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Paolo Ponzio: "Scuola, ricerca
e dignità della politica"
Scuola, Ricerca, Formazione e Terzo settore sono gli ambiti in cui l'attività di Paolo Ponzio, docente ordinario di Storia della Filosofia all'Università degli Studi di Bari "A. Moro", si articola con più efficacia che visibilità personale.
Presidente del Comitato scientifico del Centro di Servizio al Volotariato "San Nicola" e vice-presidente del Teatro Pubblico Pugliese decide di "smentire" il facile riferimento che da sempre accompagna la lettura del suo cognome e, allontanando dalle sue mani la fonte dell'incerta decisione, si candida nella lista "Emiliano, sindaco di Puglia" per il rinnovo del Consiglio regionale pugliese.
Il pragmatismo del quotidiano rapporto con i fermenti che accompagnano le giovani generazioni, quelle innazitutto dei suoi studenti, lo spinge a sottolineare con fermezza: "È necessario che la politica guardi se stessa e, insieme, la vita sociale come il risultato di una composizione imperfetta fra uomini pieni di debolezze e incoerenze, e tenere in conto il realistico dramma dell’esistenza così come la tensione inscritta nel cuore di ognuno all’unità con l’altro".
Per poi aggiungere, citando Alcide De Gasperi: "La politica deve smettere di guardare alle elezioni, ma deve iniziare a guardare alle prossime generazioni". Un chiaro riferimento all'attenzione alla persona, secondo la dottrina sociale della Chiesa, che gli fa individuare: Sussidiarietà, Cultura e Salute a portata di casa, come le strade maestre di un cammino rigenerativo della politica.
Una prospettiva di trasparenza che lo stimola ad entrare anche in dibattiti che potremmo definire meno filosofici e più "scomodi" come la stessa compravendita di voti, che da qualche giorno ha fatto irruzione nel dibattito elettorale: "Da candidato della società civile e senza voler condannare nessuno, né moralmente né tanto meno penalmente - afferma in una nota Paolo Ponzio - occorre ribadire con forza la dignità e l'onore di un'esperienza politica vera, fatta con la gente e per il popolo della Puglia. Io non mi rassegno a una politica che non abbia uno slancio ideale, che può nascere solo dallo sguardo reale ai bisogni delle persone e delle famiglie, dei giovani, delle imprese e dei lavoratori".
E precisa: "I nostri rappresentanti di lista sono volontari e volontarie della politica, che gratuitamente offrono tutta la loro energia e il loro tempo affinché ci si possa riappropriare del motivo nobile per il quale si va a votare esprimendo, così, la preferenza verso chi si assume la responsabilità di una rappresentanza per il proprio popolo".
"Meno di questo non varrebbe la pena aver accettato una candidatura politica, né esprimere il proprio voto alle prossime elezioni, e vincerebbe il relativismo democratico e il nichilismo individualistico".
(gelormini@affaritaliani.it)