PugliaItalia

Proiettili al sindaco Bottaro
Trani gli si stringe attorno

Intercettata al centro di smistamento meccanografico di Modugno (Ba) delle Poste Italiane, una busta indirizzata al sindaco di centrosinistra di Trani, Amedeo Bottaro, contenente due proiettili.

trani notte
 

Un fatto grave che si inserisce nella scia affannosa di una città travolta e disorientata dall’inchiesta Sistema Trani, che aveva portato nel dicembre 2014 all’arresto di una parte della classe politica della precedente amministrazione di centro-destra.

Il sindaco, a cui stanno arrivando testimonianze di solidarietà più che trasversali, è chiuso nel più rigoroso riserbo e la città intera gli si è stretta attorno in una sorta di spontanea difesa civica.

Emiliano riflessivo
 

Tra le prime dichiarazioni diffuse, quella del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Con riferimento all'intimidazione ricevuta dal sindaco di Trani Amedeo Bottaro, dichiara: “Amedeo ha accanto a sé tutte le persone perbene della regione e, una cosa è certa, non ci lasceremo intimidire. Spero che le autorità facciano presto chiarezza attraverso le indagini e neutralizzino gli autori di questo gesto gravissimo".

Mennea Ruggiero
 

Anche il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, esprime il suo sconcerto dopo la notizia del messaggio intimidatorio destinato al sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, eletto nel giugno scorso alla guida di una giunta di centrosinistra: "Non ci sono parole per esprimere lo sconcerto provocato nelle comunità dagli atti intimidatori e dalle minacce ai rappresentanti istituzionali. I contrasti anche più difficili sono l'espressione più vera della democrazia e, come tali, vanno risolti nelle sedi preposte all'espressione della democrazia stessa. Ogni altro sistema è da condannare, senza se e senza ma".

"Al sindaco Bottaro - prosegue Mennea - va la mia personale solidarietà, perché questo episodio non lo faccia mai desistere dal portare avanti il rinnovamento necessario in una città già provata da problemi profondi. L'auspicio - conclude Mennea - è che le forze dell'ordine e la magistratura facciano, comunque, chiarezza al più presto".

(gelormini@affaritaliani.it)