Primarie Brindisi, gongolano i centristi.
FI soffia sui malumori fittiani
Angela Carluccio sarà candidata Sindaco
Bari – I centristi gongolano, i fittiani reggono, i forzisti ritentano la strada dell’ accordo con i Cor e provano a soffiare sui malumori: è il day after dei gazebo brindisini della coalizione centrista. “Non avevo dubbi sulle qualità di Angela Carluccio e il suo successo alle Primarie dimostra quanto il nostro progetto sia già condiviso. Da oggi lavoriamo tutti insieme per farla diventare il primo sindaco donna della città”, festeggia in mattinata Massimo Ferrarese, dopo la maratona notturna dello spoglio.
La civilista e candidata di Noi Centro porta a casa la maggioranza dei quasi 5mila votanti, contro Vincenzo Boccuni di Impegno Civile e, soprattutto, contro Pietro Guadalupi dei Conservatori e Riformisti, che pure non esita a lanciare una stilettata ai suoi, lamentando “l'assenza totale di aiuto da parte della formazione di riferimento”. “Hanno sacrificato un giovane di valore come Guadalupi sull’altare del centrosinistra. Il clamoroso errore ha prodotto gli unici effetti possibili, ovvero la sconfitta”, getta benzina sul fuoco l’azzurro Gino Vitali.
L’asse tra Fitto e Ferrarese non è in discussione, confermano da entrambi i quartier generali: il primo pianta la bandiera della consultazione popolare, caposaldo della battaglia nazionale dei Ricostruttori, già derubricato ad extrema ratio sui tavoli regionali mai riconvocati. Il secondo ottiene - con la propria formazione - la testa di serie della coalizione, serra i ranghi e rivendica la presenza di uno zoccolo duro moderato nella città del Laboratorio, tanto più pesante ora che Area Popolare – partito del quale lo stesso ex Presidente della Provincia è stato maggiorente e coordinatore salentino – sostiene il Pd e Nando Marino.
Messe in soffitta al fotofinish le fibrillazioni sull’esuberanza dell’ex Sindaco Antonino e dei Repubblicani, gli occhi sono tutti puntati sull’obiettivo del ballottaggio da strappare, che pure potrebbe valere da cartina al tornasole per equilibri futuri su larga scala. Specie se si conta la convergenza dell’ultimo periodo tra il Governatore Michele Emiliano e l’alfaniano Massimo Cassano. Ed il progetto di Federazione Popolare al quale il Sottosegretario barese ha messo mano, con il benestare romano e le ritrosie dello scudocrociato Udc.
Fantascenari ancora lontani? Intanto, il post voto non lesina qualche boccone amaro: “Spiace, purtroppo, constatare come le linee guida imprescindibili dettate dai CoR nel tavolo politico tra le diverse formazioni siano state disattese”, sbotta il coordinatore cittadino, puntando il dito contro “l’ingresso in scena di soggetti che nulla hanno più a che fare con la buona politica” e “attori della passata amministrazione” mossi da “spirito gattopardesco”. “Tutto questo ci obbliga ad un momento di riflessione ed attenta valutazione”, manda persino a dire.
Quanto basta per permettere ai berlusconiani di aprire un varco: “La scelta di aderire alla coalizione di centrosinistra non è stata certamente indolore, le riserve di alcuni dirigenti Cor erano tante, ma le abbiamo udite sottovoce e a riflettori spenti. L’auspicio è che gli esponenti dei Conservatori e Riformisti che non hanno fatto sentire forte la loro voce ieri, lo facciano oggi”, prova a sparigliare il segretario Vitali, a sua volta alle prese con la scelta del candidato del centrodestra.
I Fratelli d’Italia hanno ufficializzato il nome dell’ex Idv Nicola Massari ma la speranza del plenipotenziario forzista è ancora quella di una reunion in extremis: “Se in modo incomprensibile e resistendo anche alle contrarietà di autorevoli esponenti del loro partito, i Cor si sono sfilati dal tavolo regionale del centrodestra, Forza Italia rinnova il suo spirito costruttivo e l’auspicio in una ritrovata intesa con il gruppo fittiano in Puglia”, getta ponti l’avvocato francavillese. Percorribili o no e da chi? Dipenderà dalla durata e dall’intensità delle scosse di assestamento.
(a.bucci1@libero.it)