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Otranto, DocuMostra 'IntegrAzione' sarà presentata al Castello a Edi Rama
Integra Onlus presente a Otranto per la Visita del Premier Edi Rama e della delegazione albanese, nell'ambito del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo 2021
Il 3 settembre 2021 la rinnovata DocuMostra "IntegrAzione" sull'esodo albanese del 1991, con le foto scattate dal Maestro Vittorio Arcieri sulle coste pugliesi, accoglierà a Otranto il premier Edi Rama nell’atrio del meraviglioso Castello di Otranto.
L'evento è unico ed altamente simbolico - ha dichiarato Klodiana Çuka, cittadina italiana di origine albanese e Presidente d'Integra onlus e della Fondazione "Bridge for the Future", di Tirana, che testimonia la storica fratellanza tra due paesi e due popoli "dirimpettai".
Edi Rama ritorna in Italia, a Otranto questo anno, perché come ha dichiarato egli stesso di recente: "Non si può mai dire grazie della fratellanza e l'accoglienza data agli albanesi trent’anni fa, un esempio di generosità che dovrebbe ispirare anche i dibattiti odierni del nostro mondo su ospitalità e immigrazione".
La presenza delle massime autorità nazionali e della regione Puglia - ha continuato Klodiana Çuka - vuole onorare la memoria perenne di quell'esodo epocale, con tutte le sue sofferenze e le sue tragedie continue, come quella dell’affondamento della motovedetta “Kater i Rades” il 28 marzo 1997, recuperata dall’abbattimento grazie a Integra e la disponibilità dell’amministrazione otrantina e ricordata da Integra in molti anniversari con il lancio dei fiori nel largo di Otranto, ma anche in un grande convegno nazionale nel 2017, a Roma, presso il Cnel, alla presenza di Anila Bitri e dell'ex ministro della giustizia italiana, Claudio Martelli, e del Sindaco di allora di Otranto Francesco Vadruccio.
Il 3 settembre nel largo del Porto, in occasione della commemorazione del Premier Edi Rama, vogliamo inoltre togliere dall’oblio i nomi di quegli uomini, donne e bambini periti in quel giorno funesto, ripubblicando le loro foto, allestite in un Opera d’arte dai due artisti albanesi chiamati “Scafisti Scafati” Arta Ngucaj e Arben Beqiraj, come primo documento del nascente Centro Documentale a Otranto, proposto da Integra Onlus al Comune di Otranto, idea sviluppata insieme con l’Assessore della Gentilezza Stefania Temis.
Questi volti andranno mostrati come monito affinché tali dolorose tragedie non abbiano più a ripetersi, come pur troppo ancora avviene nel nostro mar Mediterraneo, con i migranti in fuga da guerre, persecuzioni e miserie, al pari del la rotta balcanica.
"Un primo atto - ha concluso la presidente Çuka che porterà alla nascita di un "Osservatorio sulla memoria della diaspora italo-albanese" - prendendo spunto dal desiderio espresso dal Premier albanese durante la visita nella Città di Brindisi e promosso d'intesa con il Comune e la Proloco di Otranto, assieme con il supporto ed il coinvolgimento dell'Universita’ del Salento ed i suoi studenti, per mantenere viva la memoria e lo spirito stoico solidale del nostro territorio, per custodire gelosamente i vari materiali, attraverso un suo centro documentale completo".
"Un luogo della memoria, che animi e valorizzi tutto il ricco patrimonio storico di tutta la diaspora, ma anche della cultura "arbereshe", con le sue stesse conquiste d'integrazione e di successo, partendo proprio dall' amata Puglia. Ma non solo, prestare attenzione anche alla nuova diaspora italiana in Albania, che conta oramai più di 20 mila residenti italiani in Terra delle Aquile, costruendo un nuovo fenomeno e tessuto sociale economico e culturale".
In tal modo, ne siano certi, accompagneremo i monumenti di queste tragedie, stigmatizzate con il verso dantesco: “infin che i mar fu sovra noi richiuso", assieme con un messaggio di pace e di speranza cristiana, specie per le nuove generazioni. Ringraziamo le istituzioni salentine nella persona del Sindaco Pierpaolo Cariddi e del Rettore Fabio Pollice, che sempre ci danno fiducia per una partecipazione attiva nei momenti storici del nostro territorio.
(gelormini@gmail.com)