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Pane di semola venduto
come Pane di Altamura

“Il sequestro del finto ‘pane di Altamura DOP’ grazie alla indagine condotta dal Corpo Forestale dello Stato in esercizi commerciali di Puglia, Calabria, Campania e Molise è la riprova che non bisogna mai abbassare la guardia rispetto a frodi e sofisticazioni che tagliano trasversalmente tutto il settore agroalimentare e non risparmiano alcun prodotto, dall’olio al vino, dagli ortaggi al pane. Oltre all’annoso problema dell’origine del prodotto agricolo, non si può sottacere lo scandalo del prezzo del pane, ovviamente ancora più alto perché venduto come DOP”.

E’ il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia del sequestro da parte del Corpo Forestale dello Stato regionale, a cui va il plauso di Coldiretti Puglia, di pane generico spacciato per ‘Pane di Altamura DOP’ e alla denuncia a carico del rappresentante legale di una catena di supermercati per frode nell’esercizio del commercio e per contraffazione di denominazioni di origine dei prodotti alimentari.

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Commercializzavano un comune pane di semola per "Pane di Altamura", quindi non rispondente alle caratteristiche del rigido disciplinare di produzione. I  22 punti vendita di una famosa catena di supermercati sono stati controllati dagli uomini Corpo forestale dello Stato del Comando Regionale Puglia  e del Coordinamento Territoriale per l’ambiente di Altamura.

I supermercati esponevano, infatti,  il prodotto nel banco vendita, pubblicizzandolo con cartelli indicanti “Pane di Altamura”, inducendo il consumatore a credere di acquistare la rinomata DOP. Le indagini dei Forestali, iniziate dal punto vendita situato a Molfetta (BA),  hanno consentito attraverso la verifica della documentazione contabile di tracciare a ritroso il percorso del prodotto e quindi di sventare la truffa.

Così è scattata le denuncia per frode nell’esercizio del commercio e per contraffazione di denominazioni di origine dei prodotti alimentari per il rappresentante legale della grande azienda. La vendita del prodotto incriminato veniva reclamizzata mediante la distribuzione di 500mila volantini promozionali, che inducevano al pubblico in errore sull'acquisto in offerta del famoso prodotto da forno.

Tale operazione si inserisce in un’attività di controllo avviata già nel 2014, che ha visto la denuncia all'Autorità Giudiziaria di 20 commercianti, a tutela del Pane di Altamura DOP.

"Pane di Altamura DOP" è un prodotto unico di panetteria ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla macinazione di grani duri delle varietà "appulo", "arcangelo", "duilio" e "simeto" prodotte nel territorio delimitato dal disciplinare di produzione, da sole o congiuntamente in ragione almeno dell'80%, purché prodotte nel medesimo territorio.

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“Nel passaggio dal grano al pane il prezzo aumenta quasi del 1600 per cento – spiega il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - considerato che con un chilo di grano si produce un chilo di pane. Risulta indispensabile riconquistare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di riconoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa e corretta informazione in merito alle caratteristiche dei prodotti”.

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La Puglia è la regione leader in Italia per la produzione di grano con una Produzione Lorda Vendibile di 230milioni di euro. La superficie investita a grano duro è la più estesa tra tutte le altre colture praticate e da sola rappresenta ¼ dell’intera Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) regionale ed oltre il 60% della produzione regionale si concentra nelle province di Foggia e Bari, specialmente, in zone agrarie quali il tavoliere di Foggia e la pianura della Capitanata meridionale, ed in provincia di Bari, la fossa premurgiana.

In Puglia si concentra oltre il 36% dell’attività molitoria nazionale, con la lavorazione di circa 80 mila quintali al giorno di solo grano duro e di altri 15 mila quintali di grano tenero. Nell’industria della pasta, seppure rilevante, il ruolo della Puglia appare ridimensionato rispetto a quello della prima trasformazione, detenendo il 10% del potenziale nazionale.

Il ‘Pane di Altamura DOP’ si ottiene secondo l'antico sistema di lavorazione che prevede l'uso di lievito madre o pasta acida — sale marino — acqua. La pagnotta dal caratteristico profumo di peso non inferiore a 0,5 Kg, presenta due forme tradizionali, la prima delle quali, denominata localmente "U sckuanète = pane accavallato", è alta, accavallata, senza baciatura ai fianchi; l'altra più bassa, localmente denominata "a cappidde de prèvete = a cappello di prete", non presenta baciatura. La crosta deve possedere uno spessore non inferiore a 3 mm.; la mollica, di colore giallo paglierino, presenta una omogenea alveolazione.