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Perrini (FDI): 'Chiederò scusa appena lo avrà fatto anche De Luca'
Botta e risposta tra Partito Democratico e Fratelli d'Italia sulle dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini nei confronti di Michele Emiliano.
Renato Perrini (FdI) reagisce al fuoco di fila scatenatosi nei suoi confronti, dopo le dichiarazioni 'pesanti' usate nei confronti di Michele Emiliano durante il Congresso provinciale di Fratelli d'Italia a Brindisi.
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“Eccoli, lo sapevo! Sono i sepolcri imbiancati del PD pugliese, quelli pronti a scandalizzarsi per quello che ho detto del presidente Emiliano… bene, sappiate, che l’ho fatto a posta! Sì, volutamente. So bene che ‘delinquente’ non è un termine da usare - seppure detto in senso politico qual era, infatti, il contesto nel quale mi trovavo e facendo riferimento ad azioni politiche (la proposta sul pagamento dell’indotto dell’ex ILVA e i disastri sulla sanità) - ma a Brindisi, ho voluto provocare gli ipocriti della politica, perché uscissero allo scoperto".
"Perché oggi a scandalizzarsi - sottolinea Perrini - sono gli stessi che non hanno detto una parola, non hanno chiesto scusa, quando il presidente Vincenzo De Luca, seduto accanto a Emiliano, su un palco barese, ha detto anche di peggio nei confronti del Governo e del ministro Raffaele Fitto. La famosa superiorità morale che al Pd e al suo presidente permette da anni di prendere in giro i pugliesi, di aggredire e insultare quotidianamente il Governo Meloni… ma poi di pretendere delle scuse come arma di distrazione di massa per spostare l’attenzione dai problemi veri dei pugliesi (la Sanità in testa) alle chiacchiere… "
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“Sono pronto a chiedere scusa - conclude Perrini - ma solo quando De Luca e il Pd chiederanno scusa per le offese dette dallo stesso De Luca.”
In una nota precedente il Segretario del PD Puglia, Domenico De Santis, aveva bacchettato il consigliere regionale Perrini di Fratelli d'Italia: "Da decenni, il centro destra in Puglia non porta alcun risultato e negli incontri politici reagisce alle sollecitazioni o con incapacità o con le offese. Evidentemente sanno che è finito il tempo dello scaricabile ed è arrivato quello delle responsabilità e tocca cominciare ad assumersele. Questo però non autorizza nessuno, meno che mai un consigliere regionale - che dovrebbe dare l’esempio quanto a rispetto verso le istituzioni e le persone - a scadere nelle offese. Gravissime, peraltro, come nel caso di Renato Perrini. Il Presidente Emiliano non ha bisogno di difese d’ufficio ma a nome del partito democratico tengo a porgergli la mia solidarietà".
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"A Perrini chiedo invece di recuperare il garbo istituzionale e scusarsi immediatamente. I veri “delinquenti” sono quelli che non pagano i 180 milioni di euro alle aziende dell’indotto Ex ILVA che stanno fallendo e non riescono a pagare i dipendenti e i fornitori. Emiliano ha chiesto al governo di utilizzare le risorse di avanzo di amministrazione della Regione per risolvere il problema dei crediti che il Governo non riesce a risolvere".
"Invece di fare polemica - la chioda di De Santis - il consigliere Perrini dovrebbe adoperarsi affinché la regione venga autorizzata dal Governo. Noi proviamo a risolvere il problema dell’indotto, Perrini l’unica cosa che riesce a fare e trincerarsi dietro offese e insulti.
Anche il deputato barese del PD, Marco Lacarra, è intervenuto sulla vicenda: "Parole diffamatorie contro il presidente Emiliano. Perrini chieda scusa, il confronto non deve mai diventare offesa. Le parole pronunciate da Renato Perrini, durante il congresso provinciale di Brindisi di Fratelli d’Italia, contro il presidente Michele Emiliano vanno oltre il normale confronto politico, più che legittimo, e sono offese gratuite per le quali mi auguro che sia pronto a chiedere scusa".
"Spero anche - ha aggiunto Lacarra - che chiunque fosse presente sia pronto a stigmatizzare il comportamento di Perrini, in quanto nessuno ha il diritto utilizzare toni diffamatori come quelli usati dal consigliere regionale, giunto finanche a definire il governatore della Regione Puglia un “delinquente”. Non vogliamo e non possiamo, tutti quanti, maggioranza e opposizione di questo Governo, approcciarci ai nostri avversari politici con questi toni. Esprimo la mia piena solidarietà al presidente Michele Emiliano e al suo operato".
Pronta la reazione del senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo: "Lacarra critica Perrini? Prima si rivolga a De Luca e lo educhi a linguaggio più rispettoso. Lacarra critica Perrini per aver dato ad Emiliano, in un contesto politico e comunque in ambito politico, del delinquente e ne pretende le scuse? Forse Lacarra è stato all’estero in questi giorni e quindi gli sono sfuggite alcune dichiarazioni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca".
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"Infatti, Perrini ha semplicemente copiato De Luca ed anzi male, perché De Luca stesso è andato ben oltre, utilizzando veri e propri epiteti come delinquenti, imbecilli, farabutti, mascalzoni, rivolgendosi alla presidente Meloni ed al ministro Fitto. Insomma, se proprio vuole fare il censore Lacarra si rivolga prima a De Luca, evidentemente per educarlo a un linguaggio politico più corretto e consono del ruolo che riveste e degli interlocutori a cui si rivolge. Poi parleremo di Perrini”.
A seguire, poi, la dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro): “Ipocrisia allo stato puro: questa la sintesi dei comunicati dei parlamentari, del capogruppo regionale e del segretario regionale del PD che oggi pretendono le scuse dall’amico e collega Renato Perrini per aver dato del ‘delinquente’ (politico) al presidente Emiliano. Mentre se lo stesso termine viene usato continuamente dal presidente De Luca nei confronti del presidente del Consiglio e un ministro della Repubblica … allora va bene?"
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“Perrini, che ha già spiegato che ha usato quel termine intenzionalmente e solo per provocare la reazione del Pd di fronte a un’offesa che viene puntualmente fatta al ministro Fitto, quello che oggi appare è che siamo di fronte a un’evidente ipocrisia di chi fino ad oggi non si è né scandalizzato né detto una parola per richiamare De Luca a una correttezza di linguaggio istituzionale.
“Perrini ha, solo, centrato il suo obiettivo: mostrare come il doppiopesismo e il finto moralismo del PD, che chiede rispetto, ma poi non è in grado di darlo.”
Intanto arriva anche la replica del segretario regionale PD, Domenico De Santis: "Le scuse non sono ancora arrivate al Presidente Emiliano da parte di Perrini, ma soprattutto da lui e dal suo partito non arrivano risposte alle aziende dell’indotto che avanzano 180 milioni di euro utili per non fallire, aziende che non riescono a pagare i dipendenti e i fornitori".
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"FDI la butta in polemica - aggiunge De Santis - ma i problemi, di aziende, lavoratori e famiglie sono sempre lì. Noi pretendiamo risposte, non chiacchiere. Michele Emiliano ha chiesto al governo di utilizzare le risorse di avanzo di amministrazione della Regione per risolvere il problema dei crediti che il Governo non riesce a risolvere".
"Invece di fare polemica - conclude De Santis - il consigliere Perrini e FDI, che è il partito della Meloni, dovrebbero adoperarsi affinché la regione venga autorizzata dal Governo per risolvere il problema delle aziende dell’indotto dell’Ex ILVA. Se sono contrari all’ipotesi avanzata da Emiliano, allora sia il Governo a mettere i soldi".
(gelormini@gmail.com)