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Pandemia, terzo settore e cultura Intervista a Leo Palmisano
Il dibattito sulla sinistra in Puglia: dopo Arci e Legacoop, l'intervista a Leonardo Palmisano, sociologo e presidente di Radici Future Produzioni.
Continua il dibattito sul ruolo e il futuro da riorganizzare per una sinistra “in crisi di posizione” e in cerca di nuovi codici di comunicazione con una società in evoluzione ai ritmi della fibra ottica. Dopo l’intervista a Davide Giove dell’Arci e a Pasquale Ferrante di Legacoop, è la volta di Leonardo Palmisano, sociologo e presidente di Radici Future Produzioni.
Leo Palmisano, si è ancora poco seri - come cantava il signor G (Giorgio Gaber) - quando si parla di destra e di sinistra o, parafrasando Edoardo Bennato, il cammino della sinistra porta a un’isole che non c’è ?
Ne “La foresta”, un mio recente pamphlet scaricabile sul sito di Fandango-Libri, ho scritto che il cammino dell’umanità è a un bivio: a destra la strada verso l’assolutismo, a sinistra il sentiero che conduce a una foresta. Quando penso al ruolo delle persone di sinistra, perché una sinistra organizzata non c’è, penso alla funzione che svolge una lampada quando ci si addentra in una foresta: illuminare un cammino, indicare una via, insieme, in moltitudine. Questo ruolo, in Puglia come altrove, è stato affievolito dall’appiattimento dei partiti sugli eletti e degli eletti sul governo. Di conseguenza è cresciuto il consenso degli eletti e dei nominati, fondato eminentemente sull’esercizio legittimo del potere, ed è crollato quello dei partiti.

Dove trovare, allora, la possibilità di governare, orientando - in profondità e da sinistra - la società?
Nella capacità del capo, in questo caso Michele Emiliano, di costruire stratificate équipe di governo che abbiano dentro un mix di competenza e di visione. Michele Emiliano ha davanti a sé una prateria di opportunità costruttive aperta dal Covid. La sua elezione dice che siamo nel campo della sinistra, checché ne dicano i suoi fin troppo polemici detrattori, ma per portare la Puglia fuori dalla palude socio-economica cavalcata dai sovranisti, è necessario che Emiliano guardi ad aree larghe di sinistra e punti su équipe gravide di pensiero umanista, di fiducia nella società, di orientamento economico ambientalista e di competenza tecnica.
Vogliamo provare a specificare meglio?
Con ordine, il pensiero umanista serve per individuare i valori che dovranno ispirare le politiche regionali e per aprire alla visione lunga, alla trasformazione ampia della Puglia, nel senso dei diritti. È cresciuto il bisogno di salute, quindi di vita, ma va trovato il modo di integrare salute, welfare, legalità, istruzione e cultura, per alzare la qualità della vita dei pugliesi. Per far questo i valori pieni e positivi dovranno essere il tratto distintivo del futuro pugliese.
Si direbbe un ‘vaste programme’, che però da tempo cozza con una sorta di smarrimento della rotta sociale e un arroccamento sulla difesa dei presidi storici.
La fiducia sociale non è mercanteggiabile, perché è quella forma di spiccata sensibilità verso chi sta male, come i nuovi e i vecchi poveri, i migranti, le donne violate, i minori a rischio di devianza e di mafia. Pugliesi a cui va tesa delicatamente la mano dell’aiuto, con il Red per esempio, e offerta un’opportunità formativa e di lavoro, con i cantieri dell’antimafia sociale, per esempio, con il sorriso della solidarietà. L’indirizzo economico ambientalista, anche nella prossima programmazione agricola, sarà determinante, perché il paradigma della mera sostenibilità economica è stato sostituito da quello della sostenibilità ambientale, come spesso ci rammenta Papa Bergoglio. Infine la tecnica, quella che deve evitare che la visione si sgretoli o si areni di fronte al primo ricorso.

E la sicurezza, fronte tra i più sensibili e sempre più diffuso?
Ovviamente, tutto questo in una cornice di legalità che non è il nudo rispetto delle regole, ma il principio ispiratore della realtà che verrà. Sembra una ricetta complicata, ma se ci pensiamo bene le competenze sul territorio ci sono e la voglia di uscire dalla crisi pandemica pure.
Dove ricercare le competenze adatte?
Ci sono competenze nel mondo accademico, in quello imprenditoriale, in quello sociale ed in quello culturale che possono dare alla Puglia di questo secondo mandato di Emiliano un respiro molto più forte. Un respiro esemplare, unico, vitale, come quello di una foresta che non arde di sovranismo, ma si ossigena a sinistra.
(gelormini@gmail.com)
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Pubblicato in precedenza: Pandemia e buona politica, intervista a Pasquale Ferrante - Legacoop Puglia
Pandemia, terzo settore e cultura Intervista a Davide Giove - ARCI