PugliaItalia

Ospedale della Murgia
Già ai quattro venti...

Nino Sangerardi

Perchè la custodia straordinaria? “Al fine  di scongiurare le copiose infiltrazioni d’acqua e di aria nelle stanze di degenza,dovute alla mancanza di un adeguata tenuta degli infissi continuamente sollecitati dalla forte pressione dei venti”.

Parole vergate dal  direttore generale dell’Asl di Bari e provincia, Vito Montanaro, in merito alla struttura edilizia dell’Ospedale della Murgia. Nosocomio inaugurato,dagli esponenti della Giunta regionale pugliese Pd-Sel, da sindaci e parlamentari, da sindacalisti, medici, infermieri e autorità varie, il 14 aprile del 2014.

Dopo un anno e cinque  mesi dal taglio del nastro tricolore i vertici dell’Asl  ratificano il progetto, elaborato dal p.i. Nicola Sicolo, per i lavori e fornitura e posa in opera di nuovi infissi esterni,a raddoppio di quelli esistenti. Importo complessivo euro 250 mila. Soldi da richiedere alla Direzione generale economica sanitaria Ministero della Salute, nell’ambito del Programma interregionale denominato “Energie rinnovabili ed efficienza energetica”.

Ospedale Murgia, inaugurazione 2
 

Avviate, nel frattempo, le procedure di gara in cottimo fiduciario. La data inizio attività? Non si sa. Quanto denaro pubblico è stato versato per progettare, appaltare e costruire l’Ospedale murgiano, la cui prima pietra è stata interrata il 20 luglio 1997?

Non esiste un rendiconto consolidato in capo alla Regione Puglia e all’Asl barese. Secondo dottori, ingegneri, geometri, carpentieri, geologi, architetti, subappaltatori, idraulici la catasta ipotetica di moneta consumata, fin qui, potrebbe essere mica male: 110 o 132 milioni di euro. Tanti. Più le spese per i non pochi contenziosi legali  in atto (impresa Ingg.Giovannini e Micheli spa di Roma, Arciconfraternita Santissimo Rosario di Altamura,eccetera).

Un giorno a ridosso di ferragosto, anno 2010, in quel di Cassano Murge durante  la manifestazione “Le interviste di rilievo”, ideata e organizzata dal consigliere regionale del PdL, Ignazio Zullo,l’assessore regionale alla Sanità, Tommaso Fiore, rivela: ”L’ospedale della Murgia è stato posto a riconsiderazione progettuale perchè nella prima fase era stata fatta una progettazione sbagliata. E’ stata risistemata l’operazione e su questa base i lavori sono terminati. Le economie rinvenienti dal progetto originale,che non era un progetto funzionante,non ci sono più”.

Più o meno sbalordito il popolo degli infermi, operatori sanitari e umili pensionati, che dal monte della rassegnazione infinita si domandò: 1) perchè l’assessore Fiore soltanto nel corso delle ferie estive dichiara che la progettazione è inesatta?; 2) chi ha controllato i progetti, le gare di appalto, i lavori e, soprattutto, i collaudi finali?

Già, quale controllo?