rispetto all’isolamento dettato dalla pandemia - è un obiettivo da assumere con impegno e competenza. Cercando, con tenacia, di condizionare politiche pubbliche - spesso calate dall’alto - e non esattamente calzate sui fabbisogni delle comunità e dei cittadini, nei loro bisogni sociali e culturali.

Ascoltare e dialogare sarà fondamentale, se si vogliono costruire iniziative, programmi e progetti, in cui la consapevolezza e la responsabilità sia condivisa per la ricerca di obiettivi comuni.

Provare a spingersi verso una cultura del Benessere territoriale, verso una nuova definizione che misuri una qualità della vita espressione non più del PIL ma proprio delle caratteristiche di vita, di relazioni e di economia fra persone, cittadine e cittadini del mondo: a partire dai luoghi e dalla prossimità che sono fattore identitario. Quel mondo, che è l’ambiente, è il luogo che dobbiamo tutelare, per un equilibrio fra uomo e natura e in cui l’ecosistema sia il principale obiettivo di salvaguardia.

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In definitiva, all’interno di un contesto vocato alla ‘mariologia’ ci si prende cura delle diverse espressioni del creato, in maniera fondamentalmente laica. E’ così?

La Pami, come ha sottolineato il presidente padre Stefano Cecchin, collabora attivamente con il Magistero di Papa Francesco a partire dalla figura di Maria che, nella storia culturale cristiana di diversi Paesi europei e non, è sempre stata considerata l'ispiratrice e la garante di un'autentica "ecologia integrale" e del sapere ad essa collegato, non solo in relazione all'equo uso dei beni, ma anche in rapporto allo stesso ingegno e creatività umani che sono alla base del lavoro, del credito e del mercato, da cui, e in cui, quei beni si inseriscono.

Espressione tangibile di questa collaborazione attiva della Pami con il Magistero della Chiesa e con le istituzioni ecclesiastiche e civili deputate all'educazione, alla promozione del sapere, alla riflessione-progettazione economica, nonché all’azione diplomatica, è questo Dipartimento per il benessere integrale "Maria e il creato".

La mission, indicata dalla stessa Filomena Maggino, sarà quella di realizzare “dinamiche convocative" dei principali attori e canali dello sviluppo umano delineato dal magistero ecclesiale nelle lettere encicliche Laudato si' (2015) e Fratelli tutti (2020); di sostenere, alla luce dei quattro pilastri della "ecologia integrale" (1. tutto connesso, 2. nessuno si salva da solo, 3. il benessere integrale quale chiave del “nuovo umanesimo", 4. uno sviluppo sostenibile), una riflessione e una prassi in ottica europea ed internazionale riguardanti il lavoro e l'imprenditoria del futuro.

L’idea dell’istituzione di questo istituto nasce dalla fortissima ed importantissima esigenza di tutela, amore e conservazione del rispetto e del benessere, intesi in senso lato, e dell’interrelazione tra scenari e contesti apparentemente molto distanti tra di loro.

Pertanto, il gruppo di lavoro, s’impegna «a rendere pubbliche le proprie analisi e proposte attraverso incontri di studio, convegni, seminari, pubblicazioni, accordi con istituzioni accademiche ecclesiastiche e civili europee e mondiali, percorsi accademici.

(gelormini@gmail.com)