Orsara di Puglia, 'Consegna di un mondo'
Tramonte e la custodia del futuro
Il libro fotografico dell'architetto Nicola Tramonte: tramandare la custodia del futuro
Custodire il passato, raccontandolo, tramandandolo e fissandolo nella testimonianza dei ricordi, per renderlo vivo, animato e fecondo: capace di seguire l'evoluzione quotidiana della vita e renderci tutti più idonei a prenderci cura del futuro. Questa, in sintesi, la sfida di Nicola Tramonte racchiusa in un grande atto di amore per la sua terra, per le sue radici e per la gente che lo ha allevato, amato e protetto.
"Consegna di un mondo" - Libria Ed. è un capolavoro per immagini di Nicola G. Tramonte, che regala ad Orsara di Puglia l'invidiabile privilegio di poter sfogliare l'album della propria storia, in forma elegante, incisiva, schietta, manifestamente orgogliosa e quasi sempre decisamente appassionata.
Le foto dell'architetto Tramonte, nella rigorosa selezione pubblicata nell'apprezzabile veste editoriale, ritraggono il centro di Orsara di Puglia, e dell'atmosfera del Subappennino che la circonda, qual era ancora negli anni Settanta, con uno sguardo attento ai luoghi, agli abitanti, ai mestieri e al paesaggio, in una osservazione che si estende fin quasi ai nostri giorni: un ritratto in cui sentimenti, documenti e monumenti s'intrecciano, come trame senza tempo, per farsi "Consegna di un mondo" alle generazioni future; ma anche a tutti noi. veri responsabili pro-tempore del nostro futuro e di quello dei nostri figli.
“Consegna di un mondo” è stato presentato ad Orsara di Puglia, nella sala conferenze di Palazzo De Gregorio, dall’autore e da due ospiti d’eccezione: Michele Mescia, uno dei migliori sarti del mondo, e Marcello Panzarella, architetto e docente di levatura internazionale, insieme al sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, e a Tiziana Di Sipio, chiamata a coordinare e stimlare i diversi interventi.
Valore e aspetti storici del volume sono stati affrontati e approfonditi da Antonio Anzivino, cultore della storia locale, mentre le testimonianze di vita sono state affidate a chi da molto vicino ha seguito il percorso umano e professionale di Nicola Tramonte: Peppe Zullo, cuoco italiano e "profeta" del km.0 in cucina, e l’architetto Domenico Potenza, che ha strutturato il suo intervento attraverso i concetti chiave di “paese”, “paesani”, “paesaggio”.
In 318 pagine e 300 fotografie scattate dal 1971 al 2016, “l’architetto-fotografo” consegna ai suoi concittadini - ma lo fa anche e soprattutto a tutti noi - il genius loci di Orsara e del Subappennino Dauno. Un patrimonio immateriale proiettato verso l'orizzonte ampio di un mondo, "che ormai resiste nella memoria di pochi e che un poco traspare, chissà ancora per quanto, nelle figure ibride dei paesaggi contemporanei".
“Consegna - come afferma Michele Panzarella nella prefazione - significa invito alla custodia, ad aver cura non di ciò che in larga parte non esiste più, ma di quanto ne resta nei luoghi e nel ricordo che queste immagini tramandano. Esse ricordano che se col tempo accelera anche il grande mutamento, la nostra carne è pur sempre fatta della stessa sostanza delle rughe, delle mani callose, che noi forse non abbiamo più, ma che nascoste, celate, segrete, scorrono sempre nelle nostre vene”.
“Questo libro - ha dichiarato il sindaco di Orsara, Tommaso Lecce - è una lettera alle generazioni che verranno. E’ un’opera che ci consegna la genealogia di un’identità collettiva”.
E Peppe Zullo, amico di una vita intera, sottolinea: “C’è un filo narrativo ricorrente lungo tutto il volume: gli occhi delle persone, le loro mani, la pietra di archi e strade, il lavoro nei campi che arriva fin dentro il paese. Nicola ha saputo riconoscere in quegli elementi la filigrana di un paese, la sua anima autentica e irriproducibile”.
(gelormini@affaritaliani.it)