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Prende il via a Matera
il XIX Congr. dell'UCSI
Da oggi a Matera il XIX Congresso dell'UCSI (Unione stampa cattolica italiana), che nella Città dei Sassi vede riuniti i rappresentanti di circa 1600 giornalisti iscritti, che nelle loro regioni approfondiscono il tema dell'etica del giornalismo.
"Approfondiremo temi e confronto con 4 parole ignaziane: contemplare, discernere, esaminare, desiderare" dice Francesco Occhetta della rivista "La Civiltà Cattolica" e Consulente nazionale dell'UCSI, "perché possano aiutare a rifondare il nostro agire e la lettura della realtà".
"Una notizia - precisa Occhetta - non è mai neutra, ma è vera se chi la dà rispetta tutte le condizioni necessarie per costruire bene comune e curare la democrazia".
"Il compito del giornalista nell'era della connessione e dell'interconnessione - aggiunge - non è più “arrivare primo”, ma “arrivare meglio” per identificare le fonti credibili, contestualizzarle, interpretare ed essere così memoria storica di una comunità civile". Una sorta di freno e di invito a riappropriarsi del tempo della riflessione e della verifica, nonché dei tempi e dei ritmi ormai dettati dalla fibra ottica. Per non restarne schiavi, ma al contrario per riuscire ad utilizzarli per migliorare i frutti del proprio talento.
"Quando si disconosce la ricerca della verità - ricorda Occhetta - si finisce col dissolvere il fatto stesso della notizia. È vera la notizia che mette al centro la persona. E come annota Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium: “Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa” (n. 53)".
Dopo la relazione del presidente, Andrea Melodia, che per anni ha fatto il Tg1, ed alla presenza anche di Paolo Ruffini direttore di Tv2000, si è iniziato ad approfondire la parola "contemplare", per rifondare l'azione del giornalismo.
Contemplare nel senso di guardare a lungo (oltre che lungo), osservare con raccoglimento e ammirazione, e quindi anche prevedere, prendere in considerazione qualche aspetto di un testo o di un momento della vita. Soprattutto concentrarsi intellettualmente su qualcosa, che tocca la vita. Dal latino contemplāri, ossia “attrarre qualcosa nel proprio orizzonte, osservare“.
"Si parte da qui... - conferma Padre Occhetta - con la speranza che il Congresso dia testimonianza di un alto profilo culturale al servizio del mondo dell'informazione". Perché anche quando la verità si raggiunge viene solo proposta e non imposta.... Paolo Ruffini ricorda Giovanni Paolo II che ce lo ricordava. E da qui ammettere la propria fallibilità". #UcsiMatera
(gelormini@affaritaliani.it)