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Protezione Civile sbarco nave Geo Barents a Bari con 600 persone soccorse

Attracca a Bari nave Geo Barents con 600 persone soccorse. In banchina assistenza di Protezione Civile Puglia e il supporto sanitario di ASL Bari e Policlinico.

È attraccata nel terminal crociere del porto di Bari, la nave ONG Geo Barents di Medici Senza Frontiere, con a bordo 600 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste siciliane. Ad accoglierli, in banchina, la Protezione Civile pugliese con il supporto sanitario di Asl Bari e Policlinico di Bari.   

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“La Protezione civile è sempre presente in queste operazioni - ha dichiarato Nicola Lopane, capo del Dipartimento Protezione Civile e Gestione delle Emergenze della Regione Puglia - siamo stati attivati da ieri, abbiamo avuto diversi incontri in Prefettura a Bari. E oggi le operazioni si sono svolte regolarmente”.

Secondo i dati della Protezione Civile e della Croce Rossa, sulla nave c’erano 584 uomini, di cui 141 minori, 111 dei quali senza accompagnatori e 16 donne, di cui 5 minori accompagnate. I paesi d’origine sono Siria, Bangladesh, Palestina , Egitto e Pakistan. 

“Sul porto - ha aggiunto Lopane - sono presenti 15 volontari appartenenti alle associazioni di volontariato del coordinamento provinciale di Bari, per ciascun turno di 8 ore, dalle ore 8 di questa mattina e per successive 36 ore, oltre ai volontari attivati dall’Assessorato al Welfare del Comune di Bari, per la distribuzione di acqua, beni di prima necessità, scarpe e vestiario. La Protezione civile è presente con propri funzionari e un camper adibito a sala operativa mobile”.

Delle prime duecento le persone, per le quali sono state completate le operazioni di sbarco: 33 sono state affidate al 118 per visite sul posto e/o consulenze specialistiche presso i tre ospedali di Bari San Paolo, Di Venere e Policlinico. Sono 14 finora le persone per le quali è stato necessario il ricovero per condizioni di salute critiche per diabete, traumi vari e talassemia. Due minori ospedalizzati con gravi ustioni agli arti. 

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“Abbiamo attivato - ha spiegato il direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce -  la nostra consolidata rete di accoglienza e assistenza sanitaria in favore dei profughi, come già accaduto in precedenti sbarchi avvenuti al porto di Bari. In queste ore sono operativi il personale del 118 e gli operatori del Dipartimento di Prevenzione, compresi gli ospedali che hanno reso disponibili posti letto in alcuni reparti per i casi di necessità”.

Nell’area portuale il servizio di Emergenza Territoriale 118 della ASL di Bari ha predisposto 6 ambulanze organizzate in tre turni: mattina 3 ambulanze, con 2 medici e 3 infermieri; pomeriggio, 2 ambulanze con 1 medico, 1 infermiere e 1 operatore socio sanitario; e per la sera/notte un’ambulanza, un infermiere e un OSS. 

A disposizione dei minori, le Pediatrie hanno liberato 8 posti letto negli ospedali San Paolo, Altamura, Corato e Monopoli in caso di necessità, così come sono stati allertati anche i reparti di Ortopedia, Oculistica e Medicina per la presa in carico degli adulti.

I casi sotto osservazione dal punto di vista clinico sono 24 di cui 14 più urgenti. In sede ci sarà anche la centrale 118 che si occuperà di smistare i casi. Fino alle ore 12 di oggi, due persone sono state ricoverate al San Paolo.

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Tra i primi a ricevere assistenza i minori per i quali l’azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari ha predisposto il servizio di assistenza sanitaria. Le operazioni di triage si svolgono in due ambulatori mobili a cura dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, con 5 medici e 10 infermieri per turno. Due le ambulanze sul posto per l’eventuale trasporto di pazienti critici in ospedale, dove sono a disposizione 10 posti letto in area medica e 10 in area chirurgica.

Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione si occupano della sorveglianza sanitaria e dei controlli epidemiologici. A disposizione ci sono 3 squadre con infermieri, assistenti sanitari e un medico per turno.

(gelormini@gmail.com)