PugliaItalia
Proforma, coltivare la credibilità
G. Sasso: "La politica dei contenuti"
Il melting pot di Proforma è fatto di innata attitudine creativa, di plurali capacità organizzative e strategiche, di occhi smaliziati sul mondo della politica, di una sxconfinata curiosità per i nuovi trend e, naturalmente, di grandi aspirazioni che veleggiano sospinte da una più che consolidata esperienza.
L’agenzia nasce nel 1996 con l’intento già ambizioso di rivedere e aggiornare il linguaggio della comunicazione e da 16 anni sforna idee libere, agili e soprattutto efficaci. Uno staff che è un ventaglio ricco di complementarietà al servizio della creatività e dell'innovazione in tempo reale. La cui guida non ama la definizione di "guru", tanto meno quella di "spin doctor".
Giovanni Sasso è direttore creativo e socio fondatore di Proforma. Ho voluto sentirlo a proposito dell'ennesimo centro realizzato con la campagna elettorale di Michele Emiliano per la corsa verso la presidenza della Regione Puglia e in particolare con la scelta - in controcorrente - di rendere popolare e protagonista del messaggio elettorale "il Programma", attraverso la proposta e l'organizzazione spariglainte delle "Sagre". Supportate dalla straordinaria capacità d'uso del web e dei social network, per dar corpo nel grande mare della rete all'idea-base della strategia di Emiliano: il Sindaco di Puglia. Ne è venuta fuori l'intervista in esclusiva per Affaritaliani.it .
Un'altra campagna destinata a diventare "case history" e modello di comunicazione poiitica. Sulla "Sagra" in molti avevano storto il muso e pensato che Proforma ostentava troppa "sicumera". Invece, il Programma ha fatto la campagna (ad Affaritaliani .it abbiamo titolato così a febbraio). Ce lo spiega?
Bisognerebbe chiedere innanzitutto a chi ha storto il naso, cosa ci trovi di sbagliato nell’organizzare momenti di aggregazione per contribuire alla creazione di un programma di governo. Le abbiamo chiamate “sagre” per dare l’idea di un evento popolare, in cui si riscopre l’anima di una comunità. E anche, perché no, per ricreare uno spirito di partecipazione gioiosa. La politica, se fatta bene, può essere allegra. Ma è “sagra”, etimologicamente parlando, anche perché la partecipazione dei cittadini è il “sacro” della politica. Detto questo, nelle nostre sei “sagre del programma” (una per provincia) c’erano venti tavoli coordinati da esperti facilitatori, c’erano report online in tempo reale di tutto quello di cui si discuteva, c’era un’organizzazione di Bologna (la Team Town Meeting) esperta in processi partecipativi, che coordinava tutto in modo scientifico e verificabile. Altro che “birra e panzerotti” come sbrigativamente qualcuno le ha volute archiviare. Certo, nelle sei ore di lavoro, c’era anche un piccolo spazio dedicato al buffet, peraltro sempre a base di prodotti tipici locali. Molto meglio delle tartine dei coffee break servite nei seriosi convegni a cui questi professionisti della critica sono soliti partecipare…
Reddito di dignità. Una politica della sanità senza politici nella sanità. Far pace col cervello. Solo slogan o strategia di governo innovativa?
A Proforma lo diciamo sempre: non esistono buone campagne per prodotti scadenti. E dunque non esistono slogan efficaci se i contenuti non sono efficaci. Se gli slogan funzionano, vuol dire che la proposta che essi descrivono è valida. Sono passati (e da molto) i tempi in cui bastava uno spot riuscito, una trovata brillante, per impressionare un elettore. Siamo ai tempi del fact checking, della sfiducia generalizzata, dei social network. Oggi l’elettore parte con una diffidenza tale nei confronti della politica che hai un solo modo per convincerlo: la credibilità di quello che dici.
Una campagna di contenuti. Penso anche a quella che alcuni candidati hanno impostato seguendo la traccia madre: Cesare Veronico con l'Ambiente, Aldo Patruno col Turismo e il Ritorno alla Puglia.... Che si stia cambiando davvero verso?
Credo e spero che sia così. Ma questo non vuol dire abdicare alla creatività. Puntare sui contenuti, cercando un modo semplice e originale di raccontarli, senza per questo banalizzarli, è la vera sfida contemporanea di un comunicatore politico. Noi ci proviamo. Non sempre ci riusciamo, ovviamente.
Il metodo che diventa norma. Emiliano vuole che il percorso che ha portato alla composizione del Programma possa trovare un suo assetto legislativo. Proforma non rischia di fare il passo più lungo della gamba?
Noi di Proforma dal prossimo 1 giugno non potremo far altro che osservare, come normali cittadini, i modi e i tempi nei quali questo processo di partecipazione della campagna elettorale si concretizzerà diventando l’effettiva prassi di governo della Regione. Trovo molto interessante l’idea di Emiliano di trasformare i cittadini in veri e propri “guardiani del programma”. Si potrebbe dire che, come il Governo ha il suo ministro per l’attuazione del programma, in Puglia questo delicato incarico sarà simbolicamente (e non solo) affidato ai cittadini. Conoscendo Michele da tempo, non penso tornerà indietro su questo proposito, anche a rischio di scontentare qualche vicino di scranno. Ci sarà da divertirsi. Sempre che venga eletto (facciamo gli scongiuri).
L'anziano è sempre stato protagonista delle vostre campagne: solo calcolo, in una società a tasso alto di età media o anche strategia nel comunicare sicurezza, esperienza, saggezza e "amor loci"?
Non so quanto di studiato e quanto di istintivo ci sia in queste scelte. Il punto è sempre quello, non si tratta di trovate, si tratta di utilizzare il buonsenso. Evidentemente se “i meno giovani” hanno trovato spazio nelle nostre campagne elettorali è perché alcuni dei messaggi veicolati, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con questa importante fetta della popolazione.
Una Sagra che si rispetti chiude col classico spettacolo pirotecnico. Quali fuochi d'artificio per la fine della campagna elettorale di Michele Emiliano?
Sicuramente nulla di dispendioso. È stata una campagna elettorale low cost e lo sarà fino in fondo. Speriamo il 31 notte di poter festeggiare con lo spettacolo pirotecnico più bello che c’è. Quello della gioia di tanti pugliesi che credono di poter migliorare ancora questa fantastica terra.
(gelormini@affaritaliani.it)