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Ospedale di Taranto: ricostruzione della vicenda e dichiarazioni di Giorgio Assennato (di M. Colonna)
Il Piano di riordino ospedaliero della Puglia doterà Taranto di un nuovo nosocomio. Sarà dedicato a San Cataldo, patrono della città dei due mari, per il quale l’Arpa Puglia è stata chiamata ad esprimere un parere (non vincolante) di Valutazione di Impatto Ambientale (ma obbligatorio) scaturente dalla considerazione che l’imponente struttura sanitaria con le annesse attività ed i flussi che saranno prodotti genereranno effetti non trascurabili sull’ecosistema. Inoltre, la VIA si è resa necessaria in seguito al superamento del numero dei posti auto di pertinenza (maggiore di 350) e per la presenza nella zona della ‘Salina grande’, l’area che rientra nel più esteso SIC Mar Piccolo.
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A tal proposito, l’Arpa Puglia chiamata in causa e rifacendosi alle linee guida Ue si è così pronunciata: ‘gli ospedali rappresentano progetti di opere particolarmente complesse per l’interazione con il contesto ambientale da dover essere opportunamente valutati secondo i criteri della VIA, e a conferma di questo indirizzo si sottolinea che l’ospedale di Monopoli dimensionato per la metà dei posti letto previsti per l’ospedale di Taranto è stato assoggettato al procedimento di VIA’. Questo parere è stato successivamente giudicato ‘irricevibile’ da Barbara Valenzano, direttrice del Dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche e paesaggio Settore ecologia e assetto del territorio della Regione Puglia con la motivazione di non correttezza formulata nei modi e nei tempi.
Al riguardo, Giorgio Assennato, direttore generale di Arpa Puglia, l’agenzia regionale preposta al controllo e tutela dell’ambiente, ha così replicato: ‘la richiesta di VIA viene fatta a garanzia della robustezza del progetto e non per ostacolarlo. E’ assurdo ritenere che la Valutazione di Impatto Ambientale sia considerata una pastoia burocratica inutile, mentre è vero il contrario. Fatta la VIA, il progetto va avanti speditamente. Non a caso proprio oggi l’avvocato Russi di ‘Taranto Futura’ ha annunciato di presentare ricorso al TAR contro il progetto dell’Ospedale per l’assenza di VIA’.
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Alla dichiarazione riportata da alcune agenzie di stampa della consigliera regionale Francesca Franzoso di Forza Italia, tarantina, ha diffuso una nota secondo cui ‘gli organi tecnici devono essere funzionali a quelli di indirizzo politico’, Giorgio Assennato contrariato così risponde: ‘l’affermazione é aberrante in uno stato liberale e democratico in cui è riconosciuta la terzietà degli organi tecnici. Sono orgoglioso di poter affermare senza tema di smentite che nei dieci anni di mia gestione, l’Arpa Puglia non é MAI stata funzionale né al governo regionale né a quello nazionale, avendo come unico riferimento la tutela dell'ambiente e della salute ed il rispetto delle normative. Il fatto che Arpa Puglia adotti per le infrastrutture pubbliche gli stessi rigorosi criteri che usa per le imprese private dovrebbe essere apprezzato e non criticato da chi - a parole - dice di ispirarsi ai principi del libero, mercato mentre - nei fatti - pretende che un organo tecnico sia alla mordacchia del potere politico’.
Ma Taranto ha proprio bisogno di questo ospedale? Il presidente Michele Emiliano – si legge in una nota della Regione Puglia – è convinto che si tratti ‘di un’opera sanitaria di spiccato interesse per tutta la Regione’. La struttura con i suoi 739 posti letto rappresenta il più grande investimento infrastrutturale ed edilizio del servizio sanitario pugliese degli ultimi decenni. Costerà complessivamente 207milioni di euro, di cui circa 140milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007/13, mentre i restanti a carico del bilancio regionale. ‘Sono certo che a trarne vantaggi in termini di risposte di salute non sarà soltanto il territorio tarantino’, conclude Emiliano.
(segreteria@mariellacolonna.com)