PugliaItalia
Ocean Viking, sbarchi a Taranto
Botta e risposta Rollo-Chiarelli
Il botta e risposta tra Gianfranco Chiarelli e Luigi Morgante (centrodestra) e il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, sugli sbarchi migranti a Taranto
La nota dell'onorevole Gianfranco Chiarelli (Gruppo Misto/Dit) sugli sbarchi della Ocean Viking a Taranto era stata piuttosto dura: "Nuovi licenziamenti, saracinesche che chiudono, grande incertezza per il futuro, e, grazie al malgoverno degli ultimi 12 anni da parte delle sinistre, città in preda ad un progressivo degrado sociale. In questo contesto Taranto viene scelta dal Viminale per accogliere subito i 176 profughi raccolti dalla Ocean Viking e assegnata, come “porto sicuro”, alle navi delle ONG Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere".
"Nasce dunque, sulle sponde del mar Jonio la nuova Lampedusa!", scrive Chiarelli, "Una scelta assolutamente sbagliata alla luce delle tante criticità che il territorio soffre. Già con la presenza dell’hotspot negli ultimi anni la città, e l’intera provincia, è stata invasa da centinaia di profughi di cui nessuno conosce le condizioni di vita".
"Leggiamo quotidianamente - prosegue Chiarelli - di interventi delle Forze dell’Ordine che scoprono sacche di sfruttamento, nei campi piuttosto che nella manovalanza malavitosa. Ragazzi giovani e all’apparenza ripresisi bene dalle dichiarate sofferenze patite, che sono davanti ai supermercati, quando non su qualche panchina o in piazzetta a tirare calci ad un pallone. Quando lavorano non svolgono attività che “gli Italiani non vogliono fare”, ma lo fanno a condizioni inaccettabili sul piano della sicurezza e del giusto compenso".
"Con il governo giallo-rosso, o meglio sarebbe dire rosso-rosso - rincara l'onorevole del centrodestra - torna l’invasione incontrollata, torna il business per associazioni e cooperative, e tornano purtroppo i morti come le recenti cronache testimoniano. Non si parli di accoglienza ma di tratta di essere umani a scopi politici ed economici".
"La Lega continuerà ad opporsi a tanto - aggiunge Chiarelli - e in Puglia alzeremo le barricate, certi che sia a livello regionale che locale Emiliano e Melucci, rispettivamente, chineranno il capo e nulla faranno per evitare questo ulteriore schiaffo alla nostra comunità, già prostrata per la mancanza di lavoro e gli effetti nefasti dell’inquinamento ambientale".
Sulle stesse tonalità anche la nota del consigliere regionale Luigi Morgante: "Perché è stato scelto l'hotspot di Taranto per lo sbarco dei 176 migranti della Ocean Viking? È stato Emiliano ad offrire la disponibilità del porto per ingraziarsi PD e M5S in vista della ricandidatura alle regionali o non è stato nemmeno coinvolto nella decisione dal Governo Conte? Il suo silenzio in queste ore non lascia presagire niente di buono per un territorio già alle prese con perduranti, gravissime emergenze, e che non può essere gravato di ulteriori pesanti carichi soprattutto se solo per fini elettorali".
"Lo sbarco a Taranto di 176 migranti dalla nave ong Ocean Viking - spiega Morgante - è la naturale conseguenza del nuovo corso avviato dal nuovo governo nazionale in materia di immigrazione, cancellando e vanificando tutto l'impegno dell'ex ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per fermare l'immigrazione incontrollata e il business odioso derivante dal traffico di esseri umani alimentato da multinazionali del crimine".
"Gli accordi di Malta erano di facciata - dichiara Morgante a margine del Consiglio Regionale odierno, andato ancora una volta deserto - essendo la redistribuzione successiva agli eventuali su base volontaria, e l'Italia riprenderà ad essere la destinazione preferita degli scafisti, come si può rilevare dal ritorno massiccio degli sbarchi dalla formazione del nuovo esecutivo".
E' il Presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, a replicare piccato in particolare alle dichiarazioni rilasciate da Gianfranco Chiarelli sullo sbarco di immigrati a Taranto: “Ritengo che di fronte a dichiarazioni come quelle rilasciate dall’onorevole Chiarelli non si possa più rimanere in silenzio. Sono dichiarazioni assolutamente surrettizie, nell’accusa generalizzata al Terzo settore, nonché strumentali a raccogliere qualche manciata di voti facendo leva su aspetti emozionali e sulle difficoltà quotidiane delle persone".
"Dichiarazioni assolutamente prive di contenuti che non prefigurano né proposte, né tantomeno strategie, - ammonisce Rollo - fondate esclusivamente su un corrivo sguardo su fenomeni sociali, antropologici e dinamiche migratorie complesse, travalicando l’analisi fondata sull’approfondimento conoscitivo del fenomeno".
"Ribadisco - sottolinea Carmelo Rollo - che per le cooperatrici e i cooperatori pugliesi l’accoglienza è un valore rispetto al quale, laddove necessario, siamo pronti ad alzare la voce. A noi non piacciono le barricate. Essendo propositivi per natura, crediamo nella ricchezza del confronto e del dialogo e non nel rifugio della mera difesa. La politica non può tradursi nell’incitazione alla prova di forza contro i più deboli, all’innalzamento delle tensioni sociali, a spingere verso la paura del prossimo e la difesa del proprio orticello".
"Legacoop Puglia e il movimento cooperativo - continua Rollo - sono pronti a confrontarsi su queste tematiche complesse, ritenendo che la loro trattazione non possa esaurirsi in uno scambio di battute. Sarebbe il fallimento della politica e della dialettica istituzionale anche con le parti sociali che sono chiamate a misurarsi in un contesto molto più ampio di quello regionale e nazionale".
"Un contesto internazionale nel quale l’Italia, quale grande Paese dell’Europa - conclude Rollo - è chiamata ad avere un ruolo di responsabilità dal quale nessuno di noi può rifuggire, come, invece, ha tentato di fare qualcuno del precedente Governo”.
(gelormini@affaritaliani.it)