PugliaItalia
Pinuccio Tatarella ricordo
vivo a 17anni dalla morte
di Pinuccio Massari
17 anni fa, come oggi, il cuore di Pinuccio Tatarella cessava di battere in quel di Torino. Dopo una vita spesa per la politica, in politica e con la politica, lasciava questo mondo il leader che era riuscito a portare la Destra al governo, dopo averla modernizzata, ma facendola camminare nel solco della tradizione, del riscatto, dell'orgoglio.
Riuscì nell'operazione di assestare un colpo alle istituzioni comunali, provinciali e regionali della Puglia, mettendo a capo contestualmente uomini liberi, moderati, di spessore culturale, imprenditoriale ed accademico. Simeone di Cagno Abbrescia alla guida del Comune di Bari, Franco Sorrentino alla Provincia, Salvatore Distaso alla Regione. Patrimonio disperso anche da parte di coloro che, ancora, osano ricordare quella stagione ricca, florida.
Oggi, la Puglia è diversa. E' cambiata, ma non nel suo nome, purtroppo, perchè è venuta meno la forza capace di aggregare, di unire, di costruire, di proiettare i passi della politica nella dimensione storica del consenso. Ci sono molti che rimpiangono l'assenza di un leader capace di essere stato sintesi di armonia, di sincronizzare i tempi della maturazione con quelli della volontà, dell'azione, dell'impegno incessante, senza perdere tempo, contro il tempo.
Oggi, molti sognano e non sanno più sognare un mondo di Destra. Sognano i rimpianti, l'amarezza di una assenza, senza essere capaci di tramutare quel testamento operativo in cotinuità. I vedovi si stracciano solo e ancora le vesti, rifugiandosi nel triste e melanconico: "Se stava Pinuccio, molte cose non sarebbero successe".
Può essere vero, nella misura in cui si resca a capire che quell'affermazione è il contrario di ciò che Pinuccio è stato. Uomo di azione, instancabile, diuturnamente a tessere rapporti e tele, a dirimere contrasti, soprattutto, quando, inaspettatamente, veniva tirato in ballo o gli si addossavano colpe e responsabilità, che non aveva o che non faceva ricadere su di sè, servendosi di buoni emissari, di buoni vettori per far passare o non far passare un certo messaggio.
Un politico di razza. Ricordiamolo così, senza rimpianti, convinti del bene che ha fatto nella sfera politica locale, nazionale ed internazionale. Lasciamolo riposare in pace, senza tirarlo ancora con quella giacca - spesso "lambiata"- che da vivo gli stava stretta, per via della sua voglia di voler essere, come è stato, un animale libero e non selvaggio.