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Mr. Granoro: il ricordo di Dario Stefàno e Nino Marmo

"Con la scomparsa di Attilio Mastromauro, perdiamo un importante pezzo di storia pugliese". E' il commento del senatore Dario Stefàno alla notizia della scomparsa del fondatore del celebre pastificio Granoro di Corato.

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"Ho avuto modo di conoscere "Don Attilio" durante la mia esperienza da assessore regionale e poi in occasione di alcune visite in azienda. Di lui conservo un ricordo forte. Era un uomo d'altri tempi, dai grandi valori, era un imprenditore visionario e scrupoloso ma anche un instancabile lavoratore. Ci teneva a trasferire agli altri il suo amore incondizionato per la pasta autentica e quella sua attenzione maniacale per la qualità. Non era difficile spesso incontrarlo, nonostante la sua età avanzata, tra i corridoi della sua azienda, a dispensare consigli e raccomandazioni ai suoi collaboratori, sempre felici di ascoltarlo".

"Ci lascia in eredità una delle più importanti realtà produttive, un esempio di come possano funzionare bene insieme tradizione e innovazione, una grande eccellenza pugliese. Sono certo - conclude Stefàno - che l'azienda saprà omaggiare al meglio l'impegno e la passione smisurati di Don Attilio, continuando a scrivere nuove pagine di una straordinaria storia tutta del Sud. Un abbraccio particolare va a Marina ed alla sua famiglia".

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“Voglio esprimere la mia personale gratitudine ad Attilio Mastromauro per il valoroso contributo che ha dato alla nostra Puglia come uomo e come imprenditore e del quale avvertiremo forte la mancanza, conservandone il ricordo”, dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo.

“Mastromauro - aggiunge - può, a ragione, ben rappresentare la Vera Puglia: è stato un modello per l’imprenditoria e un uomo vigile e recettivo ad ogni innovazione nel campo tecnologico. Ha aiutato la nostra Regione a crescere nella sua immagine di territorio fecondo e produttivo sul palcoscenico nazionale. Sono vicino alla famiglia per la grave perdita - conclude Marmo - ma i grandi uomini lasciano un segno indelebile e di lui la Puglia non si scorderà”.