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Modugno: la vittoria di Magrone
Trani al PD e Cerignola a FI

Antonio V. Gelormini

Lo scatto di reni, nel silenzio più fragoroso di Modugno - la cittadina del barese che "non trova requiae" nella costanza di una gestione amministrativa di lungo periodo - c'è stato: Nicola Magrone, il sindaco uscente dopo le dimissioni di 13 consiglieri della sua ex maggioranza, torna a vestire la fascia tricolore.

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Dopo aver vinto il primo turno di elezioni, andando al ballottaggio con Fabrizio Cramarossa (il candidato Pd di una parte del centrosinistra), ha confermato i suoi consensi e raccolto l'appoggio di una larga parte del centrosinistra oltre che del M5S, incrementando di circa 1.300 voti il risultato di due domeniche fa. Cramarossa non è andato oltre un aumento di 120 voti.

Nicola Magrone, visibilmente soddisfatto, dimentica la stanchezza e ringrazia di cuore i cittadini modugnesi: "È un momento davvero storico quello che vive oggi la mia comunità. Una storica impresa è stata compiuta da questa città che merita molto. Si riparte da dove siamo stati costretti a lasciare. Il cambiamento non si ferma".

Ninì Baccellerie e tutto il Movimento di Italia Giusta secondo la Costituzione hanno lavorato sodo per il risultato, che oggi li ripaga per la tenacia e la capacità di tener salda la barra della "legalità", come leva per la riaffermazione di Nicola Magrone, che del "Siate ribelli" aveva fatto la sua esortazione-tormentone in campagna elettorale: "Ci sono tante persone per bene a Modugno, tante persone che, magari facendo qualche errore di valutazione politica, hanno partecipato anche a questa competizione elettorale, nelle altre coalizioni, nella coalizione di Scelsi, anche in quella del Pd. A tutti i cittadini di Modugno, ai grillini con i quali abbiamo tante cose in comune e a queste persone, stasera io dico: scegliete liberamente, non fatevi irregimentare, siate liberi, distinguete tra quelli che vogliono tornare a una storia oscura e coloro che hanno tentato di dare una prospettiva nuova a questa città e oggi vogliono continuare, insieme con tanti giovani, nel percorso avviato".

bottaro trani
 

A Trani - unico capoluogo in Puglia ad avvicendare il Primo Cittadino - le manette al sindaco Riserbato hanno contribuito non poco alla fine della lunga guida amministrativa di centrodestra, con l'elezione del giovane avvocato Amedeo Bottaro.

Resta invece al centrodestra Altamura, il più grande comune della provincia di Bari, dove il Pd puntava tutto su Antonello Stigliano, che ha visto l'affermazione di Giacinto Forte, ex consigliere regionale del centrosinistra (eletto nella lista di Olivieri) oggi a capo di una coalizione di centrodestra.

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Sorpresa a Cerignola, dove Franco Metta (civico di centrodestra) riesce a recuperare il gap di dieci punti di svantaggio, rispetto al primo turno, e batte Tommaso Sgarro (centrosinistra). Il centrosinistra ha la meglio a Mola di Bari (con Giangrazio di Rutigliano), Manfredonia - Fg (Angelo Riccardi), Latiano - Br (Cosimo Maiorano), Casamassima - Ba (Vito Cessa) e San Vito dei Normanni - Br (Domenico Conte).

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Il Centrodestra la spunta a Carovigno - Br (Carmine Pasquale Brandi), Capurso - Ba (Francesco Crudele), Ceglie Messapica - Br (Luigi Caroli) e Oria - Br (Cosimo Ferretti), così come a Mesagne - Br che elegge Pompeo Molfetta, ufficialmente appoggiato da liste civiche, che ha battuto un candidato Pd.

Colpo di scena anche a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, dove il centrodestra strappa al centrosinistra il Comune con Raffaello De Ruggieri, sostenuto da Forza Matera e altre civiche.

(gelormini@affaritaliani.it)

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Pubblicato sul tema: Modugno (Ba), Legalità cercasi Il sindaco Magrone ci riprova