PugliaItalia
Premio Boioannes, Alessandro L. Melilli
“Aecae, storia di un territorio”
La pubblicazione della tesi di Alessandro Leonardo Melilli premio Boioannes 2018 "Aecae, storia di un territorio".
Raramente accade che di una città si conoscano la data e le circostanze della fondazione. Molto più spesso le origini si perdono indistinte nei meandri della storia e della leggenda. Per questo celebrare i Mille anni dalla Fondazione della Città di Troia è oggi una occasione privilegiata per questa comunità. Una occasione per ragionare del passato, del presente e soprattutto del futuro.
Per questo il Bibliocafè “Skantinato 58”, le Edizioni del Rosone, A.c.t! Monti Dauni – Associazione Culturale & Turistica e la Pro Loco di Troia hanno deciso, in occasione di queste importanti celebrazioni, di promuovere un Premio per valorizzare il territorio, il suo patrimonio e suoi i giovani talenti: il Premio BOIOANNES, dal nome del "fondatore" di questa città, il catapano bizantino d’Italia Basilio Boioannes.
Questo volume su Aecae di Alessandro Leonardo Melilli è un estratto di una lavoro ben più ampio, una tesi di dottorato dal titolo: “Contributi alla Carta Archeologica di Aecae - I.G.M. F 163 II SO (Troia) che è risultata vincitrice della prima edizione del “Premio BOIOANNES”, conferito alle migliori tesi che contribuiscano alla conoscenza e alla valorizzazione della Città di Troia.
Il Premio è istituito in memoria del Dr. Giuseppe Beccia, medico condotto e appassionato bibliofilo che, attraverso la passione per la storia patria e per le sue fonti librarie, ha contribuito negli anni a fornire i materiali per tante tesi di laurea e il cui patrimonio librario, custodito dal Bibliocafè Skantinato58, è ancora oggi utilizzato da tanti giovani studenti per i loro studi e le loro tesi.
"Se è vero che il futuro è nelle radici, quelle di Aecae sono le più importanti, perché più profonde e più capillari, seppure nella loro esile “tenuta” e tenace resistenza all’asfissia soffocante delle stratificazioni storiche di una memoria spesso evanescente.
Celebrare i mille anni dalla ricostruzione di una città, TROIA, a poco servirebbe se continuassero ad essere pressoché ignorati o offuscati i mille (e più) anni precedenti di una realtà territoriale, AECAE, che ha segnato profondamente vita, vicende, equilibri e comunità dell’Antica Daunia e dell’intera Capitanata.
Uno dei pregi del lavoro ‘speculante’ di Alessandro Leonardo Melilli è proprio quello di riportare l’attenzione di studi di dettaglio, ricerca archeologica e indagine storico-topografica su un’area della Puglia Alta, per molti aspetti ancora sconosciuta - o debolmente percepita dalle stesse comunità locali - che da Aecae, Arpi e Luceria, fino a Sipontum, Herdonia e Canusium ha rappresentato una fase storica determinante, al centro di una trama viaria e di cammini di primaria importanza e protagonista principale di fatti storici, politici e devozionali: capaci di determinare le fortune degli stessi territori nei secoli a seguire.
Questa tesi vuole rappresentare quel propedeutico e determinante “primo passo”, indispensabile verso il percorso indicato del completamento della Carta archeologica dell’ager aecanus. Il lavoro, infatti, costituisce il frutto di una ricerca “sistematica e capillare”, che ha riguardato l’intera Tav. IGM 163 II SO.
Il sipario sollevato dallo stesso autore della ricerca mostra l’ager aecanus come un comprensorio archeologicamente denso, caratterizzato da un’importante valenza politica nei rapporti con realtà urbane prossime ben più rilevanti, come Luceria e Arpi, e poi quelle un po’ più distanti già citate.
Poter affrontare e comprendere tematiche molto complesse quali la centuriazione, l’assetto territoriale, l’evoluzione nelle forme di popolamento e la viabilità di questo importante territorio, sarà linfa vitale per alimentare un futuro più consapevole, per le sue comunità: custodi tutti del genius di questi luoghi, attraverso l’esercizio senza tempo di ciascuno di un diffuso Amor loci. (dalla Premessa di "Aecae, storia di un territorio", Edizione del Rosone, 2018).
A noi, adesso, tocca il compito importante di non disperdere quel patrimonio straordinario di conoscenze, di impegno e di passioni che tanti giovani hanno prodotto e continuano a produrre per questa città. Un patrimonio prezioso che serve non solo a scrivere la storia di questi Mille anni e dei mille prcedenti, ma che serve, soprattutto, a contribuire a scrivere i prossimi mille anni di storia.
La giuria del premio Boioannes: Mina De Santis, Geppe Inserra, Antonio V. Gelormini, Umberto Berardi, Anna Martino, Pino Altobelli, Edoardo Beccia.
La foto di copertina del libro è Leonardo Viscecchia,
Info: 347.2668932