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Modugno, il sindaco Magrone:
"Il popolo riprende la sovranità"

Antonio V. Gelormini

Siamo tornati a Modugno (Bari) dopo che l'esito elettorale amministrativo "a sorpresa" ha visto riconfermata ls leadership cittadina di Nicola Magrone, che torna a vestire la fascia tricolore di Primo Cittadino, dopo il colpo di mano di 13 consiglieri comunali che, dimettendosi contemporaneamente davanti a un notaio, avevano "dimissionato" il Sindaco. Aprendo le porte all'ennesimo periodo di gestione Commissariale del Palazzo di Città.

"Il popolo ha voluto riappropriarsi della sovranità, che da sempre gli appartiene, e che in qualche modo gli era stata sottratta", sottolinea Nicola Magrone.

"E lo ha fatto", aggiunge, "Mandando un messaggio-avviso soprattutto ai partiti. Perchè i principali sconfitti dell'ultima tenzone elettorale a Modugno, sono stati proprio loro e le macchinazioni di retroguardia".

magrone sindaco
 

Dalle urgenze ereditate sullo spinoso problema dei rifiuti, che attanaglia non solo Modugno ma l'intera regione, alle incombenze di una macchina amministrativa che funziona senza tregua, la cui guida va ripresa "in corsa". Dalla composizione della nuova giunta alla necessità di coinvolgere competenze e professionalità cittadine, per garantire partecipazione e preparare il futuro.

Dalla complessa situazione della OM Carrelli Elevatori al macigno della "questione urbanistica". Fino al non facile confronto proprio con i partiti, per affrontare la nuova tornata amministrativa sulle basi di nuovi rapporti e soprattutto approcci trasparenti di legalità ad ampio spettro.

I fiori di cardo che campeggiano nel gonfalone della Città di Modugno, certificano che è nel DNA della città stessa - da sempre - l'abitudine a confrontarsi con "le spinosità" della sua vita quotidiana.

(gelormini@affaritaliani.it)