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Palese e PD: 'Fondi Sanità pugliese solo rinviati, nulla è stato perso'

Rocco Palese rassicura: “Non è saltato alcun finanziamento statale per i nuovi ospedali pugliesi, come quello di Andria o di Melpignano". Le note di FdI e PD.

“Non è saltato alcun finanziamento statale per i nuovi ospedali pugliesi, come quello di Andria o di Melpignano", ha dichiarato con decisione l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, "La questione è nota e monitorata dall’assessorato e dalle aziende sanitarie. Sono note le difficoltà relative alla progettazione per l’ospedale di Andria e per alcuni contrattempi che richiedono il coinvolgimento di Acquedotto e  Ferrovie per quello di Melpignano".

"Se ne è discusso ampiamente in commissione - ha sottolineato Palese - e la Regione vuole proseguire nel programma di costruzione dei nuovi ospedali, non occorre ricorrere ad annunci allarmistici. I finanziamenti non sono in pericolo e le procedure saranno eventualmente riproposte. Io stesso fui comunque tra i firmatari dell’emendamento che permise la proroga dei finanziamenti per l’ospedale di Monopoli-Fasano, di prossima apertura".

"Auspico - ha precisato l'Assessore - che per non perdere tempo ci sia di nuovo una maggioranza bipartisan per prorogare questi accordi di programma in scadenza, magari in sede di approvazione del Milleproroghe, per non ricorrere alla riproposizione della procedura degli accordi. Osservo, però, che la disciplina che regolamenta per l’edilizia sanitaria risale al 2001: sarebbe tempo di cambiarla, come sollecitano da tempo tutte le Regioni, in quanto la complessità di progettazione e di realizzazione di opere come i moderni ospedali, con normative di esecuzione che cambiano o con difficoltà progettuali mal si connettono con la normativa e con la necessità di fare presto e bene".

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"Per questo, ha concluso Palese - altre opere pubbliche come quelle per il Pnrr hanno procedure più snelle e in tal senso andrebbe modificata la normativa nazionale di finanziamento, come è stato chiesto in conferenza Stato-regioni”.

Con una nota congiunta il Gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro) aveva denunciato: “Inizia bene questo 2024 per la Salute dei pugliesi! Si sono persi i soldi per i nuovi ospedali di Maglie-Melpignano e Andria e per la ristrutturazione di parte del Policlinico di Foggia, 318 milioni di euro che dovranno essere frutto di un nuovo accordo di programma con il Governo e quindi che avranno come effetto certo l’allungamento dei tempi… a babbo morto! E forse non solo lui visto che parliamo di salute!"

Gruppo FdI PugliaGruppo FdI PugliaGuarda la gallery

"La dimostrazione di quanto la Regione sia in torto sta proprio nella decisione di aver fatto mettere la faccia solo all’assessore alla Sanità, Rocco Palese il presidente Michele Emiliano, invece, la faccia la mette solo quando sta da annunciare o inaugurare qualcosa o quando deve accusare il Governo Meloni per avere soldi, ma poi quando li ha non sa neppure spenderli! Né ci interessano le spiegazioni di carattere burocratico-amministrativo, è l’organo politico che deve rispondere ai cittadini, ai quali chiediamo il voto per rappresentarli, ma soprattutto per governarli".

"Ecco cosa è avvenuto: il 18 novembre del 2020 la Regione Puglia aveva sottoscritto, con l’allora Governo, un Accordo per la realizzazione delle suddette strutture sanitarie per oltre 335 milioni di euro, dei quali oltre 318 a carico dello Stato. Per accedere al finanziamento, però, è necessario presentare una richiesta di ammissione entro 30 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, vale a dire presentare ai Ministeri della Salute e delle Finanze i progetti pronti per diventare cantieri. La Regione Puglia non è stata in grado di farlo e per questo i due Ministeri sono stati costretti a revocare il finanziamento con decreto, ma abbiamo avuto rassicurazioni dal sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, che saranno riassegnati non appena la Regione Puglia sarà pronta. Ora come se fosse un gioco dell’oca si riparte dall’inizio: da un nuovo accordo, nella speranza che i progetti siano pronti il prima possibile".

ospedale san giovanniIl Pronto Soccorso dell'ospedale San GiovanniGuarda la gallery

"Quindi, Palese oggi ci mette la faccia e si arrampica sugli specchi, mentre Emiliano sarà ricordato per aver chiuso degli ospedali promettendo di sostituirli con nuovi, che, invece, per ora non si realizzano e chissà se mai lo saranno! Nel frattempo, ci sono territori, la BAT è uno di questi, che attendeva il nuovo ospedale di Andria anche perché ha visto in questi anni chiudere gli ospedali di Minervino, Spinazzola, Canosa e Trani". 

"E il presidente Emiliano non ha nulla da dire? Ma cos’altro deve succedere perché da parte sua ci sia un gesto di responsabilità vero? Non nei nostri confronti, ma nei confronti dei pugliesi ai quali lui nega il diritto alla Salute”.

Domenico De Santis PDDomenico De Santis PDGuarda la gallery

Pronta la reazione, con altra nota, del segretario regionale del PD Domenico De Santis e dei parlamentari Francesco Boccia, Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi: "Ancora una volta il gruppo consiliare di FdI prende fischi per fiaschi: quella che viene definita revoca di un finanziamento da 318 milioni di euro per la realizzazione dei nuovi ospedali di Maglie-Melpignano e Andria e per la ristrutturazione di parte del Policlinico di Foggia, è solo un atto dovuto già previsto dalle regole fissate negli Accordi 2002 e 2008 con il Ministero della Salute. Contrariamente rispetto a quanto dichiarato dai consiglieri meloniani, le risorse finanziarie stanziate per la Regione Puglia non sono mai state messe in discussione, ma restano nella disponibilità della Regione Puglia in quanto già stanziate con leggi di bilancio".

"Dovrebbe essere noto a tutti - continua la nota - che l’accordo concepito nel 2019 e firmato nel 2020 è purtroppo obsoleto nella parte che riguarda il quadro economico, dato che la pandemia Covid, l’aumento delle materie prime e l’aumento dei prezzi dei carburanti condizionano fortemente le voci di spesa e quindi necessita di essere aggiornato con un ulteriore finanziamento che è già stato discusso e approvato". 

"Argomenti come la salute, che incide sulla vita dei cittadini in maniera tanto profonda - hanno ribadito dal PD - dovrebbero essere esclusi da una dialettica politica tesa solo a creare allarmismi, ma diventare piano di mobilitazione comune per ottenere sempre più risorse. Saremmo felici se i consiglieri di FdI fossero accanto a noi nelle battaglie sulla sanità, a cominciare dalla ripartizione dei FSC fino al superamento dell’odiosa metodologia di ripartizione del Fondo sanitario nazionale, basata sulla spesa storica, che penalizza le regioni del Sud e che nessuno dell’attuale Governo, del quale il partito dei consiglieri è maggioranza relativa, sembra voler cambiare".

"Purtroppo - hanno concluso - i 3,8 miliardi di euro tolti al Fondo per il recupero infrastrutturale nel Sud sono veri e definitivi. Ma su quelli nessuno del centrodestra dice nulla.”

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: "L'isola che non c'è" e le fermate ferroviarie al Perrino-BR e Dimiccoli-BT