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Omicidio Sciannimanico, era premeditato
Mandante e sicario sono agli arresti

Rivalità e bravura induscussa nel lavoro sono stati fatali a Beppe Sciannimanico, l'agente immobiliare di Tecnocasa - 28enne - freddato con tre colpi di pistola a Japigia - Bari la scorsa settimana, attirato nella trappola- agguato di un finto appuntamento, per la valutazione di un appartamento in vendita.

BMW Perilli
 

Gran lavoro da parte degli inquirenti (Magistrati e Forze dell'ordine), che hanno dato alle indagini un taglio professionale altissimo, giundo alla soluzione in pochissimi giorni. Sono due i fermati: il presunto mandante del delitto, un agente immobiliare collega della vittima, Roberto Perilli, 47 anni e il presunto sicario, Luigi Di Gioia, del rione Japigia, assoldato per uccidere. Entrambi attualmente in carcere, con l'accusa di omicidio prermeditato (rischio di ergastolo in caso di condanna), nelle prossime 48 ore saranno davanti al gip Francesco Pellecchia per l'udienza di convalida.

La BMW nera di Petrilli sarebbe stata ripresa dalle telecamere nella zona del delitto a Japigia e vista da qualcuno allontanarsi, il giorno dell'omicidio, poco dopo il tragico assassinio. Gli interrogatori, portati avanti dagli agenti della Squadra Mobile e dal pm Francesco Bretone, hanno messo in evidenza il rapporto consolidato tra mandante e sicario (la stessa Bmw del Perilli veniva parcheggiata in un garage del Di Gioia) e avrebbero avuto una svolta dopo le prime perquisizioni e i relativi accertamenti tecnici.

Dalle prime indiscrezioni la vittima stava per essere premiata dalla Tecnocasa, per le sue capacità e i brillanti risultati conseguiti, con l'affidamento di un mandato di vendita nel quartiere Japigia, rimasto scoperto dopo la revoca di mandato all'agente precedente (Perilli?) probabilmente a cuasa di ingenti debiti conseguiti. Le indagini, inoltre, avrebbero accertato anchefrequentazioni fra Perilli e persone vicini al clan Parisi.

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Per il procuratore Giuseppe Volpe, i fermi sono "Una risposta alle perplessità avanzate in alcuni settori sulla insicurezza in città", ha sottolineato il procuratore Volpe. Mentre il Questore di Bari, Antonio De Iesu ha parlato di   "Risposta forte, tempestiva e importante al senso di insicurezza e allarme sociale generato in città". L'omicidio è stato risolto "con gli accertamenti e l’ottimo lavoro degli agenti della Squadra Mobile ai quali va il mio plauso - ha detto Volpe – e il contributo di pochi, ma coraggiosi testimoni".

Anche il sindaco Antonio Decaro, appreso dei due fermi per omicidio volontario aggravato effettuati nella notte, ha commentato: “Ringrazio a nome della città le Forze dell’Ordine e la Magistratura che hanno dato una risposta immediata all’omicidio avvenuto pochi giorni fa a Japigia, che ha visto coinvolto un ragazzo di 28 anni".

"La sera in cui è stato ucciso Giuseppe Sciannimanico- ha aggiunto Decaro - ho detto che mi sarebbe piaciuto essere un supereroe, per sconfiggere i cattivi, ma di fronte all’atrocità di questi delitti il rischio più alto è invece quello di arrendersi al senso d’impotenza".

"Oggi però questa città ha vinto un’altra battaglia e l’ha vinta grazie agli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine e della Magistratura che in questi mesi hanno costruito a Bari una squadra che, con grande professionalità e passione, lavora su tutta la città. Neanche loro sono dei supereroi, ma devo dire che gli somigliano parecchio".

"Grazie a loro - ha concluso il Sindaco - oggi Bari si sveglia con una nuova fiducia nella giustizia e nella legalità e con la voglia di essere una comunità. Siamo sicuri che a breve ci saranno risvolti importanti anche sul violento omicidio di via Giulio Petroni” (altro omicidio avvenuto a Bari, tra la gente, ad una settimana di distanza da quello di Sciannimanico, ndr).

(gelorminiaffaritaliani.it)