Nicola De Sanctis nuovo presidente AQP
Da 'E.ON' l'uomo d'energia e strategia
Nicola De Sanctis, ingegnere ferrarese con linee ereditarie che arrivano in Puglia, è il nuovo presidente dell’Acquedotto Pugliese. La delibera è stata approvata dalla Giuna regionale.
Nicola De Sanctis è attualmente Presidente di E.ON Italia SpA, dopo essere stato CEO della stessa azienda nel 2015, durante la fase di riposizionamento del gruppo in Italia. Ricopre inoltre l’incarico di Presidente di Delos Power srl, attiva nel settore delle energie rinnovabili.
De Sanctis è stato in precedenza, nel periodo 2013-2014, CEO di Iren SpA, multiutility quotata presso Borsa Italiana Spa e controllata da alcuni Comuni. E proprio la combinazione di esperienze in Iren Spa prima e in E.ON dopo, deve essere stata alla base della scelta regionale pugliese: un valido indicatore dei progetti di sviluppo del settore ad alta valenza strategica per la Puglia.
Prima di entrare a fare parte di Iren, De Sanctis ha maturato più di un decennio di esperienza in Edison, ricoprendo diversi ruoli, tra cui quello di Amministratore Delegato di Edison Energie Speciali SpA, società delle energie rinnovabili del gruppo, e di Presidente operativo della società di vendita, nonché di Direttore Business Unit Vendita e Marketing Mass Market.
Significativa anche la sua esperienza nel settore ambientale, all’interno della multinazionale Waste Management.
De Sanctis si è laureato in Ingegneria Nucleare presso l’università di Pisa e ha conseguito un Master in Business Administration all’Insead (Francia).
“L’ingegner Nicola De Sanctis ha forse il curriculum più prestigioso che esista sul mercato italiano per arrivare alla direzione dell’Acquedotto pugliese - ha sottolineato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nel dare la notizia della nomina - viene da Iren, che è una delle multiutilty più importanti d’Italia. Iren ha gestito acquedotti, rifiuti, energia ed ha una competenza straordinaria nei servizi connessi alle città. E’ possibile quindi che il suo piano industriale possa contenere elementi di green economy. Si tratta di una scelta che l’amministrazione regionale ha fatto consapevole che serviva più che un manager indicato dalla politica, un "manager puro" che non ha contaminazioni di nessuna natura.
(gelormini@affaritaliani.it)