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Minervini - Noi a sinistra
'Saremo sentinelle gentili'

Antonio V. Gelormini

E' stata una sorta di campagna elettorale parallela, quella portata avanti da "Noi a sinistra - Per la Puglia", tra le otto liste che sostengono Michele Emiliano nella corsa verso la presidenza della Regione Puglia. A partire dal movimento incrociato dei due antagonisti alle Primarie di quello che poi è diventato il candidato del Centronistra: Dario Stefàno e Guglielmo Minervini.

Un movimento incrociato che ha visto il salentino Stefàno, ex Assessore alle Politiche Agricole del governo Vendola, schierarsi a sostegno del vincitore delle Primarie la sera stessa dell'esito del voto. Mentre di lì a poco l'ex sindaco di Molfetta, anch'egli Assessore regionale alle Politiche Giovanili (ma anche alla Trasparenza prima e ai Trasporti dopo), avrebbe preso le distanze dal Partito Democratico e dalla lotta interna per l'approdo in lista per il nuovo Consiglio regionale.

Minervini ragione
 

Un movimento che, però, ha visto confluire entrambi sotto il nuovo simbolo elettorale necessario per quell'accoglienza larga che avrebbe incontrato qualche difficoltà a realizzarsi sotto le insegne di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel). E un ingresso nelle liste a sostegno di Emiliano col preciso obiettivo di assumere la funzione di "sentinelle" dei risultati ottenuti in Puglia nei dieci anni di giunta Vendola.

Certo, come ha avuto spesso modo di ripetere Minervini: "Indietro non si torna. E proprio questa è la nostra ragione in più", per poi aggiungere: "Siamo chi siamo. Siamo arrivati qui come eravamo. E' il motivo che sta tirando questi ultimi giorni verso il traguardo".

Michele Emiliano con Dario Stefàno a Lecce
 

"Sta a significare che la politica, come la vita, ti mette continuamente dinanzi a prove difficili, esperienze forti, scelte profonde, dilemmi insolubili, conflitti complessi. Alcune volte le azzecchi, altre no. Alcune volte la vinci, altre la perdi. Questo è nelle cose".

"Ma ciò che conta davvero è non perdersi. Non perdere la propria anima", precisa il politico amico di don Tonino Bello, "Poter dire: abbiamo camminato a lungo sulle strade dell'impegno per il cambiamento (la politica preferiamodefinirla così), restando fedeli a noi stessi. Ecco siamo arrivati qui come eravamo".

Da Lecce Dario Stefàno gli fa eco: "In questi dieci anni di grande impegno abbiamo avviato un lavoro straordinario, che ha reso la Puglia un modello di buone politiche e di risultati concreti. Ora ci tocca tracciare la rotta dei prossimi anni, per rafforzare il profilo di una regione innovata e innovativa, aperta e inclusiva, che deve poter continuare a essere leader del Mezzogiorno”.

Su ogni entusiasmo e ogni buon proposito incombe, però, la spada di Damocle dell'astensionismo. Un problema che tocca tutti e che non dovrebbe piacere a nussuno. "Dicono in molti: questa volta, a votare, non ci vado", puntalizza una nota diffusa da "Noi a sinistra - Per la Puglia".

Minervini Barbanente
 
"Invece, domenica bisogna andare a votare!", raccomanda la stessa nota, "Per non lasciare che siano gli altri a decidere per noi. Per questo noi voteremo per Guglielmo Minervini, perché già solo in questi ultimi 10 anni Guglielmo è stato un amministratore capace e onesto, ha cambiato la vita di migliaia di giovani pugliesi con i suoi Bollenti Spiriti, i Principi Attivi e tutte le altre politiche giovanili che hanno reso famosa la Puglia all’Italia e all’Europa".

"Guglielmo ha dato a questa regione la legge sulla tutela delle coste, quella sulla partecipazione e quella per la legalità. Ha portato in Puglia le compagnie aeree low-cost ed ha dato il via a tutti i progetti per il riuso dei beni confiscati alle mafie, sui quali sono sorti cooperative di lavoro perbene".

Minervini, nel chiudere la campagna elettorale nella sua Molfetta, ha ribadito: "Il vero referendum sarà quello tra chi crede che tutto è in vendita, che tutto si può comprare e chi invece come noi dice che esiste una politica limpida e trasparente che non ha prezzo. E' un derby tra chi è in vendita e chi no. Per questo sarà importantissimo esercitarlo il diritto-dovere del voto. E non consegnare la competizione elettorale all'astensionismo”. Prima di ricevere l'investitura di "sentinella" direttamente dal suo Governatore: Nichi Vendola.

(gelormini@affaritaliani.it)