PugliaItalia
La lettera di Affari a Emiliano.Sanità Puglia,la rete scende in campo
Qualche giorno fa, l'accorata mia lettera al Presidente della regione Puglia Michele Emiliano pubblicata su Affaritaliani.it!
A seguire, altrettanti accorati commenti di risposta meritevoli di essere pubblicati per non cadere nell'oblio dell'indifferenza!
Per far capire che il disagio "tagli sanità" è più che mai reale e sentito da quei CITTADINI VIOLENTEMENTE PRIVATI DEI PROPRI OSPEDALI....perché trattasi non di strutture ludiche dove trascorrere un pò del proprio tempo, ma di LUOGHI VITALI e dunque NECESSARI per garantire la salute e un minimo di umana dignità!
In ordine di arrivo esclusivamente cronologico, questi i suddetti commenti:
- L.T.V. : Brava dottoressa, con rabbia e umanità ha esposto una triste realtà!
- K.P. : Brava dottoressa. Sulla salute non si deve risparmiare. Ci sono tante cose da tagliare o da gestire meglio.
- P.D.B. : Carissima dottoressa, brava!!! Sono pienamente d'accordo che dire!!! Come si fa a mantenere una struttura ospedaliera come l'ospedale Perrino senza infermieri? Lo sa quanti siamo nel gruppo urgenza emergenza blocco operatorio??? 6!!! 6 poveri sventurati a mantenere le urgenze H24 di tutto il territorio! Io copro chirurgia generale, vascolare e urologia. Le ho detto tutto. Buona giornata.
- V.A.L. : Poveri noi cittadini di piccoli paesetti, ci avete tolto tutto anche il diritto di morire da esseri umani e non come animali ammassati, abbandonati alla rinfusa. Noi poveri cittadini di una classe inferiore che non abbiamo la possibilità di una clinica privata, il nostro destino sarà quello di morire aspettando un posto. Poveri italiani.
- R.M. : Cara Giusi, sottoscrivo in pieno la tua lettera. Ho constatato personalmente stanotte al pronto soccorso di Martina Franca una fila di persone che aspettavano di essere visitati da una sola dottoressa di servizio. Poi parliamo di eccellenza!
- C.P. : Carissima Giusi come non condividere l'amaro sfogo. Purtroppo i nostri politici sono lontani dalla realtà quotidiana! Basterebbe un solo giorno in un pronto soccorso e forse imparerebbero a organizzare la sanità.
- C.P. : Bravissima!
- F.N. : Brava Giusi! Realtà alla quale ci hanno sottomessi quelli che dovrebbero salvaguardare la salute di noi tutti, meno che la loro comunque salvaguardata da privilegi e scorciatoie.
- T.D. : Cara Giusi Urgesi mi dispiace constatarlo ma la sanità in Italia è allo sfascio. Condivido pienamente la tua accorata lettera anche se sono convinto che qualora Emiliano rispondesse, lo farà solo con parole di circostanze, bilancio, costi, ecc. A che serve costruire nuovi ospedali se ci sono gli esistenti che chiudono? A questo dovrebbe rispondere. Non ha senso spendere per costruire nel momento in cui c'è l'esistente. Ma la politica, la politica è in grado, attraverso giochi di parole, di giustificare anche questi sprechi e chi ci rimette, come al solito, è il cittadino comune (chi ha soldi saprà sempre come curarsi). Infine, ma non per ultimo, vorrei far presente che, sempre al cittadino comune, è stato impedito di fare analisi cliniche se non pagando. Non si vuol fare più nemmeno prevenzione. Cari saluti gentilissima dottoressa.
- V.A. : Questa lettera dobbiamo condividerla tutti sulla nostra pagina, è il minimo che possiamo fare. Grandissima Giusi.
- V.A. : Mi auguro inoltre che sia pubblicata sulla Gazzetta del mezzogiorno o altri quotidiani.
- A.P. : Brava Dott.ssa Urgesi .
- L.V. : Bravissima Dottoressa Urgesi spero che il nostro presidente si metta una mano al cuore e una per la coscienza.Tu da parte mia hai un cuore grande e sono poche le persone che hanno la forza e il coraggio.
- G.A. : Speriamo in bene Giusi. Intanto grazie a nome di tanti, credo.
- E.S. : Dobbiamo essere tutti uniti e andare a Bari dal Presidente Emiliano che ne dite ? Io ci sto e voi?
- N.F. : Cara Giusi, tu pensi che ti risponda? Lo farebbe solo se credesse di poterne trarre un vantaggio....ma tu non sei certo il tipo che si piega. Perciò dubito che ti risponda.
- A.C. : Bravissima Dott.ssa Giusi condivido il tuo pensiero. A questi politici non capiterà mai di sentirsi dire "non c'è posto in ospedale", non capiranno mai cosa significa per il paziente e i suoi cari i disagi che vivono i cittadini costretti a ricoverarsi in altri nosocomi lontani dalla loro dimora....
- V.A. : Dottoressa vorrei aggiungere "E PER QUELLO CHE È COSTATO AI FEDELI CEGLIESI E AI MONACI CAPPUCCINI". Grazie e complimenti.
Più rileggo queste toccanti considerazioni, più mi commuove la sincera partecipazione!
Cittadini comuni, ma acuti nel pensiero e lungimiranti, costretti ad assistere ad oltranza ed impotenti al "disastro" sanità!
Uomini e donne di tutte le età ed estrazione sociale, colleghi compresi, giustamente timorosi di un futuro incerto per sé, ma ancor più per i propri figli....un lunghissimo tunnel, attraversando il quale, è difficile intravedere un barlume di luce!
Ultima sconcertante notizia dall'ospedale Vito Fazzi di Lecce, la prenotazione di una TAC a ben 20 mesi di distanza per una giovane donna affetta da tumore, che probabilmente in quella data potrebbe tristemente essere "altrove" perché magari non ha i soldi per effettuare l'esame a pagamento! Eppure noi vogliamo fortemente vederla quella luce e CREDERE NEL MIRACOLO!
Vogliamo immaginare che in un futuro prossimo, possibilmente non troppo remoto, le coscienze di chi può e decide per gli altri sentano il peso di tanta sofferenza comune e dicano BASTA a ulteriori tagli di una sanità paragonabile ad un paziente malato di una patologia grave, ma non irreversibile! VOGLIAMO ANCORA CREDERCI!!!
Nel frattempo, GRAZIE a chi con la propria testimonianza ha voluto rappresentare un piccolo, ma prezioso granello di sabbia nello sterminato mare della rassegnazione comune, comprensibile, ma ahimè infruttuosa!
Speranzosi ci rimettiamo adesso alla umana comprensione del Presidente Emiliano, sicuri che non vorrà ignorare le nostre parole!