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Mottola (Ta), ritrovate reliquie
di San Tommaso Becket
Le reliquie ritrovate a Mottola (Ta) di San Tommaso Becket prova a riaccendere la devozione per un "santo senza radici locali"
Il cosiddetto "Assassinio nella Cattedrale" di Canterbury dell'Arcivescovo Tommaso Becket, ad opera di sicari del re Enrico II - secondo le ipotesi dell'epoca, nel 1170 - suscitò sdegno e sentimenti di devozione nei confronti della vittima nell'Europa intera, tanto da spingere l'allora papa Alessandro III a proclamarlo santo già nel 1173, ed ascriverlo nel catalogo dei martiri.
Suggestione e trasporto coinvolsero anche la Puglia, in particolare a Mottola (Taranto), dove a seguito di un assedio della città, ad opera dei tarantini, venne ucciso da una freccia "nemica" il vescovo mottolese Alimberto, mentre cercava di mediare le parti in contesa. L'episodio colpì l'immaginario collettivo, già impressionato dalle cronache dei fatti londinesi, e quando fu avviata la ricostruzione della città le autorità ecclesiastiche locali decisero di eleggere a santo patrono di Mottola l'appena canonizzato San Tommaso Becket, la cui tragica sorte ricordava quella dell'assassinio del vescovo Alimberto.
Un santo senza radici, che ben presto ha visto affievolirsi la carica devozionale "indigena", pur mantenendo - in forme anche controvere - la titolarità nella storia della protezione della città. Nel tempo preghiere e venerazione si sono accentrate sulla Madonna del Carmelo e su Sant'Antonio, anche se i festeggiamenti nella ricorrenza del santo patrono hanno tenuto viva la memoria storica "più per dovere, che per sentimento", come ci dice uno degli "anziani" cittadini di Valle d'Itria.
A pochi giorni dall'appuntamento di fine anno, ecco la notizia che ha tutta l'aria di provare a svegliare una carica devozionale "a rischio evanescenza": a Mottola sono state scoperte reliquie di San Tommaso Becket, durante alcuni lavori di restauro della Chiesa Santa Maria Assunta.
Un ritrovamento straordinario, pronto a suscitare grande clamore, considerando che la cittadina pugliese non solo è l’unica in tutta Italia ad averlo come Santo Patrono, ma ora può anche vantarne due reliquie. La notizia arriva nei giorni in cui Mottola si prepara ai festeggiamenti patronali, in programma venerdì 29 dicembre.
Sbandieratori e animazione medievale, performance multimediale, cerimonia di consegna delle chiavi e celebrazione eucaristica: tanti gli appuntamenti in questa giornata che coniuga fede e intrattenimento. Mottola, quindi, quest'anno ha una ragione in più per riservare particolare attenzione e devozione a questa figura. C'è di nuovo grande fermento attorno a San Tommaso, e lo testimoniano la stessa scoperta e le dichiarazioni del parroco della Chiesa Madre don Sario Chiarelli: "Insieme al vescovo Mons. Claudio Maniago, da circa un anno eravamo alla ricerca di Santuari che, in Italia, potessero contenere le reliquie di S. Tommaso; l’ultimo contatto era stato con una Chiesa di Verona che porta il suo nome, ma nulla. Poi, la sorpresa - sottolinea il parroco - due reliquie erano proprio a Mottola, nascoste in altrettante pietre sante. Insomma, cercavamo ciò che già avevamo".
Della presenza di una di queste reliquie - negli anni - si era persa memoria, dell’altra, un frammento osseo di San Tommaso, non si aveva alcuna traccia. Quest’ultima è stata trovata in una pergamena datata 1884 e posta dal vescovo Bacile all’interno della pietra santa dell’altare. Nei giorni scorsi, dopo la scoperta, entrambe le reliquie sono state poste nel nuovo altare durante la consacrazione.
A questo punto, cresce la possibilità di lavorare ad un gemellaggio tra le città di Motttola e Canterbury, potenziando il turismo religioso, anche rispetto all’itinerario della via Francigena, come dimostrano le importanti presenze raggiunte dal locale Ufficio Turistico Infopoint. Nell’attesa, è tutto pronto per i festeggiamenti patronali del 29 dicembre.
Alle ore 17:00 partirà l’animazione medievale con sbandieratori e timpanisti dell’Ente culturale Puglia Carovigno che coinvolgerà le vie principali del paese, alle 18:00 in piazza XX Settembre la consegna delle chiavi al Santo Patrono da parte del sindaco Giampiero Barulli e - a seguire - la solenne celebrazione eucaristica nella Chiesa Madre, presieduta dal vescovo di Castellaneta Mons. Claudio Maniago.
Subito dopo, alle 19:30, Tommaso da Canterbury sarà ricordato in un modo insolito e particolarmente suggestivo: un’azione scenica multimediale, ideata e diretta da Antonio Minelli che - in una quindicina di minuti e con alcuni attori - ripercorrerà la vita, la storia e il dramma di questa straordinaria figura.
L’iniziativa è a cura dell’associazione “Formediterre” con allestimento tecnico di “Full service” di Luigi Nardelli. Per una sera, la Chiesa Madre che ne contiene le reliquie, diventerà palcoscenico di una performance che mette insieme visione e narrazione. L’organizzazione dei festeggiamenti patronali è affidata a Comune di Mottola, parrocchia Santa Maria Assunta e associazione “LibriAMOci”.
(gelormini@affaritaliani.it)