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Premio "P. Tatarella" per
la Saggistica politica
Presentata al Palazzo di Città la prima edizione del Premio “Pinuccio Tatarella per la saggistica politica”, promosso e sostenuto da Comune di Bari - assessorato alle Culture, Regione Puglia e Università degli Studi Aldo Moro, in collaborazione con la fondazione Tatarella.
All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro, l’assessore alle Culture Silvio Maselli, Angela Filipponio Tatarella, componente del consiglio di amministrazione della fondazione Tatarella, il docente dell’università Aldo Moro Antonio Ciuffreda e la rappresentante della fondazione Annalisa Tatarella.
Trovata "la quadratura del cerchio" per un evento, da tempo, in cerca dell'interpretazione più consona. L'approdo alla saggistica politica sembra accontentare tutti e, certamente, si colloca più in sintonia - anzi diremmo "in armonia" - con la figura di Pinuccio Tatarella.
E in linea col taglio popolare, che gli organizzatori hanno voluto mantenere, il vincitore del premio sarà designato dal pubblico presente alla serata finale di questa prima edizione, che si terrà il prossimo 22 maggio nel Teatro Petruzzelli.
Dopo l’indicazione dei titoli di saggistica politica, che i lettori potranno inviare entro il 4 marzo all’indirizzo mailsegreteriapremiotatarella2
In seguito, la giuria composta da sette giornalisti di testate nazionali - Corrado Augias (la Repubblica), Marcello Masi (direttore Tg2), Salvatore Merlo (Il Foglio), Antonio Padellaro (Il Fatto quotidiano), Flavia Perina (Adn Kronos), Gennaro Sangiuliano (Rai 1) e Paolo Valentino (Il Corriere della Sera) - deciderà quali saranno i tre saggi finalisti.
“Sono contento - ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro - di poter rendere omaggio, con una nuova storia, alla memoria e al lavoro di un uomo, che ha dedicato gran parte della sua vita alla politica, alla città di Bari e alla nostra terra. Giuseppe Tatarella uomo di cultura, di politica e di profondo senso delle istituzioni, nonostante tutti i suoi impegni, scelse di tornare a Bari come assessore alla Cultura, perché credeva in questa città, credeva nelle sue potenzialità e soprattutto credeva nella possibilità che questo potesse essere un luogo dove si può e si deve fare cultura, senza avere paura di osare".
"Tatarella - ha aggiunto Decaro - voleva fare di Bari una grande "piazza mediterranea", così è scritto sulla lapide a lui dedicata e installata al porto. E noi vogliamo che il premio, che porta il suo nome, sia un momento per avviare proprio questo percorso: Bari può diventare una piazza della cultura politica, punto di riferimento nazionale e del nuovo scenario delle culture del Mediterraneo".
"Cominciamo, anzi ricominciamo - ha concluso il Sindaco - grazie all’impegno della Regione, della Fondazione Tatarella e, soprattutto, della famiglia, che continua a lavorare per questa città. Ricominciamo con il Premio Tatarella, che si presenta in una nuova veste: un riconoscimento alla saggistica politica, che nel nome di Tatarella premi gli scritti dedicati alla scienza politica che, nel caso di Pinuccio, si è trasformata in arte, passione e impegno civile di una vita".
“Oggi presentiamo una nuova iniziativa del Comune nel campo della promozione della lettura - ha sottolineato Silvio Maselli -. il nostro obiettivo è quello di collocarci nel solco di un premio intitolato a uno statista e, allo stesso tempo, di rilanciare la memoria di Pinuccio Tatarella attraverso la saggistica politica".
"Questa sarà dunque la prima edizione che si porrà in continuità con il premio letterario che abbiamo ospitato per oltre 15 anni", ha precisato l'Assessore. "L’idea è quella di riportare a Bari la letteratura politologica perché il pensiero politico è, tra tutti, quello più articolato, e se vogliamo il più interessante.
"Intendiamo rimettere al centro la politica delle grandi idee e delle battaglie culturali", ha proseguito. "Per questo crediamo che vi sia la necessità di affiancare al premio, nel prossimo futuro, un festival della politica. Bari è una grande capitale del Mezzogiorno d’Italia, città insieme mediterranea ed europea, e sicuramente può tornare a svolgere un ruolo fondamentale nel mare aperto delle idee. Sono certo che il successo delle buone idee potrà essere ben rappresentato nel tempo dal Premio Pinuccio Tatarella”.
“Nulla del progetto di Pinuccio era casuale - ha dichiarato Angela Filipponio Tatarella - dietro l’organizzazione del premio a lui intitolato c’era una visione del mondo. Non c’è niente di più culturale della politica, peraltro mio marito nella sua vita si è occupato prima di cultura e in seguito di politica. Si tratta, infatti, di un premio con quasi vent’anni di vita, che ha già una sua storia e da questa bisogna ripartire. Mi congratulo con il sindaco e l’assessore Maselli, per aver fatto ripartire questa iniziativa e per aver voluto credere in questo Premio. Perché non si può distruggere ciò che contiene in sé un valore, e loro lo stanno facendo”.
“Per l’Università degli studi di Bari è un onore ma soprattutto un dovere sostenere iniziative come questa - ha concluso Antonio Ciuffreda - e ci auguriamo che ospitare presso gli spazi universitari la maggior parte degli incontri, di questa edizione del premio, possa servire a far conoscere la figura di Tatarella e la cultura politica a tanti giovani studenti”.
(gelormini@affaritaliani.it)