PugliaItalia
Pd e 'Patto per il Sud'
Capone: 'Boccia rompe il fronte'
Renzi dirotta i primi fondi
Gli effetti perversi della Legge di Stabilità, incrociata col braccio di ferro tra Il Premier Renzi e il Governatore della Puglia Emiliano, cominciano a prodursi e - dopo il primo provvedimento governativo per dirottare risorse del Sud verso opere di altre regioni in attesa di fondi - rinfocola reazioni e moniti: "Voglio bene a Michele Emiliano, ma questo no alla firma del Patto per il Sud è francamente incomprensibile e ingiustificabile", dichiara Francesco Boccia presidente della Commissione Bilancio della Camera.
"La decisione di Emiliano (in compagnia del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris) di non firmare l’intesa con il governo per un piano d’investimenti pluriennale non si spiega", prosegue Boccia, "Tanto più se si considerano i passaggi tecnici alla base dello stanziamento. D’altronde all’iniziativa del governo hanno aderito tutte le altre Regioni e Città metropolitane del Sud, Bari inclusa".
"Sul 2014-20 - aggiunge ancora Boccia - c’è un Por Fesr pari a 7,12 miliardi, la Puglia è l’unica regione che ha ricevuto con la Basilicata il cofinanziamento nazionale intero al 50% mentre Campania, Sicilia e Calabria, a causa delle loro performance, hanno ottenuto solo il 25%. Questo perché è stata riconosciuta alla Puglia governata da Vendola e dal Pd fino al 2015 una buona performance nel settennio 2007-13".
Dichiarazioni al peperoncino che accendono immediatamente la replica dell’Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, già Vicepresidente della Regione Puglia proprio con l'ultima Giunta Vendola: “Innanzitutto non posso fare a meno di ricordare i durissimi interventi dell’On. Boccia contro il saccheggio dei fondi per il Mezzogiorno da parte del Governo in occasioni passate, e dunque non capisco come mai, questa volta, le medesime prassi non suscitino in lui la stessa indignazione".
"Con riferimento alla trattativa attualmente in corso, tra la Regione Puglia e il Governo, per ottenere le migliori condizioni possibili a favore della nostra Regione", prosegue, "stupisce un intervento di un deputato pugliese che, peraltro, non conosce lo stato delle suddette interlocuzioni e dunque rischia, per mero desiderio di creare solo confusione mediatica, di far apparire la Puglia divisa agli occhi del Governo, e quindi di indebolirne la posizione. Ove l’On. Boccia abbia desiderio di informarsi sull’effettivo stato del negoziato non ha che da chiedere di essere ricevuto e sarà reso edotto dei fatti di suo interesse".
"Egli, infatti, certamente ignora che nella fase di avvio delle attività finalizzate al Masterplan per il Sud, nel più ampio spirito di attiva collaborazione che contraddistingue da sempre il rapporto tra la Regione Puglia e il Governo, siamo stati tra i primi a fornire un elenco dettagliato e puntuale di opere da finanziare, che non sono affatto irrilevanti e che non parcellizzano l’utilizzo dei fondi".
"Affermare il contrario - ribadisce Loredana Capone - significa non avere chiaro quanto avvenuto in Puglia negli ultimi anni e dunque neppure il quadro delle infrastrutture strategiche e delle azioni più rilevanti in materia sanitaria e di welfare, delle quali peraltro non si è mai occupato in passato, contenute nella prima bozza di Piano inviato a Novembre dello scorso anno"
Quindi l'apertura-sfida: "Potrebbe essere utile il contributo dell’On. Boccia, per ottenere dal Governo una risposta ai quesiti posti con la nostra lettera inviata al Presidente del Consiglio, ovvero in che modo una parte delle risorse destinate dall’FSC alle Regioni del Mezzogiorno siano state utilizzate in pre-deduzione, e, conseguentemente sottratte alla disponibilità delle Regioni del Sud”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema: Renzi-Emiliano, Patto per il Sud La solitudine del Gladiatore